«Non so ancora quale indossare.» si lamentò Bluvill portandosi un dito sul labbro inferiore e osservando scettica i vestiti proposti da Benall, una sarta della famiglia reale di Asgard.
«Io le consiglierei questo rosso, abbinato alla collana a tre rubini. Lo sa, il rosso le dona molto, Lady Bluvill.» suggerì Benall, accarezzando il drappeggio del vestito appoggiato sull'immenso letto.
«Ti ringrazio, ma non sono sicura che possa piacergli...»
Bluvill abbassò lo sguardo sconfortata in quanto non riusciva a trovare il vestito che meglio si sarebbe adattato alla cerimonia e alle sue esigenze.
«Ma non deve piacere a lui. Lady Bluvill, deve star bene con se stessa, sentirsi al proprio agio.» - esortò la sarta - «Vedrà che così si sentirà più sicura e questo verrà apprezzato dal suo cavaliere.» disse con fermezza Benall, mentre appoggiava sul collo di Bluvill una collana d'oro tempestata di minuscole gemme azzurre e blu.
«No, lo devo fare per lui.» - s'impose Bluvill, facendo cenno di togliere il gioiello - «Fu lui a chiedermi di accompagnarlo al ballo. Di certo non posso deluderlo: è pur sempre un principe!».
Mentre ascoltava Bluvill, Benall portò un vestito di velluto blu navy, ricamato con dei fili di puro oro che disegnavano dei motivi floreali sui fianchi. Bluvill lo osservò con attenzione. Le piacquero i disegni, ma la gonna, a suo dire, non era abbastanza grande e maestosa. Oltrettutto, aveva le spalline e questo contrastava con la scelta iniziale di Bluvill: scollo a cuore e niente spalline. Venne subito scartato.
«Fammi vedere quello che ti avevo accennato all'inizio, Benall. Per favore.»
«Si ricordi, Lady Bluvill, che non deve compiacergli.» ribadì la sarta.
«Si lo so, ma non riesco a vedermi addosso con qualsiasi altra cosa.»
Dopo un po' di tempo, con una velocità sorprendente, Benall fece ritornò alla camera da letto degli ospiti dove alloggiava Bluvill con in mano l'abito tanto desiderato, il quale però non rientrava negli standard del vestiario da cerimonia secondo le usanze di Asgard. La sarta aiutò Bluvill ad indossarlo. Chiuse la zip cucita sul retro del vestito e Bluvill si voltò verso lo specchio. Sorrise appena vide come le calzava a pennello. Era di colore verde smeraldo e risaltava l'iride dei suoi occhi della stessa tonalità. Aveva lo scollo a cuore e non aveva nemmeno spalline o maniche. Era arricciato nella zona del seno e scendeva morbido fino a terra lasciando dietro la figura di Bluvill un piccolo strascico. Il tessuto, taffetà, non era molto pesante, ma ugualmente soffice al tatto. La gonna non era ampia come desiderava Bluvill, ma rendeva molto fine il profilo della persona e aveva una giusta quantità di drappeggi. Bluvill chiuse delicatamente gli occhi con un sorriso sgargiante stampato in viso.
«Voglio questo, Benall! Nessun altro!» esclamò volteggiando.
«Come desidera, Lady Bluvill.»
«Mi porti la collana migliore che c'è, grazie.»
La ragazza attese impaziente l'arrivo di Benall con il gioiello. Subito la sarta appoggiò sul collo di Bluvill una collana di oro bianco. La catenella non era altro che una sottile treccia molto elaborata che sosteneva un pendente nel quale era incastonato uno smeraldo a forma di cuore.
«È perfetta..» sussurrò Bluvill mentre sfiorava la pietra preziosa con le dita.
«Sono contenta che sia di suo gradimento, Lady Bluvill. Adesso le chiamo la truccatrice e l'acconciatrice.»
Appena la sarta uscì dalla camera da letto, entrarono due ragazze più giovani di Bluvill. La accompagnarono nella stanza accanto dove poterle sistemare viso e capelli. In circa un'ora, Bluvill fu quasi pronta per uscire e partecipare alla cerimonia che si sarebbe tenuta circa due ore più tardi. Sulle palpebre le fu applicato dell'ombretto verde e argento e una linea nera, in corrispondenza delle ciglia, percorreva la palpebra dalla punta dell'occhio fino alla coda. Sulla rima ciliare inferiore, una linea di matita nera partiva da metà occhio per poi a congiungersi con quella disegnata sopra sull'angolo esterno. I capelli corvini erano stati raccolti in un elaborato chignon un po' spettinato e tenuto saldo con dei fermacapelli neri nei quali erano incastrate delle scintillanti pietre verdi. Bluvill ritornò nella camera da letto dove trovò, davanti al piccolo sofà le scarpe preparate in precedenza da Benall. Anch'esse erano verdi smeraldo, vellutate, con il tacco non molto alto. Nonostante fossero stupende viste calzate ai piedi di Bluvill, vennero nascoste dal vestito. Poco importava. L'unica fattore che davvero interessava a Bluvill era apparire più bella possibile al fianco di lui. Si alzò in piedi dopo aver indossato le décolleté e si diresse all'uscita. Sul cassettone affianco alla porta trovò il suo profumo preferito. Se ne diede due spruzzate sul collo e aprì la porta. Fece un profondo respiro prima di avviarsi verso la sala della cerimonia. Camminò finché non si trovò di fronte alle gigantesche porte d'entrata laterali, piccole però in confronto a quella principale. Entrando, si accorse fin da subito che all'interno della sala non era presente anima viva. Inoltre, l'immensa stanza doveva ancora essere addobbata a festa ed la luce era filtrata dalle tende delle finestre, oscuorando la maggior parte del luogo. Per ogni passo che muoveva, si sentiva il rumore dei tacchi rimbombare per tutto lo spazio vuoto.
