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MOSTRO.

Mostro:
Low, fratello, ho bisogno di te.

LowLow:
Che succede Giò?

Mostro:
Anna è stata dimessa, abbiamo bisogno di un passaggio.

LowLow:
Non potete prendere un pulman?

Mostro:
Anna non vuole vedere nessuno...

LowLow:
Perchè? Che succede?

Mostro:
Te lo racconterà lei. Ha detto che devi venire con la sua macchina e che le chiavi sono in casa, sul tavolo della cucina.

LowLow:
Okay, arrivo subito.

LowLow è ofline.
Mostro è ofline.

Anna non smetteva di piangere.
Era andata al bagno per cambiarsi e ne era uscita con tutto il trucco sbaffato, evidentemente si era appena truccata, ma aveva ricominciato a piangere.
O, Anna...
Mi si spezzò il cuore.

LOWLOW.

Entrare in casa di Anna non è stato affatto difficile, come sempre, aveva lasciato la porta del retro aperta, ecco come entro sempre, dovrei ricordarle di chiuderla.
Casa sua era davvero molto bella, la porta sul retro dava sul salotto con un divano in pelle nera a due posti, una poltrona, anche questa in pelle nera; una televisione al plasma 50 pollici e un tavolino basso di vetro dove erano sparse alcune riviste. Mi diressi in cucina.
perchè le chiavi in cucina? Non usa nemmeno la macchina.
Nel prendere le chiavi notai delle buste di carta; non sarebbe stata una cosa strana, ma una imparticolare attirò la mia attenzione. Era una busta bianca, non sembrava un bollettino della luce, o del gas. La presi e, senza badare alla privacy di Anna, la aprii.
O mio dio.
A quel punto ero diventato veloce come un fulmine. Presi le chiavi e uscii di casa, salii in macchina e, con la lettera ancora in mano, la accesi e partii in direzione dell'ospedale.
Oddio, Anna...

MOSTRO.

Eravamo entrati ora nel parcheggio dell'ospedale quando una macchina, che riconobbi come "la macchina di Anna", sfrecciò nella nostra direzione e si fermò precisamente a 5 cm di distanza da noi.
Da l'auto uscì Giulio, sