Primavera

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Caro Severus,

Da quanto tempo non sento la tua voce, guardo i tuoi occhi, o passo le mie dita tra i tuoi capelli corvini? Anni, troppi anni, tempo in cui ci siamo inevitabilmente mancati.

Perché Severus, perché ti sei unito al Signore Oscuro? Perché non sei rimasto con me, a combattere per un mondo migliore, anche a costo della tua stessa vita?

Ti ricordi quando, ad Hogwarts, stavamo le giornate a guardare le stelle di notte, stesi su una coperta? Io si, ed è un ricordo bellissimo. Tutto il giorno passava tra risate, scherzi e battute, un po' a spettegolare sulle nostre case, un po' a decidere chi era il migliore tra me e te in pozioni; è sempre stata una gara banale, una cosa che fa solo chi si annoia, ma che per noi era d'obbligo per chiudere al meglio ogni giornata.

A me non importava che tu fossi un Serpeverde e a te non importava che io fossi una Grifondoro; per te io ero solo Lily, la bambina conosciuta in quel viale di casa babbano, e tu per me tu eri solo Sev, il mio buono amico Sev.

Sì Severus, tu sei buono; e lo credo ancora oggi, nonostante tutte le scelte sbagliate che hai compiuto.

Tu non sei come James e quelli dell'Ordine della Fenice ti hanno descritto per mettermi in guardia da te, tu non sei un crudele Mangiamorte; io credo in te, Severus.

Torna da me, possiamo tornare ad essere i migliori amici che eravamo una volta; nonostante quello che ho sempre cercato di dimostrare a me stessa e al mondo, io non ti odio, non ti ho mai odiato, e mai ti odierò.

Io lo so che tu non vuoi tutto questo Sev; non vuoi la morte, la distruzione, i pianti e il sangue, troppo sangue. Passa dalla nostra parte, e vedrai che tornerai ad essere felice.

Sono incinta Sev, incinta del secondo figlio mio e di James; probabilmente saprai di Harry, che ormai ha un'anno e poco più, e so benissimo che non ti è mai andato a genio James, ma io lo amo e lui ama me.

Sei la prima persona a cui dico di nostro figlio, oltre a mio marito naturalmente; ho discusso con James, ho discusso con l'amore della mia vita per te, e ho una bellissima notizia da darti.

James ha accettato di fare pace con te! Quindi, superato ogni rancore, abbiamo deciso di nominarti padrino del nascituro; sii felice Severus, perché questo tornerà ad unirci.

Chiudo quindi questa lettera chiedendoti di passare dalla nostra parte; sei sempre in tempo ad ammettere che hai sbagliato, ed il perdono non ti verrà negato. Silente potrà proteggerti, come sta già facendo con noi, e tu potrai tornare ad essere felice.

Fallo per te stesso Sev, per me, per la nostra amicizia e per il bambino di cui diventerai padrino; in onore dei vecchi tempi di cui sento tanto la mancanza, e che spero potranno tornare ad essere i tempi presenti, liberati del peso e del potere che il Marchio Nero ha su di te.

Torna ad essere il caro, vecchio, Sev, il mio migliore amico.

Fallo per te.

Fallo per me.

Fallo per noi, Sev.

Per sempre tua

Lily

***

Piton è steso a terra, con il corpo di Lily tra le braccia; non riesce a smettere di piangere e le lacrime non fanno altro che aumentare l'enorme senso di vuoto che già prova.

Trovare quella lettere ha significato la sua disfatta; troppo preso dal sapere come stava la donna quasi non si accorgeva del piccolo Harry, figlio della sua amata Lily.

Lei non lo aveva mai odiato; lei si era messa contro suo marito per lui, lei lo trovava ancora buono, anche se a questo punto Severus credeva di avere ben poco di buono dentro di sè.

Perché al mondo bisognava soffrire così? Perché proprio l'amore della sua vita doveva morire?

Aveva sofferto già troppo quando lei aveva sposato quel vanitoso di James Potter ma, in confronto al dolore che provava ora, quel dolore di vederla sposata non era niente; le lacrime colmavano un cratere di vuoto e disperazione nella sua anima.

Il suo cuore era in preda al più rigido degli inverni e sapeva bene che la primavera non sarebbe mai arrivata a porvi fine.

Lily, la sua primavera, era morta e non avrebbe mai portato sollievo al suo cuore.

Non sentiva niente; si sentiva solo morto. Il Signore Oscuro sarebbe potuto tornare, puntare la bacchetta contro di lui, e Piton non avrebbe fatto niente.

La sensazione di aver perso anche quel poco di gioia che gli rimaneva della vita era terribile.

Ma, a unirsi al suo pianto straziante, c'era anche quello del piccolo Harry, maghetto così sveglio da capire che che non avrebbe mai più rivisto la sua adorata mamma.

Avrebbe voluto morire, lasciarsi andare e raggiungere la sua amata nel regno delle tenebre eterne, puntandosi la bacchetta alla testa; le parole le conosceva e la forza di volontà di certo non gli mancava.

Ma, per quanto lo volesse, non lo fece; al contrario si alzò, senza riuscire a smettere di piangere, e chiuse gli occhi a Lily, gli occhi verdi che tanto amava e che mai più avrebbe rivisto.

La vita che scorreva nei suoi occhi color verde smeraldo si era spenta, e mai più l'avrebbe vista scorrere in lei.

Le diede un bacio sulla fronte e poi avvicinò le sue labbra a quelle della sua amata, come mai aveva fatto e come mai avrebbe potuto fare ancora.

Prese la lettera da terra e andò vicino alla culla di Harry, sussurrandogli poche dolci parole.

<< Lo proteggerò Lily, proteggerò Harry come se fosse figlio mio, come se fosse figlio nostro. Forse non potrò sempre dimostrargli tutto l'amore che provo per te, ma ti prometto che lo proteggerò a costo della mia stessa vita; lo farò per te Lily, per noi e per l'amore che mi ha sempre legato a te. Avrei dovuto dirtelo prima, avrei dovuto dirti prima che ti amo Lily. >> disse Severus, staccando lo sguardo da Harry e uscendo dalla porta, senza guardarsi indietro.

Sapeva bene che, se l'avesse fatto, non sarebbe mai più riuscito a togliere i suoi occhi dal cadavere del suo grande amore.

Tutto quello che gli rimaneva di Lily Evans era una lettera, che avrebbe custodito come il più prezioso dei tesori, e suo figlio, Harry Potter.

Avrebbe protetto Harry, lo avrebbe fatto a costo della sua stessa vita; aveva fatto lo sbaglio più grande con lei, ma non aveva intenzione di rifare lo stesso con suo figlio.

Mentre scendeva le scale, vide il corpo ormai senza vita di James Potter, e andandogli vicino, sussurrò anche a lui poche parole.

<< Potter, prenditi cura di Lily anche da morto, come io non potrò fare mai; ti ho sempre considerato l'uomo più fortunato del mondo per aver ottenuto l'amore di Lily Evans. Io non ho meritato l'amore della donna migliore del mondo. Addio, James Potter >> sussurrò, chiudendo anche a lui gli occhi.

E, mentre usciva dalla casa di Godric's Hollow, Severus Piton sentiva che il suo cuore si stava sgretolando in mille piccoli pezzi, che non sarebbero mai tornati uniti.

Da quel momento in poi, fino alla sua morte, Severus Piton si sarebbe dimostrato senza cuore, ma semplicemente perché il suo cuore era morto con lei, la sua primavera.

<< After all this time? >>

<< Always >> said Snape


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