"Non sei un drogato Harry, smettila! E non mi fai schifo. Voglio aiutarti." Alzai il tono di voce quanto lui.
"Io non ho bisogno di nessuno, tantomeno di te."
"E allora perché ogni volta che mi vedi mi porti via?"
Silenzio.
Silenzio da parte di entrambi.
L'unico rumore che si poteva sentire era il leggero vento di quel giorno nuvoloso che soffiava sulla spiaggia.
"Harry..."
"Lasciami solo Amber."
"Ma.."
"Voglio stare da solo."
"Ti prego, non cacciarmi." Mi accorsi tardi che il mio tono era diventato lagnoso.
"Adesso che fai, piangi?" Abbassai la testa in segno di arresa, recuperai la mia borsa da terra e cominciai a camminare verso l'uscita della spiaggia lasciando Harry dietro di me.
"Dove vai?"
"Hai detto che volevi stare solo, ti sto accontentando." Girai le spalle e continuai ad avanzare finchè la voce di Harry mi costrinse a fermarmi di nuovo.
"Senti Amb, non volevo dire quelle cose, di solito non chiedo scusa, ma...scusami, ok?" Non risposi, lo guardai solamente.
"E poi...Non puoi tornare indietro a piedi."
"Ah, allora ti faccio pena per questo?"
"Non mi fai pena, smettila di fare la bambina." Rimasi zitta un'altra volta.
"Scusa."
HARRY.
Quella situazione mi aveva letteralmente mandato fuori di testa e avevo cominciato a non ragionare più.
Lei credeva che lo dicessi per finta, ma no, io ero un misero dipendente pieno di guai fino al collo e non volevo che ne avesse anche lei solo perché era così stupida da venirmi ancora dietro.
Eppure aveva ragione, perché continuavo a portarla via?
Non volevo che pensasse che fossi una sorta di maniaco in attesa del momento giusto per stuprarla, ma la sua presenza era come una via di fuga da tutta quella merda in cui mi trovavo.
Mi faceva, come dire...piacere.
Le lanciai il casco del motorino. "Forza andiamo, si sta facendo tardi." Lo afferrò al volo e in un lampo mi fu attaccata con le braccia al collo.
Annusai bene il suo profumo e lasciai che mi inebriasse le narici. Mi piaceva, era diverso dal solito odore di colonia e fumo che ero abituato a sentirmi addosso e sapeva di vaniglia.
"E questo?" Non rispose. "Per il futuro, non sono un tipo che ama gli abbracci." Risi e lei si staccò da me.
"Me lo ricorderò." Salimmo sul motorino e dopo venti minuti arrivammo davanti un cancelletto nero.
"Dove siamo?" Chiese mentre si guardava intorno.
"A casa mia." Mi guardò sorpresa per qualche secondo. "Dovresti saperlo, non ho cattive intenzioni, dai entra." La feci passare dal cancello e lasciai che mi seguisse per il vialetto che portava alla porta.
Non era nei miei piani portarla a casa mia, di solito non facevo entrare nessuno, ma ero terribilmente stanco e avevo voglia di riposarmi. Educata com'era non mi avrebbe dato tanto fastidio.
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Hopeless {Harry Styles, One Direction}
Fanfiction"Porca puttana Harry, è possibile che non ne fai una giusta?" "Mi dispiace, rimedierò." "Ti conviene." Aggiunse Matt. "Hai altri dieci giorni Styles, capito?" - - - QUESTA STORIA NON È MIA MA DI @_Daylight, CHE MI HA DATO IL PERMESSO DI RIPORTARLA...