CAPITOLO 1

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Tante voci e rumori ovattati,ecco cosa sento. È tutto così sfocato e indecifrabile a causa delle cuffie che portò perennemente nelle orecchie. Donna Alba l'altro giorno mi ha portato da un otorinolaringoiatria, un medico che visita specialmente la gola il naso e le orecchie. Mi ha detto che il portare sempre le cuffie non fa passare l'aria nelle orecchie e di conseguenza si potrebbero creare dei tappi e quindi potrei avere di continuo dei mal d'orecchio mentre la musica nelle orecchie mi potrebbe portare alla perdita dell'udito. Io non voglio arrivare a tanto ma proprio non ci riesco a stare senza cuffie, che io portò solo per estraniarmi dal mondo per rendermi invisibile così nessuno mi puó far del male. Poche volte durante la giornata ascolto musica perché la maggior parte del tempo la passo a scuola dove sono ora. Mi trovo in sala mensa sono da sola in un tavolo e ho finito di pranzare, sto ripetendo letteratura almeno oggi non voglio fare scena muta davanti a tutta la classe la mia media non è tanto alta sono stata promossa fino ad ora con molti debiti superati sempre con la sufficienza. Guardo alcuni ragazzi che pranzando insieme e li invidio,li invidio da morire, insomma ho 17 anni ormai quasi 18, sono adolescente dovrei amare tutto ció che riguarda la confusione,il chiasso,il frastuono, dovrei andare in discoteca fare esperienze di vita e invece sto invecchiando prima del tempo, tutta per colpa di quel...- driiinn!-
Ah, è suonata la campanella, devo entrare subito in classe cosí prendo uno dei posti che c'è infondo, cosí cerco di nascondermi
***
Menomale sono riuscita a prendere il posto più infondo che c'era.-Hey guardate ragazzi la muta è arrivata- è quello stolto di Drake, non lo sopporto va persino più male di me a scuola e pure viene promosso ogni anno - Oh scusa ti ho offeso, ora che fai vai a piangere dalla mamma- Tutti ridono, tutti tranne me. Io vorrei solo tirargli un pugno su quella faccia da schiaffi che ha e rompergliela fino a fargli sanguinare anche le ciglia ma rispondo solamente - Non posso andare a piangere da mamma perchè non c'è l'ho- cala il silenzio -Ah, mi dispiace tanto allora piangi qui tanto siamo abituati ai frignoni- dice dandomi uno spintone che quasi mi fa cadere dalla sedia. Proprio in quel momento entra in classe il prof. dicendo -È finita la commedia tutti a sedere, a Drake dopo chiameró tua madre perché qualcuno la dovrá avvisare della punizione che ti sei appena guadagnato- Tutti ridono, anche un pò io. -No prof. oggi no devo uscire con una ragazza- dice Drake quasi implorando -Bhe vorrá dire che questa ragazza, che io penso che sia del tutto cieca per stare con te, dovrà venire da me a ringraziarmi del fatto che gli ho salvato la vita-
Tutti ridono di gusto, tutti ed anche io -Ora basta con le risate e mettiamoci all'opera, su ragazzi prendete il libro di filosofia e aprite a pag 239.- Un boato di dissenso si alza in classe , ma tace subito. Una volta che anche io apro il libro noto una cosa strana, che il letterato che andremo a studiare è introdotto da un pensiero -Esmeralda potresti leggere questa straordinaria citazione sell letterato che andremo a studiare- O cazzo! Ora come faccio! Eppure mi sono nascosta bene
-Esmeralda su leggi- mi ripete il prof. Mi faccio forza ed iniziò a leggere
- C'è una storia dietro ogni persona. C'è una ragione se loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali e alcune volte è impossibile cambiarli-
Wow è stupendo -Bello vero e lo ha scritto uno dei filosofi più bravi che esistono, è viennese ed è Sigmund Freud- In classe mia a pochi interessa chi sia questo essere ma a me interessa invece, per una mente ingarbugliata come la mia è stimolante studiare un altra mente ingarbugliata. -Okay ragazzi ora studiate vita e opere se non capite qualche concetto venite da me e per casa mi dovete fare una ricerca sull' es, io e il super io ed anche sulle cinque fasi psico-sessuali del bambino questo sará un lavoro di gruppo il tutto me lo porterete tra due settimane con tanto di pawer point, i gruppi li formeró io a casa e domani ve li diró ora mettetevi a lavoro che prima si inizia prima si finisce- Molti sbuffi da parte di ragazzi mentre il prof. annuncia tutto l'assegno. Tutti dopo alcuni minuti siamo con la testa calata sul libro e la giornata passa così.
Finita la scuola inserisco le ciffie nelle orecchie e mi dirigo verso il collegio, la mia unica e vera casa.

LA RAGAZZA CON LE CUFFIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora