Annabelle
A causa dell'imprevisto di ieri, i casi si sono moltiplicati oggi. Sono in aula da stamattina e ancora non c'è speranza che vi esca. Il giudice Silko procede spedito, caso dopo caso, fascicolo dopo fascicolo, cercando anche lui di finire la giornata il più velocemente possibile. Non ha concesso pause, nemmeno per andare in bagno.
Almeno il lavoro mi ha tenuta impegnata per tutto il tempo e non ho dovuto pensare a ieri sera o a vedere Marcus in ufficio. Vorrei andare via di nuovo, vorrei tornare nel cottege a non fare niente, senza preoccupazioni se non quella del mantenere il fuoco acceso.
Potrei ritornarci questo weekend. Potrei prendere gli incartamenti dei processi e lavorare in tranquillità, da sola. Non è male come idea.
Per fortuna, dovremmo quasi esserci. Mancano gli ultimi due casi, uno dei quali quello che davvero mi interessa tenere dentro senza concedere i domiciliari. All'idea che devo preparare tutti questi processi da sola, mi viene da stare male. Sono tantissimi, come si può reggere?
"Caso 598, lo Stato contro Christian Fallen. Come si dichiara?"
Fallen è accusato di violenza sessuale con le aggravanti. Non lo diresti guardandolo a primo impatto, si presenta come un uomo apparentemente normale, di aspetto curato e ordinato, con charme e presenza. Quando ho parlato con la vittima, le prime volte non faceva che sentirsi responsabile. Era certa di avergli dato una sorta di permesso.
Da quello che ho capito, quest'uomo dall'apparenza perfetta è una sorta di genio dell'arte, molto conosciuto tra gli emergenti per i suoi lavori. Motivo per il quale è anche difficile contrastare il suo fan club che ha già fatto sit in per protestare contro le accuse.
"Non colpevole." risponde Fallen e ha pure il coraggio di sorridermi.
"La difesa ha altro da..."
"Vostro onore." Le porte si aprono in contemporanea alla voce. Una che riconoscerei tra mille. "C'è un cambio di programma. Erik Kane per la difesa, vostro onore. Chiedo scusa per il ritardo."
E ti pareva. Un Kane dovevo sempre averlo in mezzo alle scatole. Coincidenza? Non credo proprio.
L'avvocato Kane parla con l'avvocato difensore e gli dice qualcosa che lo fa allontanare, dopo aver salutato la corte. Ci siamo, dovevo aspettarmelo no? Figurati.
"Lo Stato non si oppone, vostro onore. Chiediamo che venga revocata la libertà visto la natura del crimine e il fatto che la vittima abiti vicino al suo aggressore."
"Presunto." mi corregge Erik Kane, sfidandomi.
"L'avvocato Kane si è perso visto che la vittima ha identificato il signor Fallen come suo aggressore." ribatto e alzo le mani. "Le prove fisiche portano a lui."
"No, intendo che non si tratta di violenza sessuale con le aggravanti." mi corregge. "Stiamo parlando di due adulti che..."
Sta scherzando?
"Mi auguro che l'avvocato Kane non stia mettendo in dubbio il concetto di violenza sessuale, vostro onore." lo interrompo scioccata.
"Dico che stiamo andando al processo proprio per questo: per stabilire la verità." ribatte ancora. "Per ora il mio cliente è disposto a dare il suo passaporto, a concedere anche l'utilizzo della cavigliera elettronica, ma non il fatto che debba aspettare a Rikers il processo."
Lui ha questa fissa che deve per forza vincere il preliminare in modo che il suo cliente non vada subito in prigione.
"Vostro onore, la vittima ha riferito che poco prima di andare via, l'imputato l'ha minacciata di ritornare, non possiamo permettere che..."
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Ti appartengo
Romance#2 della Kane Series Quando ti innamori per la prima volta, può capitare che qualcosa vada storto. Annabelle, dopo la delusione per Marcus, ha imparato la lezione e deve ricomporre i pezzi di sé per ritrovare il suo equilibrio. Ma il giovane e sedu...