Ti amo, e sempre ti amerò

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La mattina dopo il ritorno di Billie a Los Angeles, Irene si svegliò con una sensazione di tranquillità nel cuore. Era passato meno di un giorno dal loro saluto emozionante all'aeroporto, ma non provava il vuoto che pensava avrebbe sentito. Anzi, sentiva una strana serenità, come se avesse finalmente trovato il suo posto, come se tutto fosse al suo posto. Billie sarebbe tornata a Los Angeles, questo lo sapeva, ma la sua presenza, il suo amore, non l'avrebbe mai abbandonata.

Durante l'ultimo bacio che si erano scambiate, Billie le aveva sussurrato quelle parole che Irene avrebbe custodito nel cuore per sempre: «*Ti amo, Irene. Non importa la distanza, io sarò sempre con te. Ti amo, e niente cambierà mai.*»

Irene sorrideva mentre si preparava per la scuola, il viso che rifletteva una felicità dolce e profonda. Aveva la sensazione che Billie non fosse mai davvero andata via, che la sua anima fosse ancora lì con lei. Il pensiero di lei, di Billie, l'accompagnava come una luce calda che non smetteva mai di brillare. Il loro amore non era legato al luogo o al tempo, ma a un legame invisibile e potente che avrebbe continuato a nutrirsi di momenti, di parole, di pensieri.

La giornata iniziò come tante altre, ma Irene non poteva fare a meno di sentire che qualcosa era cambiato dentro di lei. Ogni piccolo gesto, ogni parola che scambiava con le sue compagne di classe, sembrava essere più significativo. La sua mente andava sempre a Billie, a quelle parole sussurrate con passione prima di partire. "*Ti amo*". Quella frase aveva il potere di farla sentire viva, di dare un senso profondo a ogni giorno, come se le stesse dicendo che tutto andava bene, che non c'era nulla da temere.

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Arrivò a scuola con la testa piena di pensieri leggeri, sperando di concentrarsi sulle lezioni. Ma il momento in cui varcò la porta della sua classe, il chiacchiericcio si fece immediatamente più forte, gli sguardi si fecero più intensi. Irene si rese conto che il suo ritorno non sarebbe stato come gli altri. I suoi compagni di classe la guardavano come se fosse un fenomeno da ammirare, e lei sapeva il motivo.

Il suo cuore batté forte quando la sua amica Matilda, con il viso sorridente e l'espressione curiosa, si avvicinò.
«Irene! Tutti parlano di te! Sei stata paparazzata con Billie, vero?» Matilda la guardò con occhi grandi e brillanti, cercando di non sembrare troppo invadente, ma lo era, e Irene lo sapeva.

«Sì, è vero,» rispose Irene, cercando di mantenere la calma.
«Abbiamo passato del tempo insieme, ma non c'è da fare troppo rumore. È una cosa nostra.»

Le parole di Irene, però, non sembravano accontentare gli altri. Tra le chiacchiere degli studenti, si potevano sentire frasi come:
«Irene e Billie! Non è incredibile?» e «Chissà che tipo di relazione hanno davvero!»
Gli sguardi e le domande non cessavano. Tutti sembravano interessati a ogni dettaglio della loro storia, come se fosse qualcosa che dovessero comprendere, catalogare e discutere.

Irene sentiva il peso delle aspettative e dei pettegolezzi, ma non le dava peso. Sapeva che nulla sarebbe cambiato tra lei e Billie, nonostante la distanza e le voci. Lei non era un'attrazione da guardare, né una storia da raccontare. Era una persona che amava, e quell'amore aveva radici profonde che non si sarebbero fatte scalfire da niente.

Ogni volta che si trovava al centro dell'attenzione, Irene si ricordava di Billie, di come lei la guardava sempre con uno sguardo che la faceva sentire importante, amata e protetta. In quei momenti, il mondo sembrava fermarsi, come se fosse solo lei e Billie, e nient'altro avesse importanza. Eppure, ora, tutti parlavano di loro, si chiedevano come fosse la loro relazione, se fosse stata una semplice avventura o qualcosa di più serio. Ma Irene sapeva che nessuno avrebbe potuto capire il loro legame, un legame che non si poteva descrivere con parole banali.

Il resto della giornata passò tra una miriade di domande e commenti indiscreti. Irene provava a concentrarsi sui suoi studi, ma il pensiero di Billie era sempre presente, come una melodia che non smetteva mai di suonare nella sua mente. Il pensiero di lei la calmava, la rendeva più forte, e in qualche modo riusciva a farla sentire invincibile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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