Capitolo 5 - Al villaggio

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Quella stessa sera i quattro ragazzi si recarono con i loro familiari nella piazza per spiegare ciò che accadde quella notte.

«Pervinca cos'è successo quella notte? Perché mandasti via Vaniglia?» domandò Tomelilla a sua nipote, sulla quale si era spostato lo sguardo di tutti i presenti.

«Mentre mettevamo in atto l'incantesimo, Lui mi ha mostrato cosa sarebbe successo dopo. Mi ha mostrato la morte di tutti, perché non eravamo abbastanza forti da controllare l'incantesimo e avremmo fallito. Cercando di mantenere il controllo della sfera di potere avevo capito che sarebbe servita a ben poco perché, nonostante le difficoltà, gli eserciti nemici continuavano ad avanzare. Perciò ho fatto esplodere la sfera. Ciò che non avevo calcolato era il varco che si sarebbe creato e dal quale siamo state entrambe risucchiate» Pervinca stava raccontando cosa accadde quando si allontanò dalla sua famiglia prima dell'esplosione.

«Allora tutto il sangue che c'era in quel punto come c'è finito?» domandò Tomelilla cercando di mettere insieme i pezzi dei puzzle.

«Suppongo fosse di Pervinca. Quando l'abbiamo trovata aveva un braccio rotto e uno squarcio molto profondo che le percorreva tutta la gamba» spiegò Aster mettendo una mano sulla spalla dell'amica. Dalia a sentire com'era ridotta la figlia tremava e gli occhi si erano riempiti di lacrime.

«L'importante che ora stiate tutti bene» disse Duff .

«Anch'io ho una domanda» disse Aster, guardando sua zia annuire. Perciò continuò.

«Che cosa è stato a trasportarci qui?» domandò.

«Stavamo cercando di evocare gli spiriti degli antenati per chiedere il loro aiuto. Non abbiamo capito però cosa abbia portato voi qui» spiegò Tomelilla.

«A proposito. Dovremmo riprovare l'evocazione al più presto» disse Ortensia rivolta agli altri Saggi.

«Un attimo. Avete parlato di antenati. Intendete le famiglie fondatrici. Quelli sepolti nella cripta?» domandò Scarlet.

«Come fai a sapere della cripta. È sparita da secoli ormai» disse Duff confuso osservando la ragazza.

«Non è sparita. Prima della battaglia ci siamo state un paio di volte insieme» disse Vì indicando se stessa e l'amica.

«È com'è questa cripta? Dove si trova» disse uno della folla.

«Non ricordiamo dove si trova. Ma so con certezza che è una grande sale circolare alla quale si affacciano quattro porte più l'ingresso» iniziò Scarlet.

«Sopra ognuna delle porte c'è lo stemma della famiglia ognuno di un colore ben preciso» finì Pervinca.

«E come facciamo noi a sapere che non state mentendo? Non avete prove» disse qualcun altro.

«Credo che possa bastare per oggi. Siamo tutti molto stanchi ed è meglio rimandare la riunione. Duff, voi decidete quando effettuare l'evocazione» disse l'anziano Saggio.

«Certo signore. Adesso organiziamoci su dove potete stare» disse Duff rivolgendosi prima al Saggio e poi ai ragazzi.

«Penso che possano stare tutti dalle loro famiglie. Dopotutto sono anni che non li vediamo» propose il sindaco guardando sua figlia.

«Se non è di troppo disturbo» esordì Pervinca con voce lieve dopo essersi scambiata uno sguardo con i suoi amici.

«Preferiremo stare tutti insieme» disse guardando per terra.

«Non pensate che non vogliamo passare del tempo con voi, per carità. È solo che siamo stati tutti insieme questi anni e sarebbe strano stare separati. E-e comunque non vogliamo disturbare» spiegò, altrettanto in imbarazzo, Aster.

Non ci si può nascondere dal proprio destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora