Sento le forze mancarmi e il sangue scorrere e sporcare il petto nudo di Giosuè, che ora si è alzato in volo e sta correndo come un fulmine. Sono troppo debole per parlare, ma abbastanza sveglia da accorgermi che il mio angioletto è a dir poco furioso con me. Lo guardo incantata ed incredula per ciò che mi è successo, quando sento le forze venir meno.
"No no, Angelica, rimani sveglia!" esclama dandomi dei colpetti sul viso.
Sorrido debolmente ed annuisco, mentre sento Giosuè atterrare ed entrare in una specie di capanna, illuminata da qualche candela, che rende l'ambiente un gioco di chiaro- scuro.
Mi adagia delicatamente su un letto qui presente e si mette le mani fra i capelli, sconvolto.
Improvvisamente, vedo il suo viso illuminarsi ed estrae velocemente dalla tasca dei suoi pantaloni una boccettina.
Si avvicina a me, mi solleva il capo e mi incita a bere."Cos'è?" domando, ma Giosuè spinge la boccettina verso la mia bocca e mi costringe a bere.
Il sapore del liquido è amaro, aspro, tanto da farmi tossire violentemente e nausearmi.
Subito, però, noto le macchie di sangue sparire, la ferita rimarginarsi e mi sento immediatamente piena di energie. Sorpresa, mi alzo in piedi e comincio a correre per la stanza, urlando di gioia, fin quando non mi scontro con lo sguardo severo di Giosuè.
Fermo la mia corsa e chino il capo, imbarazzata."Grazie.. ehm.. per tutto" dico grattandomi la nuca.
"Sei un incosciente! Ti rendi conto del pericolo che hai corso? Eh? Ma rifletti prima di agire, Angelica?" mi urla arrabbiato, così tanto che mi fa paura ed io mi rendo piccola piccola.
"Non arrabbiarti..."
"Come posso non farlo? Prima ti allontani da me, mi sbraiti contro, poi cadi in tentazione di quel demone. . Ma io per te non conto proprio nulla?"
"Era un demone?!" domando sorpresa.
"Ma mi ascolti mentre parlo? Ahh. .mi sembra tutto inutile con te!" esclama sedendosi sul letto e mettendosi entrambe le mani tra i capelli. Accidenti, l'ho fatto proprio arrabbiare.
"Ti ascolto, ti ascolto.. ma non pensavo che.. quello lì. .fosse un demone.. cosa voleva da me?" chiedo ricordando l'incredibile fascino che aveva esercitato su di me.
"Voleva farti peccare, portarti dalla sua parte! Come io ho il dovere di proteggere e di portarti verso la beatitudine (che non credo raggiungerai mai)" a queste parole arriccio in naso "lui ha il dovere di condurti all'inferno, ma non pensavo avresti ceduto così facilmente ai suoi inganni!" spiega disgustato dal mio comportamento.
"Quindi lui sarebbe tipo il mio demone?" chiedo.
"Diciamo di si"
"Accidenti quanto è figo! Non posso crederci!" esclamo portandomi le mani alle guance.
"Ma ti senti quando parli? Ti stava uccidendo e tu pensi al suo aspetto? Ahh" esclama ancora più infuriato.
"Dai, non essere geloso" cinguetto facendo gli occhi dolci.
Lui mi guarda accingliato.
"La gelosia è un sentimento che non appartiene agli angeli" borbotta.
"Beh, se per questo anche la rabbia.."
Lui alza gli occhi al cielo e sbuffa. Io sorrido dolcemente e gli getto le braccia intorno al collo, dandogli tanti piccoli baci sulla guancia.
"Grazie grazie grazie!" dico stringendolo ancora più forte.
"Per cosa?"
"Per avermi salvata, per essere sempre così paziente con me e per essere il mio angelo" dico staccandomi da lui e sorridendo. Lui mi fissa serio, in seguito si apre in un sorriso beffardo.
"Tu mi farai impazzire!" esclama.
"Nha, tu sei già pazzo di me" scherzo sdraiandomi sul letto, per evitare di vedere la sua espressione.
Lui non risponde e si siede dritto accanto a me, che rimango sdraiata a pancia in su.
"Davvero eri attratta da quel demone?" mi domanda d'un tratto.
"Sì"
"Capisco" sospira triste.
Io mi volto e con l'indice gli sposto il viso verso la mia direzione.
"ti dirò un segreto: tra voi due, preferisco te" affermo sorridendo.
"Non ci credo" ribatte lui, facendo il broncio come un bambino.
Oddio, quanto è bello. Con le labbra rosee corrucciate, la fronte aggrottata e i capelli ricci che gli cadono sulla fronte, è un vero spettacolo della natura . Può un angelo essere così incredibilmente sensuale? Non dovrebbe essere vietato? È per la mia salute mentale, accidenti."Credimi" sussurro sincera, e lui mi guarda intensamente.
Rimaniamo a fissarci per un tempo interminabile, fin quando non avvicino lentamente il mio viso al suo. Non stacco i miei occhi dai suoi, e in pochi istanti ho le mie labbra vicinissime alle sue. Giosuè non mi ferma, perciò decido di accorciare la distanza avvicinandomi ancora a lui per baciarlo. Sento già le sue labbra sulle mie, quando sento due braccia forti allontanarmi. Giosuè mi guarda con il fiatone e stupito, mentre io mi vergogno terribilmente di me stessa.
"Giosuè.. io.."
"Angelica, ma cosa stavi facendo? È vietato! Come ti è saltato in mente?"
"Potevi fermarmi anche prima però tu! " esclamo ferita nell'animo, mentre lui spalanca gli occhi, per poi tornare alla sua solita espressione indifferente.
"Sei stanca, magari non stai molto bene e.."
"Stà zitto, per favore. Non parlare" dico dandogli le spalle e chiudendomi in me stessa, mentre lo sento sbuffare.
"Non è successo niente, Angelica dai.."
Le lacrime cominciano a scendere senza controllo, ed io non gli rispondo.
"Angelica? Era un gesto senza importanza..." mormora preoccupato, mentre il mio dolore cresce.
Per me non era affatto un gesto senza importanza. Era segno che Giosuè si stava prendendo il mio cuore, la mia anima e la mia mente e stesse marchiando esse con il suo nome.
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Angel- Destinazione paradiso
ParanormalAngelica è una semplice ragazza di 19 anni. Non ama la discoteca, non ama le feste, e allo svago preferisce un buon libro. Un giorno, di ritorno da una festa a cui non voleva andare, il suo fidanzato sbanda con la macchina ed hanno un terribile inci...