Prologo

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La luna donava a Shadow Island un bagliore argenteo, che la rendeva ancora più inquietante di quanto fosse normalmente. Era abitata da Creature Oscure, ma sopratutto da Stregoni Oscuri...  Olòdor era in pedi davanti a una donna, il mantello che gli ricadeva sulle spalle. La donna piangeva. Era sporca, e la schiena era macchiata dal sangue. "Dimmi dove si trova!" urlò Olòdor. " Io...n-non...n-non lo so!" rispose la donna con voce sofferente. Olòdor alzò nuovamente la frusta, e colpì la donna nuovamente sulla schiena, con più forza, tanto che il rumore dell'impatto rimbombò in tutta la sala. Si trovavano in una grande sala: un portone grande e imponente era al centro di una parete dal quale partiva un tappeto nero che percorreva tutta la sala fino a un trono. Ai due lati del tappeto, a spazi regolari, c'erano delle colonne color indaco. l'unica luce proveniva dal soffitto, attraverso una vetrata circolare: adesso era notte, e quindi c'erano delle lievi torce dalla fiamma Celeste. La donna ora era immobile. Respirava molto lentamente. Guardò Olòdor negli occhi, e parlo piano, in modo quasi inudibile: "Non... riuscirai.... nel tuo..... intento"Poi cessò di respirare, morta. Olòdor abbassò il cappuccio, scoprendo un viso dalla mascella eccentuata; un viso rovinato da un occhio rosso luminoso e una gran cicatrice che partiva da dietro l'orecchio e finiva appena sopra l'occhio rosso. Aveva dei capelli neri scombinati che gli ricadevano appena sopra le spalle. Olòdor alzo una mano coperta da un guanto nero, e lo stesso fece la donna esanime, fluttuando nel vuoto. Poi lo Stregone fece un movimento con la mano, e la donna scomparve, sbriciolandosi in una polvere nera.  Poi si rivolse a Dyni, il suo secondo, il suo consigliere: " Lurida. Bugiarda. Si è meritata questa morte! Questo e cio che succede a chi mente il Signore Olòdor!" La sua voce era fredda e possente. "Non lo sapeva. Diceva la verità. Un'altra strega morta invano " rispose Dyni.  "Tu non puoi sapere se diceva la verità o meno." Ringhiò Olòdor " Non è stupida. se l'avesse saputo, te l'avrebbe detto. Una tortura simile è insopportabile" disse calmo Dyni. " Come vuoi. Ma non importa se è morta. Era inutile: non era una strega, ma una lurida Mezzosangue!" pronunciò queste parole prima sussurrando, poi urlando. "Ma aveva comunque sangue di strega che scorreva nelle sue vene. Ma non importa ora: cio che è fatto, è fatto." rispose Dyni. "Non cela faccio più. Nessuno ancora è riuscito a dirmi dove si trova il Sigillo. Mi serve lei, Dyni: Lei lo sa, e noi sappiamo benissimo che lo sa... Io lo so benissimo. E questa" Olòdor indicò la cicatrice che aveva in volto " è la prova" Dyni annuì "Hai ragione. E' arrivata l'ora di mettere fine a questa tappa del piano" ghignò. " Una volta che il Sigillo sarà in mio possesso, non ci sarà Speranza per la Terra d'Argento" Disse Olòdor. " Quindi dovrà essere rapita. Posso farlo io, Olòdor...." "No." Dyni fu interrotto da Olòdor "Non ci andrai tu. Lo farò io stesso." poi aggiunse " Tranquillo, non pensare che la protezione riesca a bloccarmi" Non lasciò il tempo di rispondere ad Dyni, perche subito si alzò in volo verso Emanor " Arrivo, Victoria".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 10, 2015 ⏰

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Le Cronache Di Mahike ( wattys2015 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora