Capitolo 9

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Mi allenavo tutti i giorni, impegnandomi al massimo, mentre Thor mi guardava seduto sul pavimento. Ero contenta che ci fosse, la sua presenza mi tranquillizzava e poi a fine esercizi mi massaggiava sempre i muscoli doloranti. La mia amica qualche volta si allenava con me e Loki se ne stava accanto a Thor a tenerci d'occhio. Non ho più visto Odino da quella volta e ne sono felice, quel vecchio ha già fatto abbastanza. Sto bene qui ad Asgard, però mi mancano i miei amici, ma soprattutto mi mancano i miei genitori. Forse era tempo di tornate sulla Terra per me, ma me la dovrò vedere con Thor, lui ama Asgard. Mentre sono soprappensiero, vedo Thor che si siede sul pavimento della " palestra" accanto a me. <<Che c'è, piccola?>> lo guardo e sospirando sconsolata gli dico quello che penso <<Thor mi mancano i miei familiari e i miei amici, voglio tornare a casa>> lui mi fissa incredulo, non se lo aspettava forse. <<Ma piccola qui non ti trovi bene?>> <<Thor sono sola qui, non ho amici a parte te, Loki e la mia amica. Ma lei e Loki se ne andranno e tu sarai impegnato a difendere Asgard...io non ce la faccio, mi dispiace>> detto questo mi alzo e scappo via in lacrime. Mi sento sola in un posto a me sconosciuto. Non voglio restare qui, per quanto sia bello questo posto, non mi sento a casa. Sono in una gabbia dorata, bellissima ma pur sempre una gabbia. Sento Thor che si avvicina a me e mi abbraccia da dietro <<Scusami, Hope, non sapevo che qui soffrivi così tanto, perdonami. Quando le acque qui ad Asgard si saranno calmate, ti prometto che torneremo sulla Terra, insieme. Ma per ora abbi un po' di pazienza, okay?>> annuì sorridendo mentre le lacrime mi solcavano il viso. Lui me le asciugò e mi bacio le guance bagnate. Mi prese in braccio e mi portò al letto dove mi disse <<Riposati, sarò presto da te>> mi baciò la fronte e se ne andò. Al mio risveglio la stanza era vuota e fredda. Il mio dio del tuono non era ancora tornato.
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2 mesi dopo
Sono ancora ad Asgard. Vedo Thor sempre più meno e la mia amica e Loki hanno fatto ritorno sulla Terra. I bambini tra un mese nasceranno e io sono ancora qua, non voglio partorire ad Asgard, non sono attrezzati come da noi. Mi manca Thor, senza di lui non riesco ad addormentarmi. Sto diventando il fantasma di me stessa. Mi alzo dal letto con fatica, ho un lieve capogiro ma passa in fretta, oggi i bambini sono irrequieti. Mi preparo ed esco dalla stanza, ma invece di dirigermi in "palestra", vado a fare una passeggiata. Mentre cammino, noto da lontano Odino seduto su una panchina. Mi dirigo verso di lui, sembra stanco e beh anche io lo sono. Mi siedo accanto a lui e fisso il vuoto. Odino si gira e mi chiede <<Stai bene? Sembri pallida>> <<Non ho niente. Oggi i bambini fanno i capricci.>> <<Bambini?>> << Ah non sapevi neanche che aspetto due gemelli, un classico. Hai così poco interesse per i tuoi nipoti?>> mi giro a guardarlo con disgusto. Lui mi fissa in colpa e dice <<Scusami, io...>> ma prima di finire la frase vedo per un attimo tutto nero e Odino scompare a poco a poco dalla mia vista. Svengo fra le sue braccia, mentre grida il mio nome, ma sono troppo stanca per rispondergli.

La spada di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora