~Capitolo 2~

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Mi sveglio con la preoccupazione di arrivare tardi il primo giorno,ma mancava poco alle 14:00,il che vuol dire che avevo circa un'altra ora.
Ma ormai sono sveglia,perciò è troppo tardi.
Vi ricordate di Luky? È diventato un bel cagnone,è sempre più bello,è una parte di Erich che mi è rimasta accanto.
Erich.
Perché questo nome mi tormenta?
Sono riuscita a passarci su e adesso dopo una stupida spallata non faccio altro che tremare dall'agitazione.
Gli occhi bruciano.
Non ricordo neanche più quando è stata l'ultima volta che ho pianto.
Chiudo gli occhi.
Butto le lacrime dentro.
Anche se ho un leggero peso sul petto che mi sta tormentando non devo pensarci,altrimenti è peggio.
Passo il tempo a tranquillizzarmi,dopodiché raggiungo la macchina.
Rosalin e Kalus hanno deciso di convivere e si sono trasferiti in un'altra città...a loro è andata bene almeno.
Smetto di deprimermi e vado al lavoro,entusiasta dei risultati che sto avendo.

[...]

Quando torno a casa sento un baccano allucinante e tanta di quella gente che non si riusciva nemmeno a parcheggiare.
Quando esco dalla macchina vedo due ragazzi pomiciare.
-Hey voi due,mi dispiace interrompere questo momento ma questa è casa mia,se la festa è all'altra casa andate!-
I due ragazzi corrono via strafatti.
Dentro casa il casino è anche peggio.
Cerco di non pensare al fatto che chi ha organizzato la festa è Erich.
Faccio la doccia.
Non metto il pigiama bensì metto un jeans con le vans ed una maglia di Spongebob (scusate se forse ho sbagliato a scriverlo),sarà un pò ridicolo per l'età che ho ma non mi importa,io lo adoro.
Afferro le chiavi ed esco di casa raggiungendo quella di fianco,è ora di far tornare la tranquillità.
-Hey bella maglia- dice un tizio ubriaco.
Gli passo avanti indifferente perché chi voglio cercare non so neanche da quale parte della casa si trova.
-Hey ti ho fatto un complimento,non sai ringraziare?- dice il tipo afferrandomi per il braccio.
-Grazie,contento? Ora lasciami andare-
Mi sorride da ebete.
-Non così presto piccola-
-Hey lasciami che mi stai facendo male!-
-Lasciala stare Jason- interviene LUI.
-D'accordo amico è tutta tua-
Mi giro verso Erich.
È,stranamente,tutto intero.
Mi sarei aspettata la camicia sbottonata e i capelli da pazzo che mi piacciono tanto.
Cosa?
"Cris pensa al tuo obbiettivo".
-Che sei venuta a fare qui?- dice sorpreso e con aria per niente infastidita.
-A dirti di annullare la festa,il quartiere è pieno di gente che a quest'ora vorrebbe dormire...se proprio vuoi fare una festa mettiti d'accordo con gli altri,almeno se chiamano la polizia avranno torto loro-
Mi guarda.
Non risponde.
Ed io mi innervosisco ancora di più.
-Che ne dici se invece rimani?-
-No-
-Dai...anche se solo per qualche minuto-
Sospiro arresa.
-Solo qualche minuto-
Mi sorride.
Mi porta in cucina e mi offre un bicchiere di birra.
-È apposto questa birra?- dico urlando visto la musica a palla.
-Sisi tranquilla-
La bevo tutta ad un fiato visto che sono nervosa.
Mi sarei aspettata questa cosa diversamente.
Pensavo che sarei venuta qui,avrei convinto Erich a togliere la musica,o almeno abbassarla,per poi tornare a casa ad abbuffarmi di nutella e piangere davanti al film "Hachiko".
Lo avrò visto una marea di volte,eppure piango sempre.

Invece mi ritrovo tra tanta gente che non conosco,a casa del mio ex ragazzo alies vicino di casa bevendo birra e ballando come una 16enne.
Che qualcuno mi fermi.

E come se mi avessero ascoltato,sento qualcuno afferrarmi per il braccio e portarmi al piano di sopra,la camera da letto...la camera di Erich.
-Hey ma che cazz....Erich-
Si avvicina a me,ha la camicia un pò sbottonata per via dello scatenarsi di poco fa.
Gli occhi lucidi e rossi,non era fatto...aveva pianto,si vedeva.
-Erich...che hai?-
-Voglio sapere una cosa- dice serio.
-Mi hai dimenticato?-
Non rispondo.
Sono nel pallone.
Non seguo la testa perché mi dice di andarmene da quella casa e sono incapace di fuggire.
Non seguo il mio cuore perché mi dice di crollare,abbandonarmi a lui oppure tirargli centinaia di schiaffi perché non ne sarei capace.
Così seguo la mia mano.
Che va sulla sua guancia.
C'é un accenno di barba,ma è ugualmente piacevole.
-Prima di rispondere voglio sapere una cosa da te altrettanto importante...hai pianto?-
-Tutte le notti- dice serio e triste.
-Riguardarti negli occhi è stato ancora più doloroso...se tu sapessi la verità...se mi credessi...Dio mi sento un idiota ad averti lasciata andare...sono passati due anni cazzo...due fottuti anni andati a puttane così...non facendo un cazzo se non piangere come una femminuccia-
Tolgo la mano dalla sua guancia per guardarlo meglio.
-Ormai hai la tua vita...io non ne faccio più parte...però voglio sapere se mi hai dimenticato...dimmelo-
-Vuoi sapere la verità?-
Annuisce.
-Sono stata uno schifo,piangevo in silenzio,tenevo tutto dentro...sono andata avanti si,ma non perché volevo,ma perché dovevo.
Avere un contatto con te,parlandoti,guardandoti negli occhi,è come se il tempo fosse tornato indietro,come se niente fosse cambiato...ma poi penso che la vita va avanti,e forse gli errori che sono stati fatti se non si sono risolti prima,evidentemente,non era destino che si risolvessero-
-Stai dicendo che è inutile riprovarci?-
-Sto dicendo che non siamo più adolescenti...non dobbiamo pensare alle cose futili,ma al nostro futuro...e venire qui è stato uno sbaglio-
Faccio come per andarmene ma Erich mi afferra e mi guarda dritto negli occhi,è in quel momento che le lacrime gli rigano il viso,solo una volta lo avevo visto così...quella scena si sta ripetendo,io devastata e costretta a lasciarlo,entrambi che soffriamo.
In un momento inaspettato mi sento spinta alla porta,intrappolata,e un Erich disperato assale le mie labbra.
In quel momento mi sento bruciare dentro.
Mi sento viva.
Il bacio dice tutto.
Siamo strettissimi l'uno contro l'altro,le labbra incollate.
Mi morde il labbro inferiore,colgo l'attimo per staccarci.
Respiriamo affannosamente entrambi.
Lo guardo attentamente negli occhi.
-Abbassa la musica- dico prima di andarmene.

[...]

Appena metto piede in casa sono costretta a camminare avanti ed indietro sileziosamente,con le mani nei capelli rendendomi conto della cazzata che ho appena fatto.
Ho permesso ad Erich di rientrare nella mia vita.
Con quel bacio ho dato inizio ad un errore...un errore che sarebbe stato impossibile dimenticare.
Lui è il mio errore.
Lui è ciò che rifarei.
Lui ormai è indelebile.
Fuori e dentro me.

Angolo autrice
Ciao a tutti!!!
Hehe la passione colpisce ancora...
Al prossimo capitolo.
Kiss kiss Fiore❤

Un amore mai finitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora