Capitolo 4

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Hope non aveva mai adorato tanto il suono della sveglia di prima mattina, che comincia a suonare sempre a tradimento quando sei nella parte piu bella del sogno, ma quella mattina la odiò piu che mai perche era ricoperta di sapone e si stava facendo la doccia nel momento in cui la simpatica amica cantò il suo motivetto. -Oddio- Disse appena la avvertì. Usci dalla doccia il piu velocemente possibile e si precipitò con il braccio alzato verso il comodino per spegnerla. Quando la spense tirò un sospiro di sollievo e avvolse meglio l'asciugamano attorno al suo corpo. Percorse il corridoio e andò nella camera dei ragazzi per svegliarli. -Buongiorno disastrini! Oggi si va a scuola!- E spalacò la tenda permettendo al sole di invadere lo spazio personale dei ragazzi. -Hope, grazie per averci svegliato, ma noi non siamo due ragazze. Non ci servono diciotto ore per prepararci come a te tesoro- Lei mise le mani sui fianchi rivolta verso Kole mentre i suoi capelli bagnati gocciolavano per tutta la stanza. -Grazie, buon giorno anche a voi- Disse prima di scendere al piano di sotto. Prese un bicchiere e lo riempì di spremuta d'arancia poi lo bevve tutto d'un sorso e lo lasciò nel lavandino. Si asciugò i capelli e poi si chiuse in camera per vestirsi. Prese le tre divise e le mise sul letto per osservarle bene. La prima era composta da una maglietta bianca con un taschino su cui era impresso il logo scolastico, una gonna cortissima e dei calzettoni. La seconda invece aveva la gonna rosso scuro leggermente a vita alta e un maglione grigio, provvisto ovviamente del classico simbolino, che si accostava ad una camicia bianca. L'ultimo aveva un maglione blu notte e la gonna grigio scuro. Hope optò senza dubbio per il primo "outfit obbligatorio" cosi lo aveva definito e prese a vestirsi. Quando vide quella minuscola gonna nera che la vestiva quasi per niente roteò gli occhi al cielo -Signore, certo. Prima mi danno uno strofinaccio da prostituta per vestirmi e poi ci abbinano dei calzettoni che coprano le gambe, cosi magari qualcuno per strada non mi chiede quanto voglio per un ora-. Pettinò i capelli e prese lo zaino dove infilò il maglione grigio se avesse fatto freddo poi scese al piano di sotto. Kyle e Kole la stava aspettando sulla porta, gia pronti. Si sorprese di quanto fossero belli vestiti in quel modo. Kole portava il maglione nero con i jeans della scuola e Kyle invece indossava la camicia a maniche corte, propriamente sistemata meta fuori e meta dentro i pantaloni, con i jeans neri. Quando Kyle si girò verso le scale e vide Hope chiamò l'amico con la bocca aperta. -Cazzo- Fece. Kole deglutì mentre metteva le mani in tasca e Hope guardava altrove perché si sentiva troppo osservata. -Amico, dobbiamo mettere da parte le nostre divergenze per oggi e pensare a proteggerla piu che altro, da tutti i maniaci che vorranno avvicinarsi a lei oggi- Kyle annui sileziosamente. -Ragazzi avete intenzione di smetterla?- Fece lei prendendoli sotto braccio. -Forse. Tu intanto per sicurezza resta vicino a noi- Rispose l'amico aprendo la porta. Dopo essere usciti i tre percorsero la strada che portava alla scuola con molta calma, essendo in ampio anticipo. -Allora avete deciso i vostri corsi?- Fece Hope mentre si metteva una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Kole si mangiò le unghie cone faceva sempre da nervoso. -Si, spero che qui la gente non abbia troppo problemi con chi è nuovo- L'altro alzò le spalle -Che ti frega, siamo a Windsor, in America . Che vuoi di piu? L'aria sa di sequoie dopo la pioggia, e non di ruote sull asfalto come a Sindey. La nostra casa è bella. I nostri vicini sono quasi simpatici e tutto va bene- Kole lo guardò incuriosito -"Quasi" simpatici? A me sembrano molto simpatici- Kyle mise un braccio attorno a Hope. -Non so... ha un modo di guardarti quel Holt che non mi piace- Disse rivolto a lei. Hope fece una risata -Ma se saremo stati insieme si e no due ore, quale cavolo di modo di guardarmi puo avere?- Lui alzò le spalle. Non era convinto. Dopo una decina di minuti i ragazzi arrivarono esattamente di fronte all'entrata della scuola. Non sapevano bene cosa aspettarsi prima di arrivare li, le scuole a Sindey erano belle e moderne ma loro frequentavano la terza più importante della città che rispetto alla prima e alla seconda era un po messa da parte. Quando videro la struttura fu amore a prima vista. Davanti a loro c'era un ampio edificio, vecchio stile con la struttura a mattoncino. Vi era un primo plesso centrale con qualche scalino e un pianerottolo entrambi di marmo bianco e anteriormente l'enorme giardino. Il plesso era pieno di finestre dai battenti bianchi e bandiere. Lateralmente si estendevano due ali, la destra e la sinistra a loro volta piene di finestre e su due piani, che davano alla struttura un aspetto immenso. -Wao- Disse Kole a bocca aperta. -Che dite, vediamo com'e dentro?- Fece Hope. I ragazzi si avviarono verso l'entrata, un enorme portone a vetri dalla bianca struttura che era spalancato per permettere agli studenti di entrare. La scuola era per la maggior parte deserta forse per l'orario, così ebbero il tempo per ammirarla in tutto il suo splendore. Appena entrarono si trovarono in un ampio atrio con un pavimento di marmo chiaro e le pareti di un morbido color panna. C'erano divani disposti lungo tutte le pareti e una gigantesca teca che esponeva una quantità assurda di premi per lo sport e le arti. Molti uomini vestiti in giacca e cravatta percorrevano la sala con fascicoli di fogli fra le mani mentre non c'era l'ombra di uno studente. Hope indicò uno sportello di vetro in fondo alla stanza dal quale si intravedeva una signora anziana intenta a sistemare delle carte. -Ragazzi credo che sia la segreteria- Disse lei guardando gli altri. Kyle rise -E da cosa l'hai capito? Dalla scritta "segreteria" che è sopra lo sportello o è una tua intuizione personale?- Hope gli diede un piccolo pugno sul braccio poi si avvicinarono tutti insieme al vetro. La signora staccò gli occhi dal computer per guardare i tre ragazzi. Era sulla sessantina e teneva i bianchi capelli legati in uno chignon leggero. Piccole rughe solcavano il suo volto ma rimaneva comunque giovane. -Salve ragazzi, ditemi. Come posso aiutarvi?- Hope prese la parola dopo aver notato la diffidenza e la timidezza sul volto dei suoi amici. -Buon giorno, noi tre veniamo dalla scuola di Sidney e siamo qui per...- La signora non la lasciò finire. -Oh si certo! Voi avete vinto la borsa di studio. Mi ricordo benissimo di voi. Siete qui per i documenti?- Hope annuì -Si e anche per comunicare i corsi che abbiamo scelto. La nostra scuola ha detto che avremmo dovuto informarvi su queste cose il nostro primo giorno- La signora annuì. -Avete fatto bene a venire prima, c'è un bel po di scartoffie da riempire. Venite dentro- Disse indicando una porta vicino allo sportello. I tre entrarono e si trovarono in un'ampia stanza con decine di tavoli sommersi da documenti. -Piacere, io sono Corine, lavoro qui in segreteria per tutto l'anno, vacanze incluse quindi se avete bisogno di qualche dritta o semplicemente di qualcuno con cui chiacchierare un po', io ci sono- I tre le sorrisero contenti e lei porse loro tre fascicoli. -Poggiatevi su uno dei tavoli e riempite questo. E' un modulo per le informazioni personali, solo per avere in archivio i vostri dati. Dopo ve ne darò un altro per inserire i dati scolastici della vostra scuola e infine un modulo per la richiesta per