QUELLA STRANA STAZIONE

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•ARY

Il sistema delle fazioni era ormai fallito da qualche tempo, ma, vivendo per ormai 16 anni etichettata con il nome "Intrepida", anche se alla nascita "Abnegante", lo stereotipo di dover essere per forza di un certo carattere non se n'è mai andato del tutto.
Come quasi tutte le settimane, io ed Ery salimmo sul treno per il nuovo/vecchio mondo, fuori dalla recinzione, per andare come al solito alla ricerca di qualche oggetto del passato, che ci ricordava cosa i nostri genitori avessero passato in quel periodo della loro vita.
Quel giorno il treno era diverso dagli altri... stranamente rosso anzichè nero, e di una forma totalmente differente.
Salimmo comunque, senza pensarci troppo.
Ery entró in una cabina, e pochi minuti dopo essersi seduta si addormentó. (Come al solito direi)
Guardandola dormire mi venne in mente quando, all'iniziazione degli intrepidi, mi si era presentata con molta cordialità ed espansività, ma io, da Abnegante che ero stata, non ero abituata a tutto quell'entusiasmo ed effettivamente mi fece un po' paura... ma, anche io con un timido "piacere, Ary" mi feci conoscere.
Parlammo tanto, delle nostre vecchie fazioni, delle nostre famiglie che avevamo abbandonato, e diventammo talmente amiche che ci confidammo anche di essere entrambe Divergenti.
È l'unica di cui mi sono mai fidata, e ormai siamo come sorelle.
Dopo qualche minuto, arrivo' una strana signora in cabina, con un carretto, chiedendoci "Ciocco Rane? Caramelle tutti i gusti?" Eh? Che stava dicendo? Cos'era quella roba?
Era strano... bah, facemmo finta di niente e il viaggio continuava.
Il treno finalmente si fermó... scendemmo.
Questo non era il paesaggio oltre le mura di Chicago.
Una signora si rivolse a noi sorridendo:
"Benvenute ad Hogwarts ragazze!"
-
Continua...

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