Ebbene no, questa storia non inizia con il suono assordante della solita sveglia posta sul comodino. Ne con la solita ragazza bella (ma che non sa di essere bella) che tenta disperatamente di spegnere l'oggetto infernale posto vicino al suo letto, e che é talmente aggressiva di prima mattina che invece di premere semplicemente il tasto "off", decide di svegliare il fratello nella camera di fianco, di rompere un muro e di far volare via tutti le aquile appollaiate sul suo tetto lanciando la sveglia sulla parete della sua stanza. No, non ci troviamo di fronte a una storia del genere. Questa é una storia realistica, in cui se io (che sono una ragazza) prendo la sveglia e la scaravento sul muro di camera mia, state tranquilli che i miei genitori mi riserveranno lo stesso trattamento. Ah, non é mattina presto, e non devo alzarmi per andare in nessuna cavolo di scuola. É notte e la strada che devo percorrere per tornare a casa é illuminata solo da 4 lampioni e dalla luce delle stelle. Prendo il mio telefono dalla tasca dei miei pantaloni verde militare per controllare l'orario.
01;19
Non posso fare a meno di notare i 13 messaggi che mi sono arrivati. Dicono tutti "tanti auguri Bea". Si, da circa un'ora e venti minuti é il mio compleanno. Da bambina attendevo con ansia questo giorno, forse perché non avevo pretese e non mi aspettavo nulla da nessuno. É questo il bello dei bambini. Le loro giornate sono felici perche sono un ciclo continuo di prime volte e un continuo meravigliarsi di cose che gli adulti danno ormai per scontate. Ora semplicemente il giorno del mio compleanno mi é indifferente. É come tutti gli altri, ma con qualche delusione in più poiché ci si aspetta sempre un messaggio da parte di una persona. E questo messaggio puntualmente non arriva mai. Mentre la mia testolina fabbrica questi pensieri, continuo a camminare verso casa e solo quando intravedo una piccola piazza circondata da lavanda, mi rendo conto di essere arrivata a destinazione. Entro in casa e constato che mio padre e mio fratello sono ancora in giro, mentre mia madre dorme profondamente nel suo letto matrimoniale. Mi rintano in camera mia, in mansarda, e appena mi stendo sul letto non riesco a trattenere le lacrime..
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RomantizmUltimamente avevo iniziato ad apprezzare la stupida cassapanca posta sotto la finestra. Era lì che passavo le giornate, perché se fossi tornato da me dalla finestra ti avrei subito visto. Era lì che pensavo a tutte le volte che la mia testa aveva to...