Bully

I

Avevo una gonna nuova, i capelli piastrati per l'occasione, uno zaino con un paio di quaderni, l'astuccio e un abbonamento per i mezzi pubblici nuovo di zecca con stampati sopra i miei dati e una brutta foto, nel portafoglio.

Mi sedetti sul treno che portava a Milano piena di aspettativa, mi sembrava una cosa emozionante prendere un treno da sola, una cosa da grandi, non lo avevo mai fatto prima e per essere preparata mi ero segnata tutte le fermate che avrei superato prima di scendere alla mia; una volta scesa alla stazione avrei dovuto prendere la metropolitana, fare qualche fermata (cinque) e poi, dopo un breve tratto a piedi avrei trovato la mia scuola.

Perchè fare tutta questa strada solo per andare a scuola, vi chiederete? Bhe, si diceva che l' Istituto Internazionale Orwell fosse una delle migliore scuole dello stato e mia madre ,dopo tante insistenze ,mi aveva convinto a tentare l'esame di ammissione (le richieste d'iscrizione sono così tante che ogni anno solo pochi candidati riescono ad entrare) e alla fine sono stata ammessa.
Non è un mio sogno, quello di studiare lingue, ma mia madre non ha potuto finire la scuola per delle difficoltà finanziare in famiglia e ora vuole che io abbia tutto quello che lei non è riuscita ad avere, vuole il meglio per me e indecisa com'ero su quale strada scegliere dopo le medie mi sono affidata a lei.

Arrivai davanti alla scuola, che riconobbi subito, un brutto edificio di cemento grigio che pareva incastrato a forza in un gruppo di condomini, con appena una striscia di prato che lo circondava, con quasi un'ora di anticipo e per non annoiarmi mi misi ad ascoltare un po' di musica appoggiata ad un muretto.

Mano a mano che il tempo passava vidi un sacco di ragazzi affollarsi davanti al portone, la maggior parte di essi erano maschi e tra alcuni gruppetti spuntavano fuori ragazze vestite di colori sgargianti e pesantemente truccate, mi sentii subito fuori posto con la mia gonna blu che arrivava sopra il ginocchio e il maglioncino rosa pastello.

Ad un tratto vidi un gruppo di ragazzi avvicinarsi a me...