La Fuga

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Buio... Il buio più totale, era l'unica cosa che in quel momento riuscivo a vedere. Stetti fermo per 5, forse 10 minuti. Non sapevo dove ero nè tanto meno chi ero! Sul mio corpo avvertivo un freddo innaturale,ero inibito...non mi controllavo bene...cominciai a correre, la testa mi faceva malissimo, le orecchie mi fischiavano e non riuscivo a sentire niente apparte quel maledetto fischio. Ho fatto circa 200 metri poi mi sono improvvisamente fermato, cominciavo ad intravedere una fessura dalla quale proveniva una luce molto debole. Non sapevo dove sarei dovuto andare quindi in assenza di riferimenti ho cominciato a seguire la luce. Ero stanchissimo, non sentivo piú le gambe, l'unica cosa che in quel momento desideravo era solo dormire, barcollavo, a stento stavo in piedi. Mano a mano che mi avvicinano alla luce questa diveniva sempre piú intensa e incomincivo a intravedere meglio la zona circostante. Caddi a terra spintonato da qualcuno...non ero l'unico! Provai a rivolgergli la parola ma quest'ultimo mi ignorò e continuò a correre verso la luce. Subito dopo prima di sparire inghiottito dalla luce dalla porta partì una raffica e il corpo dell'uomo cadde a terra senza vita...non mi fece nessun effetto, mi preoccupai di più a sentire il suono prodotto dall' arma: era un AK-74. Continuai il mio folle cammino verso la porta ma tenendomi cautamente fuori dal campo visivo di un possibile osservatore. Ero vicino a circa 50 metri quando senti una forte botta in testa, vaccilaì per qualche metro per cadere poi privo di sensi.
Ho riaperto gli occhi lentamente, mi trovavo in una stanza non molto grande davanti a me c'erano tre persone la prima era girata nella mia direzione le altre due mi davano le spalle, erano tutti e tre ben armati e stavano parlando di qualcosa ma mi faceva troppo male la testa per ascoltarli. La stanza era leggermente illuminata, quel tanto che basta per vedere, comincia a muovermi, dapprima tamponandomi con la mano la parte in cui ero stato colpito, poi mi alzai e l'uomo che era rivolto verso di me avviso gli altri...subito dopo avevo tre fucili puntati addosso. Alzai rapidamente le mani e con aria perplessa domandai:<<chi siete? >>
<<siamo prigionieri come te>> mi disse di tutta risposta il primo, non ci capivo più niente e sembrava che l'uomo che mi aveva risposto avesse capito, si girò e prese una specie di giornale me lo lancio e disse:
<<Leggi lì, sarà molto più esaustistivo di me>>
Poi in segno di fiducia abassò l'arma seguito subito dopo dagli altri due ma continuarono comunque a tenermi sott'occhio.
Comincia a leggere e più leggevo più avrei voluto rimanere nella mia ignoranza...
Il testo recitava così:

Anno 2039 inizio della terza guerra mondiale.

A voi le conclusioni...continuai a leggere:

Alcuni gruppi di persone per sfuggire alla catastrofe atomica imminente si sono rinchiusi in bunker giganteschi chiamati B.M.E in attesa che le radiazioni che ricopriranno la terra spariscono.

Mano a mano che leggevo tutto si faceva più chiaro, girai la pagina e uno strano brivido mi attraverso tutto il corpo:

La politica dei B.M.E è molto dura, si finisce in carcere anche per il minimo errore e la prigione consiste nell' ibernazione del prigionieri, in caso di ergastolo il detenuto viene invece privato totalmente della memoria.

Ero agghiacciatò da quella notizia...ma almeno avevo capito la mia situazione. Continuaì per scaramanzia a leggere quel giornale fino in fondo ma come sospettavo non ci trovai niente che potesse in qualche modo tornarmi utile.
Andai verso il gruppetto dei tre soldati per presentarmi ma ahimè, mi accorsi solo dopo del mio errore, non sapevo come mi chiamavo! Presi comunque la parola e dissi:
<<Dove ci troviamo?>>
<<Ci troviamo nel B.M.E 101, ci siamo nascosti nelle condutture appena ci hanno liberati, ti abbiamo preso per evitare che ammazzassero anche te>>
Rispose il tizio piú robusto dei tre, dopo una breve pausa ricomincio:
<<Siamo in una parte segreta del bunker, siamo riusciti a disarmare qualche guardia e abbiamo stabilito un rifugio qui>>
Tenevano tutte le armi e le munizioni in un angolo, mi avvicinai lentamente e presi un SVS, un fucile da cecchino ottimo dalle distanze non troppo elevate, poi presi il silenziatore e lo montaì senza problemi, non so chi ero ma di sicuro con quella roba ci ero cresciuto...
Per sicurezza misi anche il giubbotto antiproiettile poi con indifferenza chiesi:
<<Come si esce da questa merda di posto? >>
<<Dalle conduttore, ma bisogna avere una mappa o là dentro si finisce col diventare topi in trappola..è già tanto che siamo riusciti a trovare questo nascondiglio, fossi in te non sfideri un altra volta la sorte... >>
Rifletteì su ciò che mi era stato detto, effettivamente tentare la fuga in quel momento voleva dire suicidarsi...mi misi seduto su una scatola di munizioni vicino ai miei 'compagni' di cui non conoscevo neanche il nome. Improvvisamente l' ultimo ragazzo quello che non aveva ancora parlato mi lanciò del pane e del cibo in scatola e mi disse: <<Mangia ti servirà>>. Solo allora pensai che avevo fame,il cibo faceva schifo ma la fame rende tutto più buono, divoraì voracemente il cibo offerto dopo di che mi alzai dirigendomi verso una baracca, in tutto erano 4, una a testa, mi sdrai e in pochi secondi i miei occhi si chiuserò e caddì in un sonno profondo.

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