Dave

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«Sì tranquilla. Okay. No. Ma cosa ti viene in mente?! Va be ci vediamo oggi pomeriggio!» Quella stupida della mia coinquilina. «Finito di rassicurarla che non ti ho sverginata?» Disse Luke ridendo. «Non dovresti ascoltare le mie telefonate.» Lo rimproverai. «E perchè?» chiese avvicinandosi per baciarmi. Mi scansai e lui mi guardò male. «Perchè potrei avere segreti...» Dissi misteriosa. «Tipo perchè non mi baci?» Disse. «È la tua penitenza.» Dissi alzandomi e prendendo la borsa. «Ora dove vai?» Mi chiede Luke. «Devo andare a scuola. Dopo tre giorni che mi fanno saltare.»
«Okay ti accompagno.» Mi disse gentilmente.

«Ciao ci vediamo dopo.» Lo salutai. Andai dritta verso il mio armadietto.
Presi lo scomparto che avevo dimenticato e chiusi l'armadietto, trovandomi addosso gli occhi castani di una ragazza alta grazie ai tacchi esagerati, magra grazie alle terapie, bionda grazie alla tinta e con una quinta ovviamente rifatta. Questo orrore si chiama Rosalie. Frequenta il corso di ballo/prostituzione ed è la ragazza più ricca nonchè popolare della scuola. Stava li a fissarmi. «Che vuoi Rosalie?» Chiesi acida. «Soltanto chiederti come va con Luke.... Visto che neanche vi baciate...» Disse con quel suo tono presuntuoso. «Non sono affari tuoi.» Dissi. Lei mi guardò con sguardo di sfida finchè non udimmo la voce timida di un ragazzo. «Ciao...» Disse grattandosi la nuca. Alzai lo sguardo. Era alto, leggermente muscoloso. Aveva i capelli castani, molto scuri, lunghi. La frangia gli cadeva sugli occhi azzurri. «Ciao.» Disse Rosalie arrotolandosi una ciocca attorno al dito. «E tu come ti chiami? Probabilmente Zeus visto che sei bello come un Dio.» Disse iniziando a ridere. Ma io dico, chi spera di far ridere? Smise quando si accorse che il ragazzo la guardava per niente divertito, anzi, era infastidito dalla sua voce stridula. «Emh si.... Io sono Dave! Come ti chiami tu?» Chiese sorridendomi. «Rosalie.» Disse porgendoli la mano in segno di prenderliela. «Io in realtà dicevo a lei...» Disse Dave indicandomi. «Io sono Alice. Piacere Dave.» Gli dissi. Mi sorrise cordiale e Rosalie se ne andò dicendo che quello era pazzo a voler conoscere me e non lei.

Dopo la lezione trovai Dave ad aspettarmi al mio armadietto. «Ciao. Dura le lezione?» Mi disse con quel bel sorriso stampato in faccia. «Abbastanza...» Dissi posando i libri nell'armadietto. «Pranziamo insieme?» mi chiese. Annuii e ci dirigemmo verso la mensa. Ci sedemmo ad un tavolo e iniziammo a chiacchierare. «Allora Dave, sei nuovo? io si.» Dissi. «Anche io. Vengo dalla spagna.» Mi disse. «Ah...» Dissi non sapendo cosa rispondere. «Amh....» Balbettò. «Che c'è?» Chiesi. «Ma niente.... e che.... sei.... sei molto.... sei molto carina.» Disse poi. Arrosii leggermente. «Oh.... grazie.» Cambiai argomento. «Cosa ne pensi di Rosalie?» Dissi. «Amh.... si diciamo che è... Sì non è brutta...» Ma sai parlare??!! «Anzi è una bella ragazza ma.... è una bella ragazza ma... ma.... ma mai.... È UNA BELLA RAGAZZA MA MAI QUANTO TE!» Strillò alla fine sbattendo le mani sul tavolo. Poi inizio a guardarmi sensuale. «Emh... grazie...» Dissi. Finii di mangiare in fretta tenendo gli occhi bassi per l'imbarazzo. Finito di mangiare salutai Dave e mi diressi verso l'aula 129, dove la signora Streaks mi aspettava per la noiosissima scienze.

Durante la lezione ero totalmente col cervello in escandescenza. «Posso andare al bagno?» Chiesi in preda al panico. La professoressa annuì e uscii dall'aula quasi correndo. Una volta chiusa la porta respirai profondamente per evitare di pensare alla scienza. Vidi Dave in lontananza e mi si avvicinò. «Ehy piccola.» Mi disse. Sentii il sangue ribollirmi nelle vene. Come si permette?! Decisi di mantenere la calma. «Ciao Dave.» Dissi a denti stretti. Lui si avvicinò e io indietreggiai. «Dove scappi?...» Disse mordendosi il labbro. Mi fece sbattera la schiena contro una parete e ci appoggiò le mani. La distanza tra i nostri volti era troppa poca. Cercai di liberarmi ma lui mi prese il mento tra le dita e allungò le labbra per baciarmi. Gli mollai un ceffone. «Come ti permetti Dave?! Io sono fidanzata!» Gli strillai contro. Riuscii a liberarmi dalla sua presa quando si massaggiò la guancia. Schizzai via e vidi Luke guardarci. «Luke.... sei passato a prendermi?» Chiesi con un falso sorriso. Sapevo che aveva visto. Cazzo no. Mi ignorò e andò dritto verso Dave. Si squadrarono per un po' e poi Luke gli sferrò un pugno sullo stomaco dicendo «Questo è per aver corteggiato la mia ragazza.».Poi uno sul naso «Questo per avermi guardato con disprezzo.» Infine un altro in pancia che lo atterrò «E questo perchè mi stai sul cazzo.» Ma perchè? Perchè deve succedere tutto a me?! «Basta Luke!» Gli gridai contro vedendo che lo prendeva a calci. «Tu stai zitta troia!!!!» Urlò. Sentii la rabbia crescermi dentro. Il disprezzo che provavo nei confronti di Luke era immenso. Inoltre sentii un pugnale trafiggermi il cuore. Il mio ragazzo mi ha appena chiamata troia. «Sentiamo, che cazzo hai fatto? Ti sei tolta la maglia? Gli hai fatto vedere il culo? Hai fatto la cretina come fai con tutti quelli che incontri?! Ma brava!» Iniziò ad applaudire. «Fai pure la troia! Tanto non hai un fidanzato! E poi guarda che esistono i marcia piedi per il lavoro che fai tu! Li ti pagano anche.» Mi disse. Sentii una lacrima scendere.

LUKE POV
«Mi fai schifo Luke Hemmings! Mi fai schifo!» Urlò piangendo. Inizió a correre via. Ma che cazzo ho combinato? Sono un coglione, un emerito coglione. Ho rovinato tutto. Ora che era finalmente mia. Ora che potevo baciarla sempre. Tutta colpa della mia testa di minchia. Vederla piangere e sentirmi dire quelle parole mi fece male, molto male. Poverina... sono un mostro. Le corsi dietro, sperando di raggiungerla.

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