Tea3Rogers: Michael...
Tea3Rogers: Per favore, rispondimi.
Tea3Rogers: Ho bisogno di parlarti.
Tea3Rogers: E ne hai bisogno anche tu.
Tea3Rogers: Ti prego.
Tea3Rogers: Dammi ascolto.
Tea3Rogers: Ascoltami, io sarò agli scogli alle quattro di oggi pomeriggio... Spero di vederti lì. A dopo.visualizzato alle 12:34 pm.
Sospirai notando le due lineette azzurre spuntare sul mio ultimo messaggio che avevo inviato a Michael, senza ricevere alcuna risposta.
Almeno, sperai di rivederlo poco più tardi, giù agli scogli. Ci tenevo davvero tanto, volevo fargli un discorsetto su ciò di cui aveva parlato. Volevo fargli capire che era sbagliato, volevo mettergli in testa che ne valeva la pena.
Non lo avrebbe mai capito.Per questo uscii da scuola un'ora prima, correndo verso casa e dirigendomi verso il mio letto.
Dovevo dormire, perché quella notte non avevo chiuso occhio. Per colpa di Matthew, naturalmente, avevo pensato a lui tutto il tempo.E a Michael, ma continuavo a negarlo persino a me stessa.
A scuola, Lux mi aveva raccontato tutti i dettagli del suo tempo passato insieme a Calum, ed ero così felice per loro. Erano finalmente riusciti a realizzare il proprio sogno, e avrebbero provato a mantenere una relazione a distanza.
Il giorno dopo sarebbe stato il mio compleanno, ma in quel momento non me ne importava una noce. Dovevo prima pensare a chiarire con Michael e a fargli capire quanto fosse importante per me.
Spalancai la porta di casa, trovando Calum steso sul divano con il joystick della Playstation in mano, che giocava a qualche vecchio gioco di Ros.
Mi venne incontro, mettendo in pausa il suo gioco da ritardati.
"Tea!" Quasi urlò. Poi sussurrò: "Com'è andata oggi? Tutto okay? Cosa ha fatto Trevor?""Non lo so... Non l'ho neanche visto. È andata bene, grazie. Lux parlava solo di te." Posai lo zaino sul divano, e mi sdraiai accanto ad esso con la testa buttata all'indietro.
"E tu, non hai smesso di pensare a Michael, scommetto." Mi sfidò Calum, che comunque, aveva perfettamente ragione.
Gli feci una smorfia, mi alzai e andai nella mia camera da letto per cambiarmi, anche se era ancora troppo presto per uscire. Così chiamai Calum, che mi raggiunse subito, e mi addormentai sul suo petto mentre lui cantava per me e mi accarezzava i capelli.
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"Girati, Michael. Sono qua." Sospirai. Quel ragazzo aveva la testa tra le nuvole, non ne voleva sapere di rigirarsi e guardarmi negli occhi per sostenere la nostra discussione.
"Mich-"
Mi interruppe, girandosi bruscamente verso di me: "Cosa c'è?"
"Guarda che se ti do così tanto fastidio me ne vado, eh." Gli dissi, offesa. Doveva ascoltarmi, e non giocare.
Mi prese per il braccio e mi tirò accanto a lui. "Dimmi cosa dovevi dirmi."
"Nulla in particolare..." Dissi. "Soltanto, mi sarebbe piaciuto chiarire con te per tutto quello che è successo ieri... Non ho più capito la tua reazione, quando te ne sei andato, hai detto che volevi essere importante per me. Quello che non sai è che lo sei, davvero tantissimo."
Michael alzò lo sguardo dalle sue scarpe, rivolgendolo poi al mare. Data la vicinanza, le onde quasi ci sfioravano, ma non ci importava.
Era rilassante sentirne il rumore, dava un senso di tranquillità e di pace interiore."Non voglio più esserlo." Disse poi.
Alzai subito la testa. "Mi stai prendendo in giro?" Gli chiesi. "Che cazzo di ragionamento è?"
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Three || Michael Clifford
Teen FictionConta solo fino a tre. Tutto questo finirà presto. "Benvenuta all'inferno, Tea, ti sarà impossibile uscirne." Credits ©besidelvke all rights reserved. 12/06/2015: #55 in TeenFiction.