Sono Joyce e abito in Canada, voglio vendere la mia casa perchè ormai è vecchia e sostituirla con una più nuova.
Oggi avrò un colloquio con il padrone di una casa bellissima e grande, farebbe proprio a caso mio.
[...]
Sono arrivata vicino a quella casa, è splendida! Un signore molto strano me la fa vedere, è bella dentro e fuori!
Mi ci trasferisco proprio lo stesso giorno, mi addormento sul letto appena messo, poi mi reco in bagno.
Sullo specchio c'è scritta una cosa col sangue.
"Va via! Oppure ti uccideremo"
Io mi allarmo un po, ma quel problema lo avrei risolto il giorno dopo.
Quando mi rimetto nel letto mi sento bloccata da esso e cerco di guardare il pavimento ai piedi del letto.
Una testa carbonizzata fa su e giù. Io grido. Poi essa scompare.
Penso che siano solo allucinazioni e mi addormento.
Il giorno dopo mi sveglio e faccio colazione, ad un certo punto di fronte a me, seduta all'altra sedia, compare una bambola, di quelle vecchie con due treccine arancioni. È un po inquietante, mi guarda con occhi malefici e gira la testa.
Io mi spavento e esco di casa, decido di andare da uno psicologo che mi prescrive delle pillole ansiolitiche e per le allucinazioni.
Io le prendo ogni sera, ma continuo a vedere bambole, teste e scritte sugli specchi.
"È arrivato il momento di riordinare la soffitta" dico io e chiamo un amico che mi aiuterá.
Lui accetta e insiame puliamo la soffitta.
Ad un certo punto lui vede una fotografia di una bambina, il vetro che la protegge è spaccato e gli occhi della bambina sono colorati di bianco.
"Joyce, guarda quá"
"Mio Dio"
Poi ad un certo punto qualcosa tira giù dalla soffitta il mio amico e lo uccide a coltellate per tutto il corpo.
Io urlo.
Ai suoi funerali porgo un fiore sulla sua tomba.
Tornata a casa, la corrente non c'è, piove e c'è buio, cosí accendo una candela e cammino verso il contatore. Ad un certo punto la candela si spegne e mi volto.
Vedo una ragazza, in una specie di camicia da notte bianca, come la sua pelle, ha dei capelli lunghi e neri che le coprono il volto.
"Chi sei?"
Lei prende uno sgabello e me lo da in testa. Una piccola ferita alla testa non ferma la mia curiositá.
Lei scompare e la corrente torna.
Decido di montare una videocamera in camera mia per vedere che accade la notte.
Arrivata la notte, vado a dormire lasciando una candela accesa sul comodino.
La mattina seguente, non c'è più niente. Nemmeno io. Uno spirito ha incendiato la coperta del letto in cui dormivo e le tende. Sono morta.