Prologo

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Ci troviamo in Inghilterra,Sheffield.
Amber Evans,19 anni,viveva con la sua coinquilina Chelsea Thomas nel suo appartamento.Si era diplomata al 5 anno di liceo.

Premessa
Ragazzi vi dirò alcune cose prima di iniziare la storia.
- Quando scrivo in corsivo,sono o i pensieri di Amber o di qualcun'altro,oppure quando c'è un contatto telefonico.
- Quando scrivo in grassetto corsivo vuol dire che ci saranno contatti telefonici tramite messaggi.
- Quando metto queste lineette ( - ) attorno ai nomi,sono i momenti che parlando per esempio " - Amber pov -"
Questo è tutto ed ora possiamo cominciare.Buona lettura a tutti.

- Amber -
Mi ero appena svegliata sul letto della mia camera d'appartamento.
Mi alzai e mi stiracchiai notando allo specchio i miei capelli lilla,raccolti in una coda,spettinati.
Mi aggiustai la canotta nera che si era alzata un pò scoprendo un quarto del fianco sinistro,mettendo in bella vista la mia mutanda nera.
Scesi di sotto e non trovai,come mi aspettavo,la mia coinquilina - nonchè migliore amica - Chelsea.
Vidi un post-it sul frigo e lo lessi.

"Oggi non sono a casa per tutta la giornata.Ricordati che hai delle prove oggi alle 4.Non ti dimenticare.
Chelsea."

Sorrisi.Quella ragazza mi ricordava sempre tutto,perchè lo sa che tra altre cose che ho da fare poi mi dimentico.
Chelsea era quel tipo di ragazza californiana,con la pelle un pò abbronzata,gli occhi verdi e i capelli rossi.Era magra,con un seno quasi come se fosse un balcone.Andava in palestra,faceva esercizio fisico e poi andava a lavoro - avendo le ore alternate -
Lei è quella ragazza che sa far ridere tutti,una ragazza solare,che ama divertirsi.Tutto e niente in confronto a me.
Pelle bianca,occhi azzurri,capelli lilla,piercing al labbro inferiore.Mi vesto in modo diverso dal suo.Più sull'alternativo rockettaro.Tutti mi dicono che ho un carattere stronzo,acido/con un tono di sarcasmo.Ma io non posso farci niente.Son fatta cosi,e non posso cambiare.
Una cosa che io non ho ma che ha lei:un ragazzo.
Lei non si fa problemi,lei sa amare,in confronto a me.Io non sono capace di amare.Tutto quello che ho,poi sono capace di distruggerlo e perderlo.
Dopo molto tempo essere buttata giù nella merda come una schifezza,non ho mai ricevuto affetto da qualcuno.
Tranne da Chelsea..e una persona speciale.
Questa persona speciale mi rende i giorni sempre più belli,con il suo modo di fare il cazzone.Ci tengo troppo a questa persona.E spero che non si intrometta nessuno nel nostro rapporto.
Dopo questi pensieri,non sentii il mio cellulare che squillava ai quattro venti.
Corsi accanto al tavolo e risposi sorridendo.
-"Hei Syko."-
-"Ciao Psycho."- scoppiammo a ridere.
Lui mi chiama cosi perchè in strada due anni fa,per difenderlo da dei coglioni che lo insultavano per la sua musica,li menai ma è come se li stavo per uccidere.
-"Come stai Oli?"-
-"Potrebbe andare meglio.Tu?"- sentivo un trambusto dall'altro capo del telefono come se ci fosse un letto che sbatteva sul muro
-"Oli...ma chi cazzo è che sta scopando?"- mi accigliai
-"Chi potrebbe essere?"- ci pensai e risi
-"Jona!"- -"Jona!"- esclamammo insieme
-"Sempre il solito."-
-"Non ne posso più te lo giuro.Posso liberarmi di loro venendo a casa tua.Te ne prego.Da quando siamo tornati dalla discoteca hanno continuato per tutta la notte."-
Risi -"Povero Oli.Dai vieni.Mi preparo e sistemo la casa."-
-"Okay.Mi preparo anche io."-
Lo salutai e staccai posando il telefono e andando in camera a sistemare il letto,caricare l'iMac e posarlo sul tappetto accanto al mio letto.
Dopo aver posato i vestiti nel cesto dei vestiti sporchi,andai in bagno,mi tolsi la canotta,la mutanda - essendo senza reggiseno - e misi tutto nel cesto,alzandomi e entrando nella doccia.

- - -
Dopo un pò uscii dalla doccia e presi l'intimo indossandolo e andai in camera.Aprii l'armadio e presi i vestiti da mettere.
Indossai una maglia della Drop Dead bianca e dei leggings neri,rimanendo scalza.Andai in bagno e mi il viso e i denti.
Mi pettinai i capelli alzandoli in una cipolla e dopo 1 minuti sentii il campanello suonare.

Scesi dopo aver indossato una felpa grigia e aprii la porta trovandomi Oli che mi guardava sorridendo con una rosa rossa tra le mani.
Mi accigliai confusa -"Come mai questa rosa?"-
La presi annusandola e facendolo entrare -"Una ragazza cosi bella come te merita una rosa.Non credi?"-
Risi sarcasticamente -"Mi sa che la scopata di Jona ti abbia parecchio scioccato."-
Mi guardò con tono ammonitore -"Non insultarti come se fossi un alieno."-
Mi sedetti -"Solo che non ci vedo niente di bello in me.Tutto qua."- e guardavo la rosa rossa che mi aveva dato
Sentii il suo braccio avvolgermi le spalle e stringermi -"Non essere coso dura con te stessa.Sei bellissima per me."-
Mi alzò il mento e scontrai i miei occhi azzurri con i suoi ambra.
-"Mi credi adesso?"-
-"Che dichiarazione."- e sorrisi
Ridendo mi diede un bacio sul naso -"Te l'ha mai detto nessuno che hai un tenerissimo naso?È cosi piccolo,come un piccolo unicorno*"-
-"Dov'è finito il vero Oli di sempre?"-
Lo vidi fare un espressione confusa -"In che senso?"-
-"Cioè,di solito sei un playboy che parli alle ragazze in modo diverso tipo.."- e feci la sua voce imitandolo -" 'Hei bambola sei uno schianto.Ti va di uscire insieme?' "- e scoppiai a ridere
-"Non parlo cosi."- e rise di gusto
-"Non ti ho mai visto cosi dolce con qualcuno.Solo con me."-
-"Perchè tu sei speciale tra le tante ragazze che ho avuto.Sei la mia più cara amica che avessi mai avuto."-
Sorrisi a trentadue denti.
-"Che ne dici di uscire?Mi annoio a stare in casa."-
-"Andata!"- sorrise e mi andai a mettere le vans e il giubotto da militare
Presi le chiavi e il telefono e uscimmo indossando un cappello con la visiera al lato opposto della mia testa.
Camminavamo per le strade di Sheffield con qualche fan che ci fermava per una foto.
Si erano fatte le 12:00 e facevamo la strada di casa sua mentre mi fumavo la sigaretta con lo sguardo fisso davanti a me a guardare il nulla.
Sentii di nuovo un braccio avvolgermi le spalle -"Hei,cos'hai?"-
Mi girai e gli sorrisi -"Niente"-
Continuai -"Come va invece a te?"-
-"Diciamo che dopo la rehab mi sento meglio.Ma questo non è importante.Voglio sapere cos'hai."- e mi fermò per il polso sedendoci
-"Non ho niente Oli,è tutto okay.Tranquillo."- sorrisi convincente
-"Devo fidarmi?"-
-"Si Oliver.."- mi persi nei suoi occhi quando il mio sguardo si posò sulle sue labbra,ma subito lo spostai sui suoi occhi di nuovo
-"Okay.."- annui e mi diede un bacio sulla fronte,con fare "fraterno"
-"Come va con la ragazza con cui ti stai frequentando?Come si chiamava..."-
-"Hannah."- alzai lo sguardo sorridendo
-"Si lei."-
-"Beh..sta andando bene.Ci stiamo vedendo e oggi dovremmo uscire insieme."- accennò un sorriso
All'improvviso sentii una cosa al cuore,ma non ci diedi peso.
Continuai a sorridere annuendo -"Ti trovi bene?"-
-"Mah..si dai."- poi ci alzammo ed eravamo quasi vicino a casa di Oliver

- - - -
Appena arrivati lo salutai con la mano -"Ci sentiamo allora."- presi un'altra sigaretta e l'accendino
Lo vidi avvicinarsi e abbracciarmi -"Lo sai che ti voglio bene vero?"-
-"Certo che lo so."-
-"Bene.."- si staccò e mi baciò di nuovo la fronte
Sorrisi e appena lo vidi entrare chiudendo la porta mi avviai a casa.

Mentre camminavo distrattamente andai a finire contro una ragazza.Mi girai per scusarmi -"Scusami tanto."-
Guardandola bene era la ragazza con cui si stava frequentando Oliver.
-"Oh ciao.."-
-"Ciao Amber.Dove andavi di bello?"-
-"A casa.Tu?"- con il solito tono indifferente
-"A casa mia anche."- sorrise
-"Okay.Allora ciao."- e senza lasciarla parlare mi incamminai a casa mia

- - - -

Arrivai ed entrai in casa,aprendo il frigo e vedendo cosa c'era.
Presi un pacco di pasta e cucinai spaghetti ai pomodorini.

Dopo un pò di cottura,misi il tutto in un piatto e mangiai,anche se di fame non ne avevo.
Sentii poco dopo il cellulare squillare.
Lo presi e risposi -"Pronto?"-
-"Ciao Amber sono Chelsea."-
-"Chelsea!Come va a lavoro?"-
-"Bene..ho fatto un grosso tatuaggio dietro la schiena ad un tizio.Delle ali."-
-"W..ow.E adesso?Lavori ancora?"-
-"No adesso abbiamo finito.Sono da Victor."-
-"Salutamelo ti raccomando."-
-"Certo.Adesso devo staccare.Non dimenticarti.."-
-"Delle prove.Si,lo so."- sorrisi e staccammo
Mi sedetti con l'iMac mentre chattavo su skype con Cameron,il chitarrista della mia band,e si fecero le 4:00.
Mi alzai e mi aggiustai il mascara e mi sciolsi i capelli che poco fa avevo legato mentre pranzavo.
Presi il cellulare e lo zaino e andai in macchina di Cameron dopo che mi venne a prendere.

Adesso Oliver starà con Hannah.

Un senso di fastidio mi pervase lo stomaco.Gelosia?Non può essere.Poi mi passerà.

AmberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora