Mi sveglio con un mal di testa terribile e penso che sia stato tutto un sogno, ma poi mi rendo conto che quella non è assolutamente la mia camera, le pareti della mia casa non sono d'orate né alte dieci metri.
Mentre mi guardo attorno fa la sua entrata una ragazza che avrà più o meno la mia età 《Ti sei svegliata finalmente, preparati il padre degli dei ti aspetta》dice con un sorriso, appoggiando un vestito blu notte sul mio letto e indicandomi un paravento in legno finemente decorato, prendo il vestito e vado a cambiarmi, trovando qualche difficoltà con i lacci che chiudono l'abito, poi la ragazza mi fa accomodare davanti a uno specchio e mi acconcia i capelli in una complicata treccia.
Finita la treccia la ragazza mi fa cenno di seguirla fino ad una grande porta anch'essa dorata, per poi farmi annunciare e allontanarsi con un inchino. All'interno la prima cosa che noto è la grandezza della stanza e subito dopo l'uomo in armatura seduto sul trono, 《Ma tu sei l'uomo della panchina!》esclamo, un gruppo di vecchi dall'aria arcigna, mi guarda male da un angolo della stanza e all'improvviso i miei piedi nudi diventano molto interessanti, la ragazza aveva rinunciato alla mia quinta caduta dai tacchi a farmi indossere le scarpe , poi l'uomo sul trono dice a tutti di lasciarci e quando la porta si chiude si rivolge a me《Helen,tu sai perché sei qui?》《Veramente io non so neppure dove sia qui,signore》《Oh che sbadato non mi sono presentato io sono Odino e questa è Asgard》《Oh...ehm...e io che ci faccio qui?》《Tu mia cara, sei mia nipote,Hel dea degli inferi,tempo fa tuo padre fece un incantesimo per proteggere te e i tuoi fratelli dalla mia stupidità,vi era infatti una profezia che diceva che la tua famiglia avrebbe portato il Ragnarok e così egli nascose tutti i membri della tua familia e scomparve, il tuo compito è ritrovare mio fratello da lungo perduto,poiché abbiamo bisogno della sua scaltrezza ora più che mai, mia moglie Frigga ti accompagnerà nella stanza in cui passerai la notte prima di andare nella tua vecchia dimora a prendere ciò che potrebbe servirti》dice con un sospiro stanco, indicando una donna bionda, alta, dall'aria materna appena entrata nella stanza《Ma prima ti ridarò i tuoi ricordi》dice e un lampo di luce mi circonda. Così con più domande che risposte ma troppo scioccata per dire qualcosa seguo Frigga verso la mia stanza.