Capitolo 5: Proposta

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Capitolo 5: Proposta
- Allora cosa devi dirmi di tanto importante?- cominciò lei con sguardo serio. In risposta Kristoff diventò tutto rosso e abbassò lo sguardo.
- Ecco... io.... cioè... vostra altezza!- esclamò quasi urlando e facendo un inchino goffo- Io.... io...- ma le parole gli morivano in bocca. Non aveva mai fatto dei discorsi del genere e quello che gli aveva consigliato Eugene se lo era praticamente dimenticato!
- Non capisco cosa tu voglia dirmi- mormorò lei restando sempre seria, ma sotto sotto si tratteneva dal ridere notando i movimenti goffi del ragazzo.
- Allora.... possiamo iniziare che... bè si ho conosciuto tua sorella... sembrava una bambina un pò imbranata e stupida...- poi alzando lo sguardo si accorse che la regina lo stava guardando male- No cioè! non volevo dire questo!- ok, iniziava a dare i numeri.
- E allora dove vuoi arrivare?- chiese lei sapendo già la risposta.
- Io voglio.... io voglio...- era tutto rosso dall'imbarazzo, fare dei discorsi così sentimentali non era da lui- Regina!- eslamò poi facendola quasi spaventare- Io sono un venditore di ghiaccio, un poveraccio.... potresti pensare che voglia tua sorella per ma non è vero.... io amo Anna... la amo tantissimo... e vorrei renderla felice... almeno ci voglio provare...- Quelle parole non le aveva dette Eugene, non le aveva sentite da nessuna parte... per la prima volta si era aperto e aveva detto ciò che il cuore gli consigliava.
Elsa lo guardò seriemente, si avvicinò con passo lento davanti a lui restando silenziosa.
Kristoff deglutì, non sapeva cosa aspettarsi.... avrebbe consentito?
Fuori si sentivano le grida dei bambini e il chiacciericcio delle persone che pattivano sul ghiaccio mentre dentro alla sala si sentiva solo il cuore del ragazzo che batteva all'impazzata. Cosa avrebbe risposto? Un si o un no?
Altri secondi passarono e Kristoff iniziò a sudare freddo. La sua mente pensò che lei si sarebbe infuriata! lo avrebbe trasformato in una statua di ghiaccio per una fontana!
Ma non accadde nulla di tutto ciò.
Elsa fece un gigantesco sorriso e lo avvolse in un abbraccio
- Oh Kristoff! Ma certo che ti do la mia benedizione!-
Il biondo per poco non cadde a terra dallo stupore- Ma... ma perchè? io sono solo un poveraccio..- ripetè appena lei si scostò.
- Kritoff.... hai sempre aiutato mia sorella.... l'hai sopportata, l'hai aiutata... l'hai perfino protetta... tu sei la persona giusta per lei-
Le parole gli entrarono nel cuore. Non pensava minimamente che la regina lo vedesse così! Gli sorrise e gli fece un altro inchino- Grazie Elsa...- mormorò dicendo per la prima volta il suo nome.
- Vai là fuori... e aspetta il momento giusto per dirglielo- concluse la regina sorridendogli. Il biondo fece un altro inchino per poi correre verso l'uscita, ma prima di chiudere la porta alle sue spalle la sentì mormorare- Se la farai stare male però... sono guai per te-
Una scossa gli salì sulla spina dorsale: se lo aspettava un avviso del genere.

Nella piazza principale Anna era intenta a rincorrere Rapunzel slittando sul freddo ghiaccio creato dalla regina- Non mi scappi!- esclamò lei
Rapunzel continuava a ridere cercando di non andare addosso alla povera gente che si trovava lì. Eugene intanto non si era ancora abituato a questo nuovo tipo di "pavimentazione" e continuava a tenere le mani incollate a una delle fontane che si trovavano là in mezzo.
Ed ecco che arriva il nostro biondo con un sorriso a trentadue denti. Si avvicina a Eugene e gli da una pacca sulla spalla- C'è lo fatta!- esclamò
Eugene dallo spavento cadde sul freddo. di nuovo- Ah... sono contento per te! perchè non lo vai a dire alla tua amata?- chiese rialzandosi.
- Glielo voglio dire domani sera dopo la grande festa!- Annunciò portandolo verso le due ragazze.

Due principesse e un anello nuzialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora