Anche quella mattina, mia madre mi diede il buon giorno in quel modo speciale a cui è abituata:
"Isabella muoviti subito, oggi c'è scuola, se non ti alzi subito arrivi tardi. ALZATI IMMEDIATAMENE!"
Dolce direi. Proprio dolce. Anche il primo giorno dopo le vacanze di Natale lei mi deve urlare contro!
Mi preparai velocemente sbuffando e dirigendomi poi verso la fermata dell'autobus in versione sonnambula.
Mi svegliai soltanto quando incrociai lo sguardo della mia migliore amica "Angela!" La chiamai "Isa, finalmente. In ritardo anche oggi?!" Mi disse abbracciandomi. Ero felice di vederla, poi dopo qualche secondo ricordai. Cavolo glielo avrei dovuto dire. No, non in quel momento.
"Poi ti devo raccontare una cosa..." Affermai preoccupata.
"Anche io" rispose con disinvoltura "Tante cose"
Solo allora capii: "Pio?"
"Si!" Rispose eccitata. "Ma prima racconta tu"
No, decisamente non le potevo rovinare la giornata con quel pensiero terrificante che mi ronzava in testa dal giorno prima. No, in effetti non era nemmeno una cosa importante.
Decisi quindi di raccontargli del nuovo vicino.
"Seriamente? Chi c'è ora?" "Non ne ho idea" "Strano, tu sei sempre così informata..." Disse Angela ironica facendosi scappare una risatina, e poi iniziò a raccontarmi delle sue solite vacanze in montagna, stava per raccontare di Pio, quando mi ritrovai con due mani grassottelle sui miei occhi "Daniel!" Urlai, girandomi per abbracciarlo, Daniel è il mio migliore amico, è una delle psrsone più strane dell'universo.
Piano piano ci avviammo verso quella strana tortura chiamata scuola, salutando un po' tutti e ci avviandoci poi in classe. Daniel ed Angela si sedettero in penultima fila ed io mi sedetti da sola in ultima fila.
Scambiai due chiacchiere con alcuni miei compagni di classe, finché un uomo sulla cinquantina non fece capolino dalla porta, i corti capelli neri brizzolati venivano in parte nascosti sotto un cappello assurdo color grigio: il prof di matematica.
A metà dell'ora si sentì bussare, il professore uscì a parlare per qualche secondo, rientrando seguito da un ragazzo riccio.
"Questo ragazzo è un vostro nuovo compagno di classe, Mirko Trovato, trattatelo bene. Ehm... siediti vicino a Pacitto, la ragazza seduta in ultima fila" disse indicandomi, ed io risposi con un lieve cenno della testa.
Il ragazzo si avvicinò al banco affianco al mio, rivolgendomi un sorriso mozzafiato.
"Ciao, io sono Mirko, te?" "Ehm... Io sono Isabella" risposi ansiosa.
Calma Isa, non lo conosci nemmeno e già gli sbavi dietro. Non puoi, sei pazza!
Iniziai a rimproverarmi mentalmente, ma venni subito interrotta dalla voce del nuovo arrivato.
"Isabella... Che bel nome. E ti si addice proprio" dice lui con un sorriso dolcissimo.
"Non ne sono molto convinta. Ma comunque grazie" risposi con disinvoltura. Lui rispose con un altro sorriso... Puoi anche smetterla, abbiamo capito che sei bello come un angelo.SPAZIO AUTRICE:
volevo dire un paio di cosette:
1) Ho modificato il primo ed il secondo capitolo (cioè questo)
2) D'ora in poi aggiornerò più spesso... Voglio avere più visualizzazioni e quindi dovrò anche lavorare di più per ottenerle...
3) Sì, uso il cognome di Pacitto perchè Brando tra i fratelli è il più grande quindi boh... penso aveva più senso hihihi come sono fantasiosa... mi sorprendo da sola
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Quel riccio dal sorriso micidiale || Mirko Trovato
De TodoMirko e Isabella. Due perfetti sconosciuti la cui vita si intreccia un giorno, per una serie di strane coincidenze. "Era destino, ma un destino bellissimo, non bello da morire, anzi, bello da vivere" La stessa autrice de "Ad un passo dagli addii" e...