Parte 11: Sniper

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-Non farlo, Jules, non farlo!- Una voce mi invade la mente mentre scappo via tra i boschi. Ho solo un paio di pantaloncini, sono decisamente piú basso e magro. Corro senza un obbiettivo preciso, sfregiandomi la giovane pelle contro i rami. Ad un tratto inciampo, il terreno si apre e io cado in una voragine. Ma la Dark Wolf mi salva. Mi avvicino al pilota: appena tocco la sedia, lui si gira: è il cadavere di Kha Rhon, tutto rinsecchito, con la bocca spalancata in uno straziante urlo. Mi inginocchio a terra e comincio a piangere, poi sale sulla nave Darth Jacen, che mi prende in braccio e mi dice: -Nessuno scappa dall'Accademia! Ti avevo detto di non farlo! E ora ti sorbirai altri quaranta giorni di isolamento!- Poi comincia a ridere sadicamente. La sua risata si allarga sempre di piú, fino a inghiottirmi.
-Aaaaaaaahhhhhhhhrggggg!!!!- Emetto un urlo strozzato. Mi guardo intorno, sono ancorato ad una parete, in uno stanzone molto grande, con diversi lettini da ospedale. Subito in stanza entra un Qwarren, gobbuto e accecato da un occhio. Indossa un camice da laboratorio, che gli stá largo, e porta anche una solida cintura ricca di armi e munizioni.
-Ben svegliato.- Mi saluta, con la sua voce nasale tipica della sua specie.
-Il dottore mi ha detto di prepararti!- Mi avvisa poi.
-Ehm... prepararmi... per cosa? E quale dottore?-
-Ma per l'operazione, s'intende!- Trilla lui, come se fosse una cosa evidente.
In quel momento varcano la soglia anche parecchi droidi commando, il dottor Deathwood e Kadmo.
-Ottimo lavoro, Griggs.- Afferma il dottore, guardandomi affascinato.
-Grazie, signore!- Sibila il Qwarren, soddisfatto.
Osservo meglio i tre, e noto che Kadmo è molto probabilmente cresciuto su Dathomir, a giudicare dalla sua armatura da stregone, dal suo arco e dai suoi tatuaggi.
Deathwood è ancora piú brutto dell' altra volta, e Griggs è il classico assistente.
-Dunque, vediamo cosa abbiamo qui.- Mormora Jeckinson, strappando via una parte dei miei pantaloni per scoprire la ferita inflitta dal coltello di Kadmo. Ci infila dentro tutto il dito. Il dolore mi acceca, porta il mio corpo a spasmi involontari, fa irrigidire cosí tanto i muscoli che qualche pezzo della calzamaglia si strappa, e... fa muovere la gamba bionica! Senza pensare, mi libero dagli anelli di forza e sferro un calcione sul muso dello scienziato. Poi estraggo il mitra incorporato nel tacco e comincio a seminare caos. Quando finisco le munizioni, i droidi commando mi bloccano, e Deathwood, ferito ad un braccio, esce dal suo riparo, estrae un bisturi dall'interno del suo camice e pratica una profonda incisione sul mio collo, che mi fa schizzare fuori un sacco di sangue. Lascia Kadmo e i droidi di guardia ed esce dalla stanza seguito dal suo implacabile assistente. Sento la vita che mi lascia pian piano, mentre divento sempre piú pallido. Non sento dolore, è un'altra sensazione, mai provata prima. Assomiglia a quando ti esplode qualcosa vicino e tu resti sordo per un po'.
Dopo secondi che mi paiono interminabili, una tempesta di proiettili blu si abbatte sulle finestre e sui droidi. Subito dopo fanno irruzione Hidolk, con cinque cecchini e una squadra di medici ai suoi ordini. Appena vede i tiratori, Kadmo incocca due frecce e le scocca, colpendo a morte due cloni. Con  un gesto fulmineo, il comandante estrae una delle sue D-17 e comincia a sparare verso il sicario, che, piroettando ed eseguendo acrobazie, schiva ogni colpo. Poi, non guardando nemmeno dove tira, scocca un'altra freccia, questa volta esplosiva, che spazza via parte dei medici. Uno di loro fa in tempo a liberarmi e ad applicare un tampone, poi viene trafitto alla gola, e cade ai miei piedi. Entrano degli altri droidi, che... vengono subito uccisi da un'altra pioggia di colpi blu proveniente dalla finestra. Poi Miky fa capolino dalla finestra accanto e ci rivolge un cenno di saluto. Poi si inginocchia per avere piú precisione e comincia a fare strage di droidi.
Kadmo tira nella sua direzione, ma lui schiva abilmente, e risponde con un colpo all'altezza del cuore, che viene fermato dall' armatura. Il criminale torna al riparo, ed estrae il suo bastone: un tubo di metallo illuminato da... una lama rossa posta in cima! Ma certo! È una lancia laser! Ne ho vista una solo negli ololibri degli archivi, si usava al tempo della apparente estinzione dei Sith. (Nota autore: Starkiller allude al periodo della battaglia di Ruusan (1000 BBY) nella quale venivano usate lance laser, fruste laser, spade corte dette shoto o spadoni, e persino alcune armi forgiate con metalli resistenti al laser, come il ferro mandaloriano, il Beskar.)
Kadmo comincia a fare strage tra le nostre file, e a parare colpi. Entrano molti altri droidi, ma Miky non riesce a sopprimerli tutti. In quel momento il comlink comincia a vibrare: -Tieniti pronto con la tua "Forza", il soffitto sta per crollare!- Gracchia la voce di Barion. Prima che io abbia tempo di replicare, il soffitto crolla veramente. I nostri conoscono la procedura, e si riuniacono ranicchiandosi l'uno contro l' altro, mentre io creo una sorta di cupola protettiva con la Forza. L' unico che si salva è Kadmo, che vola via con il suo jetpack. Spingo tutti i detriti verso l'alto e poi li deposito dall'altra parte. La Dark Wolf, con i cannoni ancora fumanti, scende lentamente verso di noi, e da uno dei portelloni cala una scaletta, su cui saliamo tutti. Io manco i gradini o perdo la presa varie volte, sono stordito dalla perdita di sangue, ma dopo diversi tentativi riesco ad entrare nel mezzo. Neanche il tempo di riavvolgere la scala che Dess comincia subito l'inseguimento della Slave I che si allontana pian piano all'orizzonte.

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