Capitolo 14

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"E devo essere più forte del tempo
che sbatte sempre in faccia la realtà.."
-L'Amore è qua, Briga.

Pov Kaya

-Piccola, credevi davvero di riuscire ad ingannarmi?-

Merda.
Vedo tutto a rallentatore.
Vengo strattonata e mi viene piazzato un batuffolo di cotone imbevuto di qualcosa sul naso.
Ha un profumo forte...quasi allucinogeno.
Sento Mattia che grida e poi l'urlo di dolore del ragazzo che mi sta tenendo ferma.
La stretta si affievolisce ed io riesco a liberarmi poi mi volto con il cuore che batte a tremila.
Mi gira la testa e barcollo come un'ubriaca.

-Cristian...- sussurro con gli occhi sbarrati.
Lui getta a terra la bottiglia ormai in frantumi e mi indica la spiaggia.

-CORRI!- urla mentre il ragazzo a terra si rialza.
Scalcio i tacchi per terra e scappo a piedi nudi, le lacrime iniziano a solcarmi il volto.
Cazzo, cazzo, cazzo.
Do un ultimo sguardo e vedo Valeria che corre ad aiutare Mattia che perde sangue dal labbro e Cristian con le mani insanguinate.
Ed è in questo momento che capisco.
Devo andarmene.
È finita.
Corro svelta dietro una roccia e mi siedo a terra con le gambe incrociate. Il telefono che ho tra le mani vibra.

-Piaciuta la sorpresina, tesoro?- ridacchia una voce.

Faccio un lungo respiro.

-Tony.- dico -Non partirò per Zurigo con te.
Ci andrò da sola.-

È la cosa giusta da fare,penso, mentre mi asciugo le lacrime.
Addio Amici.
Addio musica.
Addio...Cristian.
Addio sogni.

-E chi mi assicura che farai ciò che è nei patti?- ringhia sommessamente.
Respiro sperando che se la beva.

-Nessuno, ma hai la mia parola. Hai le persone che amo in pugno, questo dovrebbe bastarti.Andrò via stanotte stessa. Ti contatterò da Zurigo.- esclamo rialzandomi.
Inizio ad incamminarmi verso il bed e breakfast.

-D'accordo, tesoro. Ma ti avverto: un passo falso e ucciderò tutti quelli a cui tieni, compreso quel moretto dagli occhi verdi. Sai che ne sono capace.-

Un brivido mi scuote le viscere.

-Niente contatti con loro. Niente di niente.- continua.
Un'altra lacrima si fa strada sul mio viso e mi sfugge un singhiozzo.

-La mia piccina sta piangendo! Dai, ti permetto di salutare il moretto. Vedi come sono gentile? Voltati,Kaya.- sogghigna.
Mi giro con il respiro mozzato e vedo Cristian trattenuto da un uomo. I suoi occhi verdi sono arrossati e una vena pulsa sul collo.

-T-Tony.- balbetto lasciando cadere il telefono per terra.

-In persona.- ribatte. Spinge Cristian a terra e si allontana di qualche passo.

-Avanti piccioncini, datevi un addio degno di nota.- ride.

-Lurido bastardo!- ringhia Cristian mentre si rialza.

-L'unico bastardo, anzi cornuto, qui sei tu.- sogghigna Tony atterrandolo di nuovo.
I suoi occhi neri come la pece guardano Cristian divertiti.

-Credi che lei sia innamorata di te? Hai i paraocchi per caso? Lei non si innamora, ragazzino.
Lei usa e quando ha finito butta.- sibila lanciandomi un'occhiata.
Sono paralizzata, annegata fra le lacrime e con il labbro insanguinato per i miei stessi morsi.

-Bugiardo!- urla Cristian dimenandosi.

-Tsk! Avanti tesoro, diglielo tu stessa. Coraggio.- ordina e percepisco la minaccia nella sua voce.
"Taglia i ponti." Dice il suo sguardo.
Ingoio il magone e la mia voce esce simile ad un rantolo.

|| Fly || Cristian Lo Presti|| ATTUALMENTE IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora