2 Capitolo

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Sono già le 23.00 e tra meno di 3 ore dovrò già alzarmi dal letto e prepararmi per il viaggio. Sono fin troppo eccitata per trovare lo stimolo per far anche solo un piccolo pisolino.

Solitamente la notte non dormo mai o magari mi addormento in mattinata dopo aver visto l'alba,non so perchè ma la notte a un non so che,che m'affascina e mi toglie via il sonno impadronendosi della mia mente e facendomi iniziare a scrivere sul mio solito quadernino viola una valangata di pensieri che non riesco a esprimere a parole.

Pensieri assurdi,inquietanti che solitamente non riesco a dire a nessuno e neanche ci tengo.

Sicuramente se sapessero tutte le pazzie e utopie che mi passano dalla testa nessuno mi parlarebbe più. Tranne Lauren ovviamente. Lei mi parlerebbe comunque perchè mi accetta anche con i miei peggiori difetti e non vedo il motivo per cui non mi dovrebbe accettare con la mia povera testa malata.

Eppure a volte quando svelo degli accenni su ciò che penso,lei resta fulminata ad ascoltarmi e allo stesso tempo in silenzio dato che è sconvolta e non sa cosa dirmi.

Ma ammetto che mi diverte la sua faccia così impaurita o quasi come dire... quasi..IRRITATA da ciò che di strano è per lei ciò che per me è così naturale.

Stanotte è un po' tutto così diverso,anche il cielo è più stellato del solito e in questo preciso istante c'è un piccolo satellite che sembra una stella che si muove.

Resto sempre incantata davanti a certi eventi scientifici.

Sono ormai stanca di non far nulla e non la smetto più di camminare avanti e indietro per la stanza e tutte le volte che provo a dormire mi giro e rigiro miliardi di volte fino a cadere giù dal letto.

BASTA! Adesso mi alzo e senza far rumore arrivo in cucina e con molta calma prendo i pop corn che sono nascosti all'interno di uno stipetto pieno di pasta.

Cosa ci fanno i pop corn li dentro dove c'è la pasta?

A quanto pare mia madre conoscendomi bene e sapendo la mia voglia matta di pop corn li ha nascosti.. ma per sua disgrazia li ho trovati subito.

Li metto dentro il forno a micronde e dopo 2 minuti ''Drin!'' sono prontiii.

Li metto nella ciotola con il sale e poi velocemente sulle punte torno nella mia stanza disordinata più del solito.

Cerco disperatamente il cellulare e poi lo ritrovo sotto al cuscino senza neanche sapere che cosa ci faccia lì sotto.

Guardo l'orario è già sono l'1.40 del mattino.

Riposo il cellulare sulla scrivania e poi esco nel mio balconcino e mi siedo nella sedia di legno.

Guardando il panorama inizio a mangiare i pop corn,come se mi stia godendo lo spettacolo più bello della mia vita.

Sono rilassatissima,una delle rarissime volte in cui lo sia.

Solitamente anche un minimo rumore mi irrita e mi innervosisce,ed invece stanotte tutto ha preso un'altra piega.

Non c'è alcun rumore.

Ci sono solo dei sottili suoni piacevoli,il fruscio degli alberi,e l'aria calda che mi accarezza il corpo,spostandomi i capelli dal mio volto.

E' una di quelle notti di mezza estate in cui t'accorgi che tra un po' tutto ciò è finito.Quelle notti malinconiche che ti mettono tristezza al pensiero che un'altra estate sta terminando e tra l'altro questa in particolar modo non sta terminando a buon fine dal momento che Lauren andrà via.

Prendo il mio quadernino viola ed inizio a scrivere ciò che mi passa per la testa:

-Anche stavolta le cose non vanno come dovrebbero andare. Sono la solita ragazzina illusa dal pensiero di poter avverare i propri sogni,quando so già che non ci riuscirò. Niente andrà più come prima,un'altra volta sola. Sola di nuovo. Come quel 31 Agosto in cui mio padre smise di respirare. Sono angosciata al pensiero che adesso mi lascerà anche lei. Lei che era la mia vita. Lei che ha condiviso ogni momento della sua vita con me ed io con lei,sempre mano nella mano contro tutti e tutto. Contro chi ci ha sempre detto che sbagliavamo eppure noi consapevolmente continuavamo a sbagliare. E' tutto finito. Tutto buttato via al nulla.- 

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