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Era la solita mattinata autunnale nella fredda Doncaster e Louis trascinava controvoglia i piedi rivestiti dalle vecchie e trasandate Vans nere sul marcia-piedi grigio, che delineava il confine tra le villette a schiera e l'asfalto scuro dove svariate macchine sfrecciavano frettolosamente.
A Louis non era mai piaciuto andare di fretta; era dell'idea che infondo aveva tutta una vita davanti, se fosse andato di fretta cosa avrebbe fatto poi?

Il tepore del sole -coperto quasi completamente da nuvole- sfiorava a malapena la pelle lattea del ragazzo che camminava con costante passo tranquillo verso la scuola dove sarebbe stato chiuso per ben sei ore, quel giorno.

Il viso stanco; le occhiaie marchiate sotto agli occhi azzurrissimi; i jeans neri e stretti, a fasciare le cosce fine; la maglia dell'ennesimo color nero, larga e piuttosto leggera, a coprire il busto magro; una felpa nera pesante il giusto, per non sentire troppo freddo; le cuffie nelle orecchie ed i pensieri ancora spenti, rifugiati chissà dove.

Louis quella mattina d'Ottobre inoltrato aveva la voglia di vivere sotto ai piedi, come ogni altro giorno del resto.
Il castano- perché sì, Louis aveva un ciuffo sempre perfettamente pettinato verso l'alto di uno splendido castano chiaro e gli occhi di un azzurro indecifrabbile- non era il tipo da negarsi i pomeriggi in giro o le partite di calcio coi suoi amici, aveva sempre la battuta pronta e gli piaceva ridere.
Il problema non erano gli altri, il problema era sé stesso: si era abituato a non trovarsi in quello che era, a non volersi bene, a vedere ogni singolo difetto e a detestarsi per ognuno di essi.

Forse stanco di calciare quel sassolino che infondo non aveva fatto nulla di male, improvvisamente Louis aveva alzato lo sguardo avanti a sé e tutto quel che era riuscito a vedere furono due enormi occhi marroni, ma non il solito marrone scuro, era un marrone trasparente, contornato da una matita scura che li rendeva più grandi di quanto già non fossero.
Lentamente lo sguardo era vagato su quella che aveva capito essere una ragazza: labbra non troppo piene e di un rosso intenso nonostante non fossero abbellite da alcun rossetto; capelli lunghi, decisamente toppo lunghi e scuri, nonostante fossero tinti di un biondo miele da circa metà lunghezza fino alle punte; Vans nere; jeans neri; t-shirt nera; felpa nera; cuffie nelle orecchie; sguardo spento.

A Louis scappò un mezzo sorriso che gli incurvò le labbra sottili nel notare quanto si assomigliassero per certi aspetti, lui e quella ragazza che se ne stava seduta su un muretto, in attesa.

Aveva lanciato un'ultima occhiata alla mora che sembrava non averlo notato minimamente, troppo presa dalle sue scarpe nere, ed aveva continuato a camminare lungo la strada, riuscendo ad intravedere nel fondo l'enorme edificio dipinto di bianco che era la sua scuola.

08;03 am.

Aveva letto sullo schermo del suo telefono.
Mancavano ancora dodici minuti al suono della campanella e giusto dieci metri da percorrere.
Aveva il tempo per una sigaretta una volta giunto a destinazione, che non perse tempo ad accendersi non appena arrivato.

Louis frequentava la Doncaster High School per il quarto anno e, per quattro anni di seguito, si era sempre seduto sul terzo gradino della scalinata che conduceva all'ingresso, a fumarsi la sua prima Diana della giornata ed aspettava.
Neanche lui sapeva se aspettasse semplicemente i suoi amici, o aspettasse che qualcosa nella sua vita cambiasse, che qualcosa rendesse il tutto più sopportabile e meno monotono.
E forse quella mattina avrebbe smesso di attendere, perché per la seconda volta nel giro di dieci minuti aveva incontrato ancora quegli occhi marroni.

Ciao a tutti!
Eccomi con la mia prima storia: non ho molto da dire al riguardo, semplicemente spero che vi piaccia e che leggerete i futuri capitoli.
Xoxo,
Sunflower.

Ps:
Quasi dimenticavo.
Per la ragazza sul muretto, mi sono ispirata a quella nella foto.
Non le ho dato un volto così che  voi possiate immaginarla come volete, ovviamente.
Ancora una volta,
Xoxo,
Sunflower.

Cigarette.[L.T.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora