Capitolo decimo

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* sono Felicity Lotner. Ho 16 anni. La mia vita si sta assestando, sono diventata una di quelle adolescenti normali che esce con il ragazzo e che si diverte tutto il giorno. Ma la domanda è : sono felice?*

Entriamo dentro il parco io mano nella mano con Tyler mentre gli altri raggruppati in una riga malfatta.
Prendemmo i biglietti per le giostre, camminammo un po e arrivammo alla prima giostra.

Guardo la mia mano e quella di Tyler intrecciate e controllo i miei battuti .Regolari. Improvvisamente mi accorgo di non aver più alcun timore. Finché lui era con me sarei stata al sicuro.
Rimaniamo per qualche minuto in fila ad aspettare che la folla diminuisse e dovetti così sorbirmi le inutili conversazioni che fecero Evelyn , Eleonor e John su quanto fossero belli i loro vestiti e su quanto si fossero divertiti alla festa. Una noia.

Finalmente dopo interminabili minuti vedo la folla diradarsi e intravedo la classica girella che fa entrare le persone nel gioco.
Entrano per prime Evelyn ed Eleonor seguite a cagnolino da John, mentre una sempre più scocciata e arrabbiata Lexie li segue . Tyler mi tira per il braccio incitandomi a seguirlo ma i pali si bloccano e la luce rossa annuncia che i posti sono finiti.
Lui rimane lì sul posto mentre gli altri tre raggiungono l'ottovolante e chiudono le cinture.

-Tyler fra un po partirà se non ti muovi rimarrai a piedi- gli grido alzandomi sulle punte da dietro il muro delle gente affolatasi intorno a noi
- Fell ti aspetto non voglio salire da solo-
- Vai vai ci ritroviamo dopo- gli rispondo io di rimando.
Lo vedo allontanarsi e ritorno in piedi accettando il fatto che sarei stata separata da lui sin dall'inizio.

- Che fortuna è? Proprio quello che aspettavo- dice una voce alle mie spalle.
Dylan
Mi giro irrigidendo le spalle, assumendo il più possibile una faccia arrabbiata, una delle mie solite maschere per nascondere il terrore e le incertezze.
- Che sfortuna vuoi dire-
- Perchè dovrebbe esserlo?Finalmente possiamo parlare- dice con quel suo solito sorrisetto malizioso ed incredibilmente irritante sul volto.

-Non ho niente da dirti Dylan O'Brien- dico girandomi dall'altra parte
Cerco di mantere un'aria calma e decisa, ma quando lui mi tocca la spalla la mia sicurezza vacilla.
- Proprio niente da dirmi?- mi sussurra lui nell'orecchio.
In verità gli avrei voluto dire qualcosa.
Avrei voluto dirgli di smettere di impicciarsi nella mia vita,di allontanarsi da me e di smetterla di avere quel maledettissimo sorrisetto stampato in viso quando mi guardava.

La luce verde che annuncia il giro dopo è accesa e con uno scatto raggiungo il vagone della giostra.
Mi siedo in un carrello e prego perchè Dylan si sieda da un'altra parte. Ovviamente non lo fa.
Il macchinista abbassa la sbarra di protezione e ci fa segno di allontanarci dal bordo del vagone, in pratica verso di lui.

- Neanche un ringraziamento? Non ti sono piaciute le rose in camera?-
-No- gli dico in faccia
Si avrei voluto dire invece,ma il orgoglio era di più , un orgoglio che diceva di non essere minimamente interessata.
Il meccanismo si attiva e sfrecciamo lungo i binari dell'attrazzione.
Durante il giro non posso fare a meno che sorridere e urlare, alzare le braccia e urlare ancora. Vedo un lampo di luce davanti a me e sorrido alla fotocamera che ci avrebbe immortalato.

Il vagone si ferma e la barra di metallo si alza, scendo di corsa e raggiungo Tyler all'uscita.
- Hey Fell-
- Ty hai visto quanto è alto? Non facevo altro che urlare dall'emozione- gli rispondo io tutta agitata
Poi lo prendo sotto braccio e raggiungiamo il nostro gruppo. Lexie, Eleonor, Evelyn e John. Ma Dylan? Mi giro per controllare dove fosse e lo vedo arrivare con in mano una busta bianca che poi mette nel suo zaino.

In pratica passammo il resto della giornata a girare per il parco a fare file, ci fermammo a pranzo per mangiare in un angolo erboso e poi ricominciammo da capo.
Fortuna che c'era Ty, rimasi con lui tutto il tempo evitando strageticamente Lexie che continuava imperterrita ad odiarmi e le piccole frecciatine di Dylan.

Passò in fretta la giornata e ci ritrovammo ben presto alle nove di sera, stanchi e ma ancora svegli e ,nel mio caso, con una gran voglia di tornare a casa.
Ma non eravamo tutti della stessa opinione.
- Ragazzi che ne dite di vedete i fuochi dalla ruota panoramica?- propone John dal capo della fila
- Si dai ragazzi daiii- sghignazza Eleonor

Ty mi guardò e mi disse - Io vengo solo se vieni anche tu-
Io non vorrei andare ma se lo guardo negli occhi...posso dirgli di no?
- Okay- dico fingendomi ancora una volta felice
-Siii- squittisce la ragazza, poi a sorpresa prende la rincorsa e mi abbraccia dicendo solo - Grazie mille Fell- per poi correre verso la ruota.
In un primo momento rimasi stupefatta da quel gesto, ma poi focalizzai Eleonor e ricordai che non mi aveva fatto nulla di male e che io non avevo mai mostrato antipatia nei suoi confronti. Solo indifferenza.

Come avevo potuto giudicare una ragazza come lei così male senza neanche conoscerla bene? Quante altre persone avevo tenuto fuori dalla mia vita senza neanche farcele entrare?

Ci dirigemmo verso la ruota tutti assieme
- Io vado con Dylan!- strilla Evelyn arrivati al termine della fila, così se lo prende sotto braccio ed entrano nella cabina
- Ragazzi- mi giro ed è John che ha parlato - non mi sento bene andate voi- e così dicendo andò verso il bagno
Io volevo tanto andare con Tyler, un romantico giro di notte con i fuochi di sottofondo, ma non fù così.
Eleonor aveva talmente insistito per andare con Tyler che la accontentati.
E così mi ritrovai con Lexie, l'ultima persona che mi voleva parlare sulla faccia della terra

××
Ragaziiii sono tornata con un nuovo capitolo
Spero che vi piaccia

Mi raccomando datemi tanti consigli sul come continuare la storia, o su altre ambientazioni per le vicende
Sempre cordiale
Marty

Stay for me, pleaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora