Prologo

391 18 21
                                    

Non riesco a impedirmi di fare zapping, finché non finisco su un canale dove si sta tenendo un'intervista... e l'intervistato mi è tutt'altro che sconosciuto.

- Marco! Voci ci dicono che hai un maggiordomo, è vero?

Sorride, io sbuffo. Mi piacciono le persone che conquistano i propri sogni e obiettivi senza alcun aiuto esterno, partendo dal nulla, ma lui non mi ispira simpatia. Forse sono un po' invidioso, o forse proprio perché tutti sembrano amarlo che io lo sopporto poco.

- Sì, è anche il mio manager.

- E che ne pensi?

Ride.

- Di Geoffrey? È un ottimo manager e un maggiordomo impeccabile, anche se un po' troppo rigido e formale, a volte.

- Ah sì? Ci puoi fare un esempio?

- Be'... ecco, è successo circa una settimana fa. Stavo parlando con Leon quando è venuto da me e mi ha interrotto. E di solito non mi interrompe mai. 'Marco-sama, posso chiederle due cose?'. Sembrava importante. Me ne stai già chiedendo una, ho sogghignato. 'Allora... posso chiederle tre cose?'. A quel punto ho annuito. 'Dimmi' - mentre parla gesticola, annuisce, i miei occhi notano la sua mimica facciale pazzesca. - 'Per cosa mi licenzierebbe?'. A quel punto ho iniziato a tossire, che razza di domanda era? Non mi sognerei mai di licenziarlo. Comunque ci ho riflettuto un po' e poi ho risposto. 'Credo... se facessi qualcosa a Rei. O a Leon. Insomma, se mi deludessi immensamente'. Ha annuito anche lui, impercettibilmente. E la seconda cosa?, ho domandato. 'Posso sposare Crystal?'. E lì sono scoppiato a ridere, come potevo non farlo? Devi sposare me?, ho chiesto, sotto sotto mi diverte punzecchiarlo. 'Marco-sama...'. Era così serio... infinitamente molto più del solito.

Il mio cellulare vibra, ma lo ignoro.

- Se lei ha detto sì... non c'è bisogno di chiederlo a me, ho asserito, e a quel punto... mi è sembrato lì lì per abbracciarmi. 'Arigatou, Marco-sama!'.

Annoiato, spengo la televisione.

- Mamma, io esco - annuncio, afferrando il cellulare poggiato sul tavolo.

- Va bene, Olly!

Mentre mi dirigo in spiaggia controllo i messaggi.

'Da: gruppo di idioti.

Il clown: ci troviamo al solito posto?

Il gattino: adesso?

Il clown: sì.

Il gattino: okay.

Il lupo solitario: okay.

La roccia: okay.

Il clown: dov'è La sirena???

Il gattino: boh.

Il lupo solitario: nessuna idea.

Il clown: Cole??? Ne sai qualcosa?

La roccia: no. Dovrei?

Il clown: okay, okay. Non stavo insinuando nulla.

La roccia: sarà meglio.

Il lupo solitario: il boss?

Il gattino: oggi è in città.

Il lupo solitario: ah. Grazie!

Il clown: Sean che dice grazie!

La sirena: la smettete di chattare?!

Il clown: ciao Olly!

Il gattino: ciao, Olly.

Il lupo solitario: ciao, Olly.

La roccia: ehi, Olly.'

Alzo lo sguardo dal display del cellulare nel medesimo istante in cui anche loro lo fanno.

Per quanto insieme possano essere le persone più stupide del mondo, loro sono i miei fratelli e nulla cambierà questo fatto. Ci conosciamo da quando eravamo piccolissimi, siamo cresciuti insieme, uniti dalla passione per il surf.

- Olly! - esclamano in coro.

Owen tenta di abbracciarmi. Con i suoi capelli quasi biondi e gli occhi azzurri attira un mucchio di ragazze, è soprannominato 'il clown' ed è il più affettuoso ed estroverso del gruppo...

- Staccati, buffone - sbuffo, scollandomelo di dosso. Lui inizia a piagnucolare.

- Ciao, Olly - mi saluta Cole, fissandomi intensamente con i suoi profondi occhi blu-verdi. Cole, detto 'la roccia', è tipo il nostro leader. Serio, piuttosto taciturno, deciso, Troy lo chiama affettuosamente 'il mio braccio destro' siccome si fida di lui più di tutti e dopotutto nessuno di noi ha il coraggio di disobbedire a Cole.

- Ehi, Olly! - gli fa eco Jason, a bassa voce. Jason, 'il gattino', è la nostra mascotte. Non c'è persona che non lo adori perché, oltre a sembrare un orsetto (ha dei capelli bruni morbidissimi e gli occhi che sembrano pozze di caramello fuso nel cioccolato), riesce a tirar su di morale chiunque senza mai essere invadente.

Sean mi fa solo un cenno con la mano. Il suo soprannome gli si addice non poco, 'lupo solitario'. Silenzioso, introverso, perennemente indecifrabile, spesso non ci si accorge se c'è o no. È il nostro uomo ombra.

- Ciao a tutti.

E infine ci sono io, la sirena. Amo il surf più di ogni altra cosa. Voglio arrivare al livello di Troy e superarlo, eguagliare James e puntare molto, molto più in alto. Ogni segreto del surf sarà mio. Questo è il mio sogno, quello per cui lotto.

E che importa se passerà l'estate, se cambieranno i cuori, se sboccerà l'amore? L'importante è stringere i denti e non distogliere lo sguardo dall'obiettivo perché si sa, i sogni a portata di mano non valgono nulla.

-

Angolo per Jake (che non capisce un tubo di giapponese):

-sama: onorifico usato per persone verso le quali si nutre un grande rispetto e/o ammirazione e anche per persone a livello più elevato rispetto a se stessi. È usato inoltre per le divinità (Kami-sama). Rivolto a se stessi è segno di immensa arroganza (ore-sama, 'il grande me'!).

Arigatou: grazie.

(E se ancora non hai capito, Jake, vai su Wikipedia!)

☆☆☆

Note dell'autrice:
so, eccomi di ritorno con una storia a pov, cinque personaggi principali e l'Angolo per Jake! Infatti il nostro caro rossino ci farà ancora compagnia, insieme a Rei, Marco, Leon... e la sua famiglia allargata! Lo attende infatti una bella sorpresa! E non è solo l'annuncio... ma non dico nulla e vado, forse a dopo! Baci

E infine il mare disseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora