Il suo compleanno.

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Arrivò Marzo. Il mese del suo compleanno. Sin da piccola, non amava fare la festa con i suoi compagni, perché temeva che nessuno sarebbe venuto. Così ne organizzò solamente una in 5 elementare.

Non poteva immaginare che avesse ricevuto così tanti regali per il suo compleanno. Anche quando faceva le elementari, era quella bambina emarginata, che non poteva a fare a meno di staccarsi dagli altri. In 3 elementare, nessuno la sopportava, e non le rimase altro che provare a dirlo alla sua mamma. Con la mamma non aveva un bellissimo rapporto, ma ci provò comunque.

<Mamma..> chiese piano.

<Dimmi.> disse con tono deciso.

<Oggi ho litigato con Elena.. di nuovo> esitò.

<Ma ti sei fatta due domande? È colpa tua se litigate sempre.>

Vedendo che non dicevo nulla decise di infierire ancora un po'.

<E poi se fai la bambina cattiva, è ovvio che nessuno ti vuole stare accanto.> disse quasi urlando.

<Ma mamma, non è colpa mia se mi prendono in giro. Io mi difendo.> disse sull'orlo del pianto.

<Carola, ascoltami bene. Vedi di comportarti bene e loro diventeranno di nuovo amiche con te>

Quelle furono le sue ultime parole. Come Carola riuscisse a ricordarsele bene, non c'era spiegazione. Divenne la bambina muta, sola.

Aveva avuto un infanzia abbastanza terribile, e si immaginava come sarebbe stata se fosse riuscita a dire la sua.

Ma a parte tutto, quell'anno il suo compleanno non fu poi così male. I suoi nuovi compagni, erano bravi. Si, bravi. Le fecero spuntare un sorriso. Le organizzarono la festa di compleanno, a sua completa insaputa. E si, ci cascò in pieno. Ma alla fine si era divertita.

Quella sera, Giorgia non c'era. Aveva litigato con lei, se non fosse per una cazzata. Ma quella sera decise di non darci troppo peso, anche se le mancava.

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