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Quella parte della città di Chicago riusciva ad essere fin troppo pericolosa, covo per malviventi, ladri e spacciatori di droga. A quanto pareva, però, l'unico spacciatore di droga che non passeggiava per quelle strade della città era quello che stavano cercando. Dannazione. Ormai erano mesi che la Narcotici di Chicago lavorava a quel caso, ma ogni pista sembrava essere un vicolo cieco e Zayn stava rischiando di diventare pazzo.

Se ne stava nella sua auto di servizio dai finestrini oscurati, con una sigaretta tra le labbra e gli occhi puntati verso la strada. Un gruppo di ragazzi, dai vestiti larghi e le catene d'oro al collo, se ne stavano dall'altro lato della strada con delle bottiglie di birra tra le mani e qualche spinello. A pochi metri di distanza, invece, c'erano un paio di donne sul ciglio della strada, in attesa di uomini e soldi.
Si trovava lì da ore, aveva perlustrato quelle strade tre volte, in cerca di qualche movimento sospetto, ma tutto era stato inutile. Chi si occupava della vendita di quella nuova droga, sapeva come non dare nell'occhio e quello stava diventando un problema per lui.

Improvvisamente, un grande Suv nero comparì alla fine della strada, avvicinandosi piano alle prostitute che si trovavano sull'altro lato della strada. Zayn aguzzò la vista, mettendosi dritto sul sedile e spegnendo la sigaretta nel portacenere della macchina, aspettando che qualcosa accadesse. Il Suv accostò proprio di fronte ad una delle donne, ma quando Zayn strinse gli occhi per assottigliare la vista, si accorse che quella era solo una ragazzina. Il finestrino nero del Suv venne abbassato, una mano uscì dall'auto e la ragazza afferrò una bustina trasparente. Quello avrebbe potuto essere il suo uomo oppure un semplice spacciatore di cocaina.

Zayn afferrò velocemente la radio e se la portò alla bocca. -Sono l'agente Malik. Ho bisogno che tu faccia delle ricerche su questa targa.- disse con voce ferma, mentre dettava la targa del grande Suv.

Aspettò che il Suv andasse via e che la strada si svuotasse, per scendere dall'auto e avvicinarsi alla ragazza che aveva preso quel sacchettino all'uomo del Suv.

-Ehi, bello.- lo chiamò una di loro, ma Zayn non la guardò neppure, dirigendosi spedito verso quella ragazza.

Quando le fu abbastanza vicino, la guardò attentamente e si accorse che poteva avere la sua età. Era solo una ragazza, messa lì chissà da chi per fare solo soldi. Zayn avrebbe voluto prendere a pugni chiunque si occupasse del traffico di donne, perché quella era una cosa disgustosa. Aveva i capelli lungi e scuri, che le cadevano sulle spalle, e quando si voltò verso di lui notò che aveva gli occhi verdi. Zayn le si avvicinò cautamente, fingendosi un semplice cliente in cerca di sesso.

-Ciao.- lo salutò lei, accennando un piccolo sorriso che non aveva nulla di malizioso.

-Ciao.- ricambiò lui, grattandosi il collo. -Ho la macchina lì.- disse indicandola con il pollice.

La ragazza si strinse nelle braccia, quasi impaurita da lui, ma poi annuì e cominciò a camminare verso l'auto. La sua andatura era lenta, si stringeva le braccia ed era incurvata su sé stessa. Quella povera ragazza non sapeva nemmeno cosa stava facendo e la cosa gli fece stringere il cuore.

Arrivati all'auto, Zayn gli aprì la portiera per farla entrare ma lei rimase immobile a guardarlo per qualche secondo, con gli occhi sbarrati e la bocca semiaperta, come se quel gesto gli fosse sconosciuto. Lui gli sorrise, incoraggiandola ad entrare e lei lo fece. Quando anche lui fu entrato in macchina, mise in moto e si allontanò da quel posto, guardandosi intorno per accertarsi che nessuno lo avesse visto.

-Come ti chiami?- le domandò, guardandola di sbieco e poi tornando a guardare la strada.

-Io ehm...- biascicò lei, mentre le gambe e le mani le tremavano.

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