Ultima meta

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« Alexander è morto.
E la morte non può portare nient'altro che dolore.
Dolore, confusione e un vago senzo d'impotenza.
Ma nel cuore di Magnus c'è più di questo.
Lo stregone è vivo; vivo e immortale.
Ma anche l'amore è un seme vivo e immortale. »




Non parlare, non urlare, continua solamente a camminare.
Cammina lentamente, senza fare troppo rumore.
Fai che sia la strada che ti lascia alle spalle a raccontare di te.
Non piangere per le tue sofferenze, non sarà così che passeranno.
Non sorridere per quei momenti passati, tanto non ritorneranno.
E li vedi quei nomi appesi storti e sbiaditi tra le nuvole?
Leggili con attenzione, perché si dissolveranno nell'aria ancor prima che tu li possa sussurrare.
E' passato troppo tempo dalla tua ultima sosta, ma tu continua ad avanzare.
Fermarsi vorrebbe dire solamente affezionarsi di nuovo, e ciò è il primo passo per amare, il quale è sinonimo di sofferenza.
Non sorreggerti su rocce così fragili che diventano polvere ancor prima di poterti rialzare.
Ma lui non era roccia, lui era il mare.
E il mare dura per sempre. Fermo in un eterno ciclo. Il mare avvolge e culla in eterno, non si consuma nel tempo. Ma come la roccia frana e cade, anche il mare travolge e distrugge.
E Alec era il mare. Il tuo cuore ciò che travolse.
Ricordi i suoi ultimi istanti di vita come se fossero ieri.
Il viso segnato dagli anni, i capelli candidi e spenti, non più neri e brillanti, i suoi occhi celesti, ancora giovani e sinceri.
E quanto tempo è passato?
Giorni, settimane, mesi...
Come si può vivere in eterno con questo peso?
La vita è fatta da tante piccole mete e un solo traguardo. Lui era quel traguardo.
Forse hai solamente smarrito il sentiero per raggiungere la vetta, forse è ancora lì, da qualche parte, ad attendere impaziente di condurti all'arrivo.
Eppure il cielo sembra godere a farti male.
Sembra essere azzurro apposta per ricordare.
Persino l'aria ha il suo stesso sapore.
Non guardare, non respirare.
Continua solamente a camminare.
E passeranno gli anni, passeranno i secoli, passerà il tempo di un'eternità tra di voi, ma tu non te ne andrai. Tu rimarrai per sempre. Per sempre e sempre con la stessa catena ad attanagliarti in una morsa il cuore, imprigionato ancora là, in quegli occhi azzurro cielo, profondi come gli abissi, sinceri come quelli di un bambino e traboccanti d'amore come solo lui sapeva provare.
Vedrai il mondo cambiare,trasformarsi e poi, infine, bruciare.
E tu brucerai con esso, come le fiamme bruciano all'inferno.
E nemmeno allora riuscirai a dimenticare...

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