«Dov'è?" - si chiese - "Doveva essere già qui.»
Per un attimo pensò che le avesse dato buca, ma appena si girò verso destra vide un uomo di spalle che indossava un mantello verde. Bluvill sospirò e proprio in quel mentre lui si voltò. Rimase a guardarla estasiato. Non riusciva a credere che avesse mai potuto togliergli il fiato e farlo rimanere senza parole, nonostante lui fosse un dio.
«Com'è possibile?» si domandò.
Dopodiché si sciolse in un dolce sorriso, e così fece lei, mentre si avvicinava.
«Se tu fossi un fiore saresti il mio preferito.» disse poco prima di baciarle la mano.
«Ooh, Loki, sei sempre così dolce!»
«Solo con te.» rispose facendo mezzo sorriso. La guardò negli occhi. «Sei incantevole, Bluvill.»
La ragazza sorrise ancora di più arrossendo un po' e abbassò lo sguardo.
«Anche tu lo sei... Loki.» disse sottovoce, sfiorandogli appena il viso con il dorso della mano.
I due si persero uno negli occhi dell'altra finché Loki, con mezzo inchino, afferrò delicatamente la mano di Bluvill.
«Me lo concede un ballo, milady Bluvill?»
Entrambi sorrisero e la ragazza annuì felice. Loki assunse la posizione del cavaliere, mentre Bluvill quella della dama e cominciarono a muoversi in un valzer lento, roteando di tanto in tanto, mentre si facevano cullare da una melodia le cui note risuonavano solamente nelle loro menti. Parlarono e riderono come due adolescenti spensierati. Bluvill aveva la meravigliosa capacità, spesso invidiata perché quasi impossibile da mettere in pratica, di tirare fuori il meglio di Loki dal suo cupo animo triste e, a volte, malvagio. D'altro canto, Loki ha sempre ringraziato di tutto ciò Bluvill sostenendola in ogni scelta che compiva e consigliandola saggiamente. Loki portava nei suoi confronti un enorme rispetto, tanto da diventare protezione quando i suoi coetanei la attaccavano. Avrebbe dato tutto per lei, e nel suo cuore, sperava di diventare re quella notte. Di diventare re per lei.
«Perché non indossi l'elmo?» chiese Bluvill stupita del comportamento di Loki.
In altre circostanze sarebbe stata la prima cosa di cui si sarebbe preoccupato dopo aver indossato l'armatura e il mantello. Loki aveva posato tutte e due le braccia attorno alla vita di Bluvill, mentre la ragazza le mise sulle spalle del dio.
«Non so.» - esordì, guardando oltre le spalle di Bluvill - «In questo ballo volevo semplicemente essere me stesso. Essere il meglio di me.» continuò riportando lo sguardo sugli occhi di Bluvill. «Avremo tempo di ballare dopo con il mio elmo.» Entrambi scoppiarono in una risata.
Tutto fu silenzio e continuarono a guardarsi negli occhi finchè non smisero di ondeggiare. Loki appoggiò il suo sguardo sulle labbra di Bluvill e schiuse le sue come se fosse stato in procinto di dire qualcosa, ma Bluvill lo zittì portando un dito sulle sue labbra.
«Baciami, Loki.» sussurrò.
«Io forse... dovrei dirti...»
«Fallo e basta.»
Loki avvicinò il corpo di Bluvill al suo, facendo scivolare le mani dietro alla sua schiena. Loki fissò di nuovo le labbra di Bluvill, prima di trovare il coraggio di baciarla. Inclinò un po' la testa e si avvicinò ancora di più e le strappò un piccolo, dolce bacio. Si allontanò un po' per osservarla. Con le mani dietro alla schiena di Bluvill, la spinse ancora verso di sé e la baciò. La baciò dolcemente, lasciando che le loro lingue inizialmente si sfiorassero, e poi sempre di più, si toccassero, si intrecciassero. Loki sentiva le gambe tremare e non credeva che in vita avesse mai potuto provare un sentimento tanto forte, ma che allo stesso tempo lo rendeva debole e fragile, come quello dell'amore. Bluvill appoggiò le mani sulle guance di Loki e si sentiva pervasa da una continua onda di forte emozione che le faceva sentire il battito del cuore in ogni parte del suo corpo. Assaporava ad occhi chiusi ogni istante di quel bacio che tanto aveva atteso. Alla fine Loki lasciò per qualche secondo la sua bocca appoggiata su quella di Bluvill come se volesse che quei momenti appena passati non si fossero mai conclusi. Si allontanò di qualche centimetro e perse volutamente lo sguardo tra il verde delle iridi di Bluvill.
«Ti amo, Bluvill.» sussurrò quasi incredulo delle parole che stava emettendo.
«Ti amo anche io, Loki.»
Entrambi sorrisero.
«Mi amerai fino alla fine del tempo?» chiese Bluvill.
«Fino alla fine del tempo.» rassicurò Loki annuendo e sorridendo raggiante per aver finalmente baciato la donna che ha sempre amato, nonostante avesse fatto di tutto per allontanare il sentimento.
Si promisero amore eterno, dandosi un piccolo bacio sulle labbra, ignari che l'arrivo dei Giganti di Ghiaccio ad Asgard durante la cerimonia per la coronazione di Thor, avrebbe stravolto le loro vite e li avrebbe divisi. L'uno lontano dall'altra. Per sempre.
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Fino alla fine del tempo
Fiksi PenggemarTutto accade prima della cerimonia della coronazione di Thor. I protagonisti sono Bluvill, una ragazza di Asgard, e Loki. E se decidessero di trovarsi da soli prima del ballo? Cosa succederebbe?