i corsi, sia quelli obbligatori che quelli facoltativi in questa scuola. Alla fine inserirò i dati nel computer e vi stamperò gli orari- Kyle annui -Grazie, gentilissima- Corine fece un sorriso poi lasciò compilare i fascicoli ai ragazzi con tutta calma. Quando venne il momento di compilare i moduli per la richiesta dei corsi facoltativi nessuno dei tre esitò un istante. Avevano tutti e tre le idee ben chiare. Kole scelse Economia, Finanza Pubblica, Matematica Applicata, Arte della pubblicità e Commercio Aziendale. Kyle, sportivo com'era, si buttò sulla Motoria, Anatomia, Fisiologia, Biologia e Scienze del comportamento. Hope invece scelse Architettura, Arte della fotografia, Arte del monumento, Scienza delle tecnologie e Tecnica edile. -Bene ragazzi- Disse Corine dopo aver raccolto anche l'ultimo documento. -Ora inserirò i vostri dati e i corsi da voi scelti nel computer e poi vi stamperò l'orario. Devo però avvertirvi che c'è la remota possibilità che non siate accettati in un determinato corso o per scelte personali del professore o per il sovra numero degli alunni già iscritti- I tre annuirono -E in quel caso?- Domandò Kole titubante -Oh, basta semplicemente sceglierne un altro o fare piu ore di quelli obbligatori- Kyle strabuzzò gli occhi -Più ore di matematica, inglese, storia e geografia? Scherziamo?- Corine gli sorrise -Non preoccuparti, da quello che vedo i tuoi corsi saranno sicuramente disponibili- Rispose osservando la sua domanda. Nei successivi venti minuti Corine elaborò i dati e poi tornò dai ragazzi con tre cartelline. -Tutti i vostri corsi sono stati accettati. Ecco i vostri orari e una cartina della scuola. Magari prima di andarvene potreste farvi un giro per i club e vedere se volete far domanda per qualcuno. Ne abbiamo molti. Teatro, cucina, laboratorio d'arte...- Kole annuì -Sicuramente ci rivedrà piu tardi allora, Grazie mille- Corine salutò i ragazzi e poi tornò alla sua scrivania. -Dio, chissà che abbiamo alla prima ora- Fece Kyle controllando il suo orario. -Inglese- Fece Kole fingendo di mettersi a piangere -Non ci credo. Non potevo iniziare con un cacchio di corso no?- Hope sorrise -Archietettura, evvai!- Kyle sbuffò -Matematica-.
-Credo che sia ora di separarci amichetti del cuore, ognuno alla sua aula!- Fece lei abbracciandoli -In bocca al lupo!- Kyle e Kole la guardarono allontanarsi. -Cazzo Kole, quest'anno sarà dura- Kole annui -Guarda quanto è figa, questa si sposa in due settimane- Mise le braccia incrociate -Dovranno passare sul mio cadavere-.

Aula 13, secondo piano, ala Ovest. Corso di Archiettura. I corridoi erano ormai brulicanti di studenti che avevano adattato le loro divise mischiando i vari look. La maggior parte della gente non filava di striscio Hope che evitava in tutti i modi di finire addosso a qualcuno come stesse evitando degli ostacoli. Quando trovò l'aula la porta era aperta e il professore, un giovane uomo sulla trentina, era seduto e leggeva un libro in attesa che suonasse la campanella. -Buon giorno professor Morgot, sono Hope May e vengo da Sidney. Sono stata accettata in questo corso...- Lui alzò lo sguardo e si sistemò gli occhiali. -Oh, signorina May, certo. Ha mai studiato Architettura nella sua scuola?- Hope negò con la testa. -No ma ho sempre seguito i grandi architetti nelle loro opere online e mi documento in continuazione in materia- Il professore annuì e le strinse la mano -Spero che si troverà bene nel mio corso. Prego vada pure nell'unico posto libero. Sono sicuro che troverà simpatico il suo compagno. Courter?- Fece chiamando il nome che meno di tutti lei si aspettava. Hope si girò ed eccolo li. Holt Courter le sorrideva dal fondo della classe.

Quasi Diversi ● Quasi Uguali (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora