Non tutto muore.

Il cappello Toque

Un leggero vento gelido soffiava sulla città deserta, si vedono soltanto enormi palazzi metalici ai bordi delle larghe strade. Quel colore metallico rifletteva alla perfezione la natura di quel posto, gelido, estremo, ed infelice.

Era li, camminava per quelle strade deserte con quel suo passo lento ma deciso, con le mani nella tasca della sua felpa nera semichiusa, e sotto una maglietta grigio scuro. I suoi capelli nero lucido scendevano come lame dal suo capello toque nero. I suoi passi erano diretti verso un palazzo, e appena arrivato li' fece per fissarlo. Una smorfia si stampó sul suo viso, si sistemó i capelli ed entró nel edificio. Fatte le scale usci sul tetto, un cielo grigio lo accolse, rispecchiava perfettamente il suo stato d'animo. Eccolo, li davanti a lui, il suo obiettivo.

<< Ehi Icek , puntuale come sempre eh? >> disse con un risolino sarcastico quel individuo.

<< Zitto verme >> sputó a denti stretti Icek guardandolo con i suoi occhi gelidi, pieni di ribrezzo << Ehi quel bastardo non é morto a causa mia chiaro? >> Lo urló cosi forte come se quel grido dovesse sprigionare la sua focosa rabbia covata in anni e anni di sofferenze. << Ero costretto a farlo, non potevo far andare a rotoli la missione vuoi capirlo Icek o no? >> << La missione era già andata a farsi fottere, sei un incapace Mark >> disse Icek con un tono cosi calmo e gelido che mark senti i brividi addosso. Icek lentamente si avvicino verso Mark, levando la mano sinistra dalla tasca. A quel gesto Mark sbarro gli occhi, fece qualche passo indietro... il suo volto emetteva terrore, non riuscí a reagire, teneva fisso lo sguardo verso quel braccio pensolante di Icek. "Questo verme non riesce manco a morire con dignità, rammollito... " pensó Icek e scatto verso di lui. Fece per dargli un pugno ma mirò più a sinistra del dovuto... il sangue schizzo.

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