Il primo cliente

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Zac Smith. È un giovane ragazzo di 25 anni fidanzato da circa 1 anno con una splendida ragazza bionda che purtroppo non lo faceva godere come lui avrebbe voluto. Almeno una volta a settimana andavo da lui. È un ragazzo alto e biondo, con un fisico atletico ed uno sguardo profondo tanto da confondere le idee.
Ho appuntamento con lui alle 21 di questa sera, quindi tra 1 ora devo essere li.
Dopo essermi preparata ed abbellita nel minimo dettaglio, arrivai di fronte al suo appartamento, suonai il campanello e dopo pochi secondi Zac aprì la porta. Era più bello del solito, indossava un paio di jeans larghi e comodi e una t-shirt bianca abbastanza aderente che gli evidenziava quei grossi addominali che mi facevano bagnare tutta. Entrai e ci sedemmo in cucina per bere un sorso di vino. La sua particolarità era proprio questa.... mi offriva sempre qualcosa da bere prima di cominciare.
In realtà,peró, ero molto impaziente perché la stessa sera sarei dovuta recarmi da altri 2 clienti ed erano già le 10pm il che significava che se non mi fossi sbrigata, sarei tornata a casa nel cuore della notte.
Comunque, ritornando a noi, mi affrettai a bere il vino e andai da lui. Era seduto su una grande poltrona comoda su cui avevo deciso che sarebbe successo il tutto; mi sedetti a cavalcioni su di lui ed inizia a muovermi, sfregando il mio clitoride sul suo grande membro. La sua erezione premeva contro di me e entrambi ci facemmo scappare un leggero gemito di piacere. Zac mi afferrò per i fianchi e sbottonò velocemente la mia camicetta bianca trasparente da cui si intravedeva la mia 4° di seno. Leccava i miei capezzoli, ormai turgidi e vogliosi, mentre con la mano mi accarezzava il clitoride e, a sorpresa, mi infilò 2 dita in vagina che muoveva prima lentamente e poi velocemente sopra e sotto, fino a farmi venire nella sua mano. Dopo di che, mi misi in ginocchio e presi in bocca il suo membro, ne baciai la punta e lo misi tutto in bocca mentre con la mano gli accarezzavo i testicoli. Sentivo che stava per venire dalle sue grida di piacere e dalle sue dita che tremavano per l'attesa. Arrivò l'orgasmo, un urlo di piacere uscì dalla sua bocca. Mi sedetti di fianco a lui e rimanemmo stremati, un po in silenzio. Quando mi alzai per rivestirmi e andare via, lui mi prese la mano dicendo che mi voleva ancora, sul letto e lui sopra di me. Lo baciai, andammo in camera e mi spinse sul letto, si mise sopra di me e con violenza me lo infilò tutto, andando avanti e indietro venimmo insieme e sentì il caldo calore del suo sperma espandersi in tutto il mio ventre. Avevamo finito, mi pagò e me ne andai dandogli una carezza amichevole sulla guancia.

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