- Benjamin mi fai schifo -
Le parole del padre gli rimbombano nelle orecchie.
Ormai é passata più di una settimana da quel giorno, quel giorno che ha preso l'ennesimo brutto voto, quel giorno che ha mentito per uscire ed é tornato a casa tardi.
schifo, gli faccio schifo.
- Ben torna a casa, tuo padre é incazzato -
eccola, la voce di sua madre.
lui ubbidisce, non sà cosa ha fatto di male, é rimasto chiuso fuori casa e per questo é andato al bar lì vicino.
cammina fumando una sigaretta e quando entra in casa il padre é livido di rabbia.
- tu non esci piu! dammi il telefono e vai a studiare! -
- ma io... -
eccolo, il primo schiaffo.
lui corre in camera sua e tira fuori il quaderno di matematica.
inizia a fare gli esercizi mentre sente i genitori urlare.
escono di casa sbattendo la porta e lui sospira, alla fine é andata bene.
la quiete dura circa mezz'ora e poi il padre entra nella camera e si siede sul letto.
Ben lo ignora.
- scusa se sono stato duro -
lui annuisce per poi vedere il padre prendergli il diario.
gli sale il panico.
- papà mi hanno interrogato in chimica, ho preso... -
- quattro?! -
Ben cerca di farsi il più piccolo possibile.
ha paura.
- si ma.. mi dispiace... avevo studiato -
- dov'è il libro? -
- ho studiato dagli appunti -
gli passa il foglio.
il padre inizia a chiedergli formule, formule che lui non sa.
- dimmi il berillio -
- HE... no! quello é l'elio . BE -
- dammi il libro -
il panico cresce.
lui non ha il libro, l'ha perso.
- io non... non lo trovo... e... -
- pensi che sia stupido?! il libro non l'hai neanche preso! i soldi gli avrai usati per prendere le sigarette! -
- non é vero! -
Ben sente un forte bruciore alla guancia.
il padre gli ha appena tirato uno schiaffo.
esce dalla stanza e lui si rimette a fare matematica.
passa tanto tempo, troppo tempo per fare qualche espressione.
- dio non mi usciranno mai! -
Ben sta solo sperando che il padre si sia calmato, si sta stancando in quella stanza, ma ovviamente no, perché il padre torna in camera sua sempre arrabbiato.
- tu ora ricompri il libro di chimica con i tuoi soldi -
- ma mi servono! -
- a me non importa! -
l'uomo apre l'armadio.
il biglietto giallo che ha preso per il suo compleanno é lì.
bullet for my valentine é scritto in grande.
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self destruction is such a little pretty thing
Short Story- sei orgoglioso di tuo figlio? - - io... - - ah, altra domanda, se ora premo il grilletto - si punta la pistola alla tempia - sai che sarebbe tutta colpa tua? -