Capitolo 1

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Eccomi qua.
La solita ragazza, con i soliti pensieri per la testa, per le solite vie di Trapani, nelle orecchie le solite cuffiette che trasmettevano sempre la stessa musica.
Questa ero io,quando non c'era lui.
Ormai la noia faceva parte di me,le giornate erano vuote...non c'erano le nostre risate,i nostri sorrisi...
Okay forse sto esagerando ma mi manca troppo.
Non avevamo mai passato così tanto tempo lontani e tutto questo solo perché avendo comprato una nuova casa la mia famiglia non si poteva permettere le vacanze quest anno che di solito passavano insieme .
Ci sentivamo ogni sera per ore ma non era lo stesso.
Eh vabbe, è andata così...

L'anno scolastico sarebbe cominciato fra due settimane e a quanto sapevo Piero sarebbe tornato la prossima settimana...non fatevi idee strane ...Piero non è il mio ragazzo o qualche roba del genere...è una specie di fratello...ci conosciamo dal primo respiro ...come i nostri genitori erano molto amici lo siamo diventati anche noi...

-Aly! Hey Aly!!- mi gira di scatto non capendo chi mi stesse chiamando, mi volta e vidi una ragazza alta dai capelli lunghi fino alle spalle color sabbia che mi veniva in contro, non ci misi tanto a riconoscerla...ecco a voi signori e signore mia sorella maggiore Eva.
-emh ciao...Eva...ma tu ...cosa i fai qui?!-
-grazie sorellina per l'accoglienza calorosa - mi disse guardandomi come se fosse veramente dispiaciuta .
-si...cioè...scusa...ma mi hai stupita non pensavo che tornassi ora -le dissi abbracciandola .
-Sì ,ma sai mi hanno dato cinque giorni di ferie e ho preso il primo aereo Londra -Palermo per poi prendere un aut- vabbe non voglio annoiarti...ma dimmi un po'di te...non ci vediamo da tanto- ed era proprio vero, non ci vediamo dallo scorso aprile . Lei infatti lavora per un importante rivista inglese e non le davano spesso delle ferie.
-Beh su di me non c'è niente di nuovo, sei già stata a casa ?- le chiesi per evitare che cominci un discorso imbarazzante su quanto sia cambiata e bla bla bla.
-in realtà no, volevo infatti chiederti l'indirizzo nuovo -
-ah si giusto, aspetta che ti accompagno - le dissi sorridendo.
Durante il tragitto Eva non fece altro che parlare di quanto fosse bella Londra e mi sembra di aver sentito anche il nome di un uomo...un certo Harry credo...ma non ne ero sicura.
Immersa nei miei pensieri arrivai davanti alla porta di casa, presi dalla borsa le chiavi e aprii.
Dire che Eva rimase incantata era poco...il nuovo appartamento era molto grande e si apriva con un alto soffitto bianco, personalmente non capivo che bisogno c'era di cambiare casa...stavamo bene nell'altra ma chi li capisce i genitori.
Appena mamma si accorse di lei accadde quello che capitava ogni volta che ci veniva a trovare ovvero che io diventavo la terza incomoda e mi rifugiavo in camera mia...non che ce l'avessi con Eva per questo,ma preferivo stare da sola che sentirmi dire che dovevo prendere esempio da lei che si era trovata un lavoro fisso e tutte queste cose molto interessanti.
Presi il telefono e guardai l'orario, erano le 16.27 e poi senza neanche accorgermene mi abbandonai alle braccia di Morfeo lasciandomi cullare dalle note di una vecchia ninna nanna che mi attraversava la mente.


Non farmi aspettare ||Piero BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora