05/07/2015
Caro Diario,
stasera è il compleanno di mio zio, che compie 53 anni.
Tutta la serata procede tranquillamente fino a quando io e mia sorella iniziamo una discussione..."Mettiti sopra questo piatto per mangiare l'anguria!"- iniziò mia sorella, con suo fare comandiero, e porgendomi un piatto piuttosto sporco.
"No!"- replicai piuttosto irritato -"Lo mangio su questo piatto, qual è il problema? "
Ma si può sapere che problemi mentali ha mia sorella?
Ed ecco che quel testa di cazzo di mio "padre" (poi vi spiego il perché lo metto tra virgolette) con suo fare da alcolista incazzato da ragione a quella gran troia di mia "sorella", ma come se non bastasse, mi da pure uno schiaffo al collo dicendomi: "T' ha carmari, cujuni" (Ti devi dare una calmata, cojone).
Alchè contrattaco con un colpetto forte al piede sinistro (e sono sicuro che un giorno avrò le palle di dargli un bel calcio nelle palle e sfogherò su di lui tutto quello che mi ha fatto in questi 16 anni di vita con gli interessi) e quell'alcolizzato fumatore si alza e mi picchia.
Leggermente, per mia fortuna.
Stavo per mettermi a piangere, ma ricacciai velocemente le lacrime, subendo un dolore agli occhi .Mi passò l'appetito. Ed avevo dato a malapena un morso alla fetta di anguria.
Volevo scappare, ma mia "madre" mi bloccò e mi costrinse a stare seduto accanto al testa di
cazzo che dovrei chiamare "padre".Mangiai quella fetta di anguria controvoglia poiché mi si era chiuso lo stomaco. Non solo: dovetti anche mandare giù un pezzo di tiramisù e una fetta di torta gelato al cioccolato molto amara.
Mentre riempivo di controvoglia lo stomaco, pensavo ad autolesionarmi con un banale coltello da cucina, ma udii una voce che mi diceva:
"Come pensi che starebbero quelli che ti vogliono realmente bene? Come me, il tuo fratello gemello immaginario."
Dentro di me caddero mille mila lacrime .
Volevo davvero tagliarmi?Ci ragionai un cinque minuti abbondanti, e poi decisi di non farlo: non valeva la pena.
È in momenti come questo che vorrei davvero liberarmi dalle catene che mi bloccano, con un bel coming out e mandarli a quel paese. Perora lo sanno solo due amiche, ma devo trovare il coraggio di dirlo a tutti.
Ma è anche in momenti come questo che vorrei avere il mio principe accanto.
In pochi sanno che soffro di mancanza d'affetto. E non se ne parla proprio di dirlo a quei cojioni di genitori omofobi de merda.
E pensare che ero spensierato stasera ....
E che ci vuoi fare Diario ( devo trovarti un nome) : se vedo un piezz di sticchi o è etero o non mi caga di striscio ...
Vogliamo parlare di un ragazzo con gli occhi di ghiaccio che non potevo smettere di guardare? Ed avevo paura perfino a parlargli! A volte sono proprio un minchia ccu pedigree!
E vabbè che ci vuoi fare? Vuolsi così colá dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare.
Ora, appena arrivo a casa me fumo 'na sigaretta e poi vado a dormire.
Notte, Diario.
Tuo, Filippo .
Angolo dell'autore
Buonsalve a tutti, amici lettori.
Ecco un altro piccolo episodio del nostro Filippo (che poi sono io).Ringrazio anche per le 90 letture. Wow. Non mi immaginavo che potessi raggiungere così tante letture!
E ... niente. Ci vediamo alla prossima pagina di sfogo di questa vita (che non è vita).
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Caro diario ti scrivo ... pagine di sfogo
Novela JuvenilFilippo è un ragazzo di 16 anni. Filippo è un ragazzo che da tanto, ma non riceve nulla. Filippo è un ragazzo che vorrebbe essere capito, amato e coccolato. Filippo è una delle tante vittime dei bulli, ma vuole finirla. Filippo è un ragazzo gay c...