Believed.|| lorenzo paggi

Partenza

Questa mattina mi sono svegliata sentendo le sue parole
"Svegliaa! Sono le 6:00! Abbiamo il nostro volo tra 3 ore"
"Si capitano Lily" le risposi.
Mi lavai, vestii con i miei soliti jeans a vita alta, anche se eravamo in pieno Maggio, e con una camicia a quadri, proprio come Baby di Dirty Dancing, e mi sono avvolsi i capelli in una coda mettendomi la solita bandana. Io e Liliana scendemmo al piano di sotto per magiarci le nostre magnifiche crêpes appena cucinate da Rosa, sua mamma, con una tazza di latte caldo per concludere la nostra colazione pre-viaggio.
"Bagagli pronti, piccole?" chiese mia madre.
"Certo mamma" risposi con un sorriso.
"Allora tutti i macchinaaa!" gridarono dal giardino in coro il papà di Lily e mio padre.
Entrate in macchina, io e la mia migliore amica, iniziammo ad immaginare la nostra vita a Roma e lei commentò
"Incontreremo i nostri futuri mariti!" Ovvio, il suo solito.
"Sogna Lily, sogna" risposi con un aria ironica.
Durante il tragitto presi le mie care cuffiette e guardando fuori dal finestrino, accompagnata da "Be Alright" del signorino Bieber, iniziai ad immaginare se mai avrei incontrato il ragazzo perfetto uno di quello che ti ama veramente, ed anche se facendo lo stronzo ti farà soffrire lui ci sarà sempre...ma un "Siamo arrivati all'aereoporto, gente!" urlato dal papà di Lily, interruppe i miei sogni.
"Ci andremo tutti i pomeriggi a Roma vero? Vero? Non vorrai mica stare tutti i giorni in quel paesino a leggere o ad ascoltare musica per tutto il tempo" chiese con un aria un po' da bimba Lily
"Umh, forse" dissi, sempre ironica.
"Uffi, diveriti!" Gridò sorridendo.
Mentre i nostri genitori cercavano il gate, io continuavo a sognare sulla mia vita in questo nuovo paese, ma non solo in quel momento ma anche per tutto il viaggio...anche se ero un pochino ansiosa e agitata dell'aereo, non c'ero mai andata fin ora.