-Capitolo 4-

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Da Dallas sonofigoeloso:
È sul mio comodino ;)

A Dallas sonofigoeloso:
E perché mai di grazia?

Da Dallas sonofigoeloso:
Te l'avevo detto che saresti stata tu a cercarmi ;)

A Dallas sonofigoeloso:
Ti odio

Da Dallas sonofigoeloso:
Se come no, so che mi ami in realtà

Visualizzai il messaggio ma non risposi, presi il borsone e mi incamminai verso la porta di casa; preso cuffie, chiavi e quant'altro camminai verso casa Grier.
Il sole quel pomeriggio era cocente e l'asfalto emanava un calore spropositato, per fortuna, dopo neanche cinque minuti arrivai a destinazione. Un enorme condominio si ergeva davanti ai mie occhi, andai verso i citofoni e suonai sul cognome Grier, c'era un altro nome ma era leggermente rovinato, non ci prestai molta attenzione.
<<Si?>>
<<Hey Nash, sono Marta>>
<<Nash! Ti cercano!>>
La voce urlò al citofono, mi spostai leggermente con l'orecchio indolenzito
<<Hey Marta! Sali siamo all'ultimo piano>>
Si sentì un rumore metallico e la porta davanti a me si aprì. Salii le scale due gradini alla volta, maledicendomi per non aver preso l'ascensore; arrivata all'ultimo piano appoggiai i miei palmi sulle ginocchia riprendendo fiato, regolarizzato il respiro andai davanti ad una porta socchiusa; bussai leggermente, ma non ricevendo risposta tentai più forte
<<Entra la porta è aperta!>>
Urlò qualcuno in lontananza, ma urlano tutti qui?!?. Mi mossi rapida nell'ingresso dell'appartamento, era molto spazioso, la casa era moderna e molto grande, rimasi quasi stupenda, era enorme per essere un semplice appartamento; camminai velocemente tenendo la mia borsa salda nella mia mano destra.
Sentii dei passi venirmi incontro e un Nash sorridente si fece spazio nel salotto
<<Hey M come va?>>
<<M...?>>
<<Si sai Marta... M, mi piace >>
<<Okay fai come vuoi>>
<<Vieni su, ti presento dei miei amici>>
Salimmo le scale, e raggiungemmo la porta di una stanza, Nash senza bussare entrò e si fece spazio nella spaziosa camera da letto
<<Ragazzi questa è Marta, Marta questi sono Matthew Espinosa, Jack Jhonson, Jack Gilinsky, Shawn Mendes e questo è il mio fratellino Hayes>>
Mi indicò uno alla volta i ragazzi; Matthew era biondo, aveva due piccoli occhi marroni e un sorrisino furbo era incollato sul suo viso, il primo Jack era biondo e aveva gli occhi azzurri, il secondo Jack era moro con occhi scuri, sorrideva in modo simpatico, Shawn anche lui moro occhi scuri invece sembrava molto timido, avevo notato che il suo viso aveva preso un leggero color rosso quando Nash aveva pronunciato il suo nome, era molto carino e l'ultimo, Hayes, somigliava molto al fratello, era leggermente più alto di me e mi sorrideva cordiale. Si alzarono tutti stringendomi la mano
<<Allora? Si va?>>
Esclamò il mio amico guardando gli altri, tutti risposero in coro un grande "si", io confusa lo guardai e dissi
<<Scusa ma dove dobbiamo andare?>>
<<Al mare M>>
<<Ehm okay>>
<<Bene alla Nash mobile>>
Disse facendo ridere tutti, ci precipitammo fuori dall'appartamento e salimmo sulla sua macchina diretti alla spiaggia.
Il viaggio non fu molto lungo, difatti dopo un quarto d'ora ci ritrovammo su una lunga spiaggia bianca, non era molto affollata, c'era solo qualche famiglia e dei ragazzi della nostra età. Ci mettemmo in un posto isolato, stendemmo tutti gli asciugamani e montammo l'ombrellone; i ragazzi dopo poco si spogliarono e si buttarono in acqua correndo come bambini, eravamo rimasti solo io e Shawn
<<Ma fanno sempre così?>>
Dissi sghignazzando e avvicinandomi a lui, si tolse la maglia rimanendo in costume per poi guardarmi
<<Purtroppo si, ma ormai ci ho fatto l'abitudine>>
Mi sorride timidamente, mi girai e mi tolsi i vestiti rimanendo in costume. Misi una mano sugli occhi per coprirmi dal sole e guardai i ragazzi che si schizzavano nell'acqua, che scemi, perché le persone strane capitano solo a me, scossi la testa rassegnata
<<Li raggiungiamo?>>
Mi chiese Shawn sorridendo
<<Certo>>
Ci mettemmo a correre e ci buttano in acqua con un tonfo secco, risalii subito dopo e notai che tutti ci stavano fissando
<<che c'è?>>
Esclamai confusa appoggiano le mani sui fianchi, lo mi guardarono in maniera strana e sentii qualcosa sotto le mie gambe, improvvisamente mi ritrovai in aria sulle spalle di qualcuno, guardai verso il basso e notai una testa mora e degli occhi azzurri guardarmi divertiti
<<Ma che cavolo Nash!>>
Gli altri incominciarono a ridere e a battersi il cinque a vicenda.
Dopo mezz'ora che eravamo in acqua uscimmo e Shawn si offrì di accompagnarmi al bar. Camminammo sul bagno asciuga, mentre Shawn stava accanto a me con le ciabatte fra le mani, parlavamo del più e del meno, delle nostre vite, della scuola... Tutto era calmo, c'era qualche bambino che giocava con la sabbia, altri invece giocavano a palla in acqua schizzandosi a vicenda. La sabbia era calda e morbida e il sole picchiava sulle nostre teste, per fortuna che avevo portato un cappello e degli occhiali da sole, il bar si faceva sempre più vicine mentre io Shawn continuavamo a ridere raccontando le nostre sventure del passato. Ci sedemmo ad un tavolo ed ordinammo dei milkshake
<<Quindi Marta come ti sembra L.A?>>
<<Non ho girato molto purtroppo però non è male>>
<<Se vuoi posso portarti a fare un giro>>
Disse girando la cannuccia nel suo frullato, io ne presi un sorso e poi lo guardai
<<È un appuntamento Mendes?>>
Lui guardò in basso imbarazzato arrossendo leggermente, che tenero
<<Ehm... Si cioè, solo se vuoi io non vorrei costringerti a fare null->>
<<Ehy calmo, mi farebbe molto piacere>>
Gli sorrisi calorosamente, lui mi guardò e sorride a sua volta
<<Mi potresti dare il tuo numero? Sai per scaramanzia>>
<<Certo>>
Glielo scrissi su un tovagliolo chiedendo una penna ad un cameriere
<<Grazie ora sarà meglio se torniamo, gli altri si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto>>
Shawn pagò il conto al posto mio, dopo interminabili lamentele da parte mia, e tornammo all'ombrellone.
Gli altri stavano giocando a carte su un asciugamano all'ombra, ci videro arrivare e incominciarono a fare battute stupide su noi due, diedi un coppino a tutti per poi sdraiarmi sul mio asciugamano per abbronzarmi un pochino, avendo la carnagione di una mozzarella. Misi della crema su tutto il corpo per poi sdraiarmi, il sole mi scaldava e scottava leggermente sulla pelle. All'improvviso un ombra si fece spazio nella mia visuale, lentamente aprii gli occhi alzando gli occhiali da sole sulla fronte
<<Che ci fai tu qui?!?>>
Esclamai irritata, davanti a me si ergeva, l'unico es inimitabile, Cameron Dallas
<<Piccola sapevo di mancarti ma non così tanto>>
Disse togliendosi a sua volta gli occhiali. Lo guardai attentamente negli occhi, la rabbia stava ribollendo nel mio sangue, mi alzai come una furia, gli fui davanti in poco tempo, dopo averlo folgorato con lo sguardo cominciai a darli degli spintoni con forza, le mie mani premevano a ritmi regolari sul suo petto e lo spingevano indietro. Lui mi guardava confuso ma leggermente divertito, mi fermò le mani di botto prendendomi i polsi
<<Calma dolcezza abbassa gli artigli>>
Disse con la bocca aperta in un mezzo sorriso; lo strattonai e mi liberai dalla sua presa allontanandomi verso gli altri, Nash si avvicinò a Dalls e si salutarono con una stretta di mano e una spallata, si misero a ridere parlottando di qualcosa poi Dalls salutò anche gli altri, Nash si avvicinò a me e sussurrando nel mio orecchio disse
<<Come vi conoscete scusa?>>
<<Storia lunga... Purtroppo>>
Lui si mise a ridere e ritornò a parlare con Dalls. Decisi di riandare a fare un bagno, perciò mi buttai in mare cominciando a nuotare, rimasi a mollo nell'acqua per qualche minuto, l'aria era fresca e il mare limpido, sbattevo i piedi pian piano per rimare a galla. Due braccia circondarono la mia vita e una testa si poggiò sulla mia spalla, il respiro della persona dietro di me soffiava prepotente sul mio collo lasciando che qualche brivido salisse per la mia schiena
<<Ti diverti pesciolino?>>
Sbuffando levai le sue braccia dalla mia vita e mi allontanai da lui, intanto ci avevano raggiunto i ragazzi con una palla fra le braccia, si misero a giocare a palla io, intanto, mi guardavo intorno nuotando.
<<Palla!>>
Sentii qualcuno urlare, poi un forte dolore al naso mi colpì, lo coprii con la mano, la guardai e notai del sangue che gocciolava
<<Marta stai bene?>>
Shawn si era avvicinato a me, appoggiò una mano sulla mia spalla e mi guardò attentamente
<<Vieni usciamo e andiamo al bar li di sicuro avranno qualcosa per medicarti>>
Andammo al bar e Shawn mi fece sedere ad un tavolo mentre lui andò a cercare qualcosa. Ritornò e mi pulì il naso con un fazzoletto poi mi mise del ghiaccio vicino al naso mentre con la mano era appoggiata al collo per tenermi la testa all'indietro.
<<Allora come vi siete conosciuti tu e Nash?>>
Mi chiese lui
<<Ehm gli sono andata incontro con il penny e lui mi ha aiutata e tu?>>
<<Bhè io e Nash siamo amici da tanto orami, facevamo parte dello stesso gruppo di amici e poi ci siamo conosciuti, comunque io ho fatto, torniamo dagli altri che è ora di tornare a casa>>
Ritornammo dagli altri, lentamente si avvicinò a me Dallas
<<Allora... Sono talmente bello che ti sei distratta a guardarmi?>>
<<Ah ah ah simpatico>>
Lui continuò a fissarmi con uno strano sorriso
<<Vuoi una foto?>>
Lui rise e mi guardò di nuovo
<<Certo preferibilmente nuda o in reggiseno, ah no aspetta uno ce l'ho già>>
Lui ridacchiò e io alzai gli occhi al cielo
<<Cazzone>>
Dopo quel breve scambio di opinioni mettemmo a posto tutto e raggiungemmo la macchina, salii dietro con Shawn e i Jack, dovetti stare in braccio a Shawn per tutto il viaggio, fino a quando non arrivammo a casa mia
<<Ciao a tutti>>
Mi salutarono tutti
<<Ah M prendi il tuo penny è nel bagagliaio>>
Andai dietro la macchia è presi lo skateboard, feci un ultimo cenno con la mano per poi entrare in casa, chiusi la porta dietro di me e salii in camera mia sdraiandomi sul letto a pancia in giù. Sentii una strana vibrazione, presi il telefono ed osservai lo schermo

Da Sconosciuto:
Hey Marta sono Shawn ti andrebbe domani di uscire?

Un sorriso sorse spontaneo sul mio viso, Oddio che mi succede?!?

Way Back Into Love|| Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora