The Styles Twins (IN REVISIONE)

Cap 12

Zayn si trovava in quel bar ormai da più di venti minuti ad aspettare Liam. Voleva parlare con lui e sistemare tutta la faccenda, ne aveva abbastanza e voleva il suo migliore amico indietro. Ma se Liam non si presentava all'appuntamento stabilito allora si partiva male... Stava guardando la porta del locale e quando il campanello suonò un'ennesiva volta trasalí, ma si calm subito quando l'ennesima persona a lui sconosciuta entrava.

-Vuoi ordinare qualcosa?- chiese la cameriera con fare annoiato senza nemmeno guardarlo. Probabilmente non era il lavoro dei sogni di una persona, ma almeno fare buon viso a cattivo gioco. "L'educazione è gratis da queste parti, a quanto pare." pensò Zayn guardando la ragazza con un sopracciglio alzato.

-No, sto aspettando un amico, grazie.- anche se era stata maleducata, lui non si sarebbe mai abbassato ai suoi livelli. Era un bullo a scuola ma i suoi genitori lo hanno cresciuto bene, educandolo alla perfezione ma... la scuola, era la scuola: l'attacco é sempre la miglior difesa si ripeteva ogni volta.

La ragazza sbuffò allontanandosi verso il bancone cominciando a pulire la superficie con uno strofinaccio facendo di tanto in tanto smorfie disgustate. Zayn ormai giunto al limite della sopportazione prese il suo cellulare per mandare un messaggio.

Zayn: Li, dove sei?

Cercò di nascondere il piccolo sorriso che si stava formando sulle sue labbra carnose per aver inconsciamente scritto un amorevole "Li" al posto di un freddo "Liam". Bloccò il telefono e lo poggiò sul tavolo.

-Ora, puoi ordinare? Stai occupando un posto.- si rese conto  dall'arrivo della cameriera nullafacente, che era passato già parecchio tempo da quando aveva scritto a Liam. Prese il telefono da sopra il tavolo, ignorando di proposito la cameriera, sbloccandolo e vedendo che la casella delle notifiche segnava "Nessun nuovo messaggio." Sbuffando sonoramente poggiò, con un tonfo, le spalle sulla seduta imbottita e alzò lo sguardo sulla cameriera.

-Una red bull con due cubetti di ghiaccio, grazie.- tirò un sorriso nella sua direzione mentre lei annotava concentrata sul blocchetto. Non lo degnò di una parola e si diresse nuovamente verso il bancone, probabilmente per prendere la sua ordinazione.

Liam era di fretta. Era in ritardo all'appuntamento con Zayn di almeno venti minuti per colpa di sua madre e ora stava correndo per le affollate strade di Los Angeles. Era a due vie di distanza dal bar prestabilito dal ragazzo moro per l'incontro. Liam era rimasto felicemente sorpreso che Zayn lo avesse contattato per vederlo. Voleva sistemare la faccenda tra di loro ma aspettava una prima mossa dal ragazzo mulatto.

Stava attraversando la strada con il telefono in mano, intento a scrivere un messaggio di rsposta a Zayn per il suo leggero ritardo. Ma non ebbe l'opportunità di schiacciare "inivio" che vide il suo prezioso cellulare saltargli dalle mani e finire a pochi metri da lui. Poco dopo sentì come se un toro lo avesse infilazo violentemente nelle coste rompendole e probabilmente perforandogli un polmone con le corna appuntite. Ma presto si rese conto che non era stato un toro ma una macchina che lo aveva colpito in pieno per poi schizzare via. Era mezzo incosciente, in mezzo a una pozza di sangue e in mezzo a una delle vie più popolate di Londra.

-LIAM!- sentì qualcuno urlare prima di sentire la testa pesare come un macigno di piombo e che tutto attorno a lui diventasse nero.

Luke e il suo migliore amico Calum stavano tranquillamente passeggiando per le strade di Londra finché non sentirono un assordante colpo e la sgommata di una macchina in corsa, provenire dalla strada. Luke si girò di scatto e quando gli si parò davanti a quella scena non poté evitare di urlare.

-LIAM!- il suo urlo eccheggiò per tutta la via e diverse persone che non si erano accorte di quello che stava succedendo si girarono verso di loro. Intanto il biondo, con l'amico alle calcagne, era corso verso il corpo di un Liam ricoperto da una pozza di sangue e inconscete e che dava pochi segni di vita.