Capitolo 2.

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Sono le 3.30 e mi sto tormentando le dita mentre guardo il soffitto della mia stanza. Decido di preparare qualcosa per il lavoro e mi dirigo alla scrivania. Apro il computer e digito opere Shakespear.

Leggo un po' di nomi e ne scelgo due "Giulietta e Romeo" e "Amleto".

Senza che me ne renda conto sono già le 4 e sento il campanello suonare. Corro giù per le scale e mi metto davanti alla porta, faccio un bel respiro e la apro.

-C...ciao- dice quasi con un sussurro Brad. Mi sposto da un lato e gli faccio cenno di entrare, poi lo guido su per le scale verso la mia stanza.

Brad's pov

Appena apre la porta rimango incantato a quella scena: una piccola figura mi si presenta davanti. Ha dei pantaloncini grigi sotto la vita, abbinati con la cannottiera con una scollatura che lascia intravedere il seno. I suoi capelli sono raccolti in uno chignon disordinato e si possono vedere le sue punte rosse e arancioni che ricadono un po' sulle spalle.

-C...ciao- sussurro cercando di essere il più normale possibile. Mi fa entrare senza dire nulla e mi porta nella sua stanza al piano superiore.

-Allora, mentre ti aspettavo ho scelto due opere, devi solo dirmi quale preferisci- dice andando verso il suo zaino nero. La guardo mentre ne estrae una sigaretta e un accendino e si avvicina alla finestra aperta per accenderla.

Aspira un po' di fumo e ricomincia a parlare.

-Siediti pure e scegli. Ci sono le trame in due pagine differenti- dice indicandomi la scrivania ed il computer.

Mi siedo e comincio a leggere una trama: "Romeo e Giulietta". Questa la conosco abbastanza, ma preferisco leggerla per schiarirmi le idee. L'opera parla di due ragazzi nobili, Romeo e Giulietta, che facevano parte di due famiglie in conflitto. Un giorno i due si innamorarono e dovettero cercare un modo per sposarsi senza che le famiglie sapessero nulla. Un frate che li voleva aiutare diede a Giulietta una pozione che l'avrebbe fatta addormentare, facendo credere agli altri che fosse morta. Appena la vide Romeo, si uccise disperato, ma quando Giulietta si sveglió e capì che si era ucciso, decise tragicamente di seguirlo ed uccidersi anche lei.

Leggo anche l'altra trama: "Amleto". Quest'opera parla di un ragazzo che si finge pazzo per rivendicare la morte del padre, allontanando anche la ragazza che amava. Questa mi piace di meno, troppo cattivo.

-Allora, deciso?- chiede Alex avvicinandosi a me. Sentivo ancora l'odore del fumo sui suoi vestiti.

-Credo sia meglio Romeo e Giulietta- dico.

-Va bene, allora cominciamo- dice prendendo una gomma da masticare e mettendosela in bocca. Decidiamo di lavorare sul letto, così da poter stare più comodi.

La guardo mentre spiega cosa bisogna fare e non riesco a smettere di fissare quelle labbra carnose su cui ho una voglia matta di poggiarci le mie.

-Mi ha detto Lea che ti chiami Alexandra, ma ti fai chiamare Alex- la interrompo ad un tratto. Mi guarda un po' persa e abbassa lo sguardo in silenzio.

-Perchè non mi parli un po' di te?- insisto sorridendo.

-Non c'è niente da dire su di me- risponde sempre guardando le coperte. Sospiro e prendo il computer per leggere le informazioni che abbiamo raccolto sull'opera.

-Che storia affascinante- dico rileggendo la trama, -dovevano amarsi davvero tanto per sacrificarsi l'uno per l'altro-.

-Forse lui le aveva donato la felicità- la sento sussurrare impercettibilmente.

-Cosa?- chiedo curioso. Scuote la testa e sospira.

Alex's pov

Passiamo il pomeriggio a cercare sempre più informazioni e a rileggere ció che avevamo per poterlo esporre, finchè non si fece tardi.

Accompagno Brad alla porta e lo saluto con un cenno della mano, mentre lui mi sorride.

Fa per andare via, ma si rigira e mi viene di nuovo incontro. Lo guardo con aria interrogativa.

-Alex io...ecco...io penso che tu sia davvero bella- dice balbettando e abbassando lo sguardo. Sento di nuovo le gambe tremare e la faccia andare in fiamme.

Se ne va e chiudo la porta. È come se ho un vuoto in più senza di lui, come se mi completasse.

Ma cosa mi sta facendo quel ragazzo?

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La sera chiamo Lea e le racconto ció che è successo il pomeriggio.

-Mi ha detto James che domani sera c'è una festa in un locale al centro, ci vieni?- mi chiede cambiando discorso. E adesso cos'è questa storia di James?!

-Da quando frequenti James?!- chiedo sedendomi sul letto.

-Bhè anche io oggi pomeriggio ho avuto un appuntamento. Comunque ci vieni alla festa? Per favore Alex!- mi prega. Sbuffo, ma alla fine cedo e dico di si, solo perchè tengo a Lea.

-Evvai! Allora ti passo a prendere domani alle 4 almeno andiamo a fare shopping- urla eccitata dall'altra parte del telefono. La saluto e chiudo la chiamata.

Appoggio la testa sul cuscino e comincio a pensare. Ripenso a ció che mi ha cambiato tre anni fa e ripenso a quanto dolore mi perseguita ancora adesso. Ripenso a ció che è successo oggi pomeriggio ed alla sensazione che ho provato quando Brad se n'è andato. Come puó un semplice ragazzo appena conosciuto farmi sentire così? E se la sensazione che provo quando mi guarda sia l'amore?

A disturbare i miei pensieri è la vibrazione del mio telefono. Guardo lo schermo ed un semplice 'ciao' mi scuote il cuore: è Bradley.

'Ciao' rispondo.

'Domani sera ci vieni alla festa?'

'Si'

'Evvai! Sai...non vedo l'ora di rivederti'

'Anche io' rispondo senza pensarci. Solo dopo averlo inviato mi rendo conto di quello che ho fatto.

Esco velocemente dalla chat e butto il telefono sul materasso. Dopo qualche minuto mi arriva un altro messaggio.

'Buonanotte Alex❤️'

Sento una bomba che mi scoppia nel cuore.

'Buonanotte Brad'

Spengo il telefono e mi metto a dormire, con l'immagine di quel cuore impressa nella mente.

Alive.//B.W.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora