Una nuova amica.

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I giorni seguenti trascorsero lunghi e infiniti. Tra i 4 che volavano, lei cercava qualcuno a cui donare il suo cuore e con cui condividere quello che la turbava, un'amica, oppure un ragazzo.

A breve diventarono la classe peggiore dell'istituto. La 1°AL, conosciuta in tutta la città, per essere andata a scuola con il pigiama. Lei non indossava il pigiama. Non le piaceva fare quello che facevano gli altri, ma non fece in tempo che venne etichettata come la pecora nera della classe, quella che non si diverte con gli altri. Diventarono la classe che fa casino, ma con brillanti persone. 

Non si sentiva accettata. Da nessuno. Non riusciva a trovare qualcuno che fosse sincero con lei, ma dicendola tutta non voleva nemmeno. Stava bene nella sua solitudine. Era una delle ragazze etichettate: coperta da testa a piedi, e se le portava addosso ogni giorno. Andava in giro con la testa bassa, convinta di non essere abbastanza. Non voleva che tutti la guardassero e iniziassero a insultarla, anche se ciò non glielo evitò.

I professori cambiarono i posti: finì vicino a una ragazza con i capelli ricci e lunghi, con l'eyeliner un po' troppo spesso e i suoi bellissimi occhi color nocciola. Si chiamava Giorgia, e scoprii di avere molte cose in comune con lei. Capirono entrambe che sarebbero diventate amiche, buone amiche. 

Condivideva con lei le cose più intime, anche se litigarono spessissimo. Le voleva bene, e gliene avrebbe sempre voluto. 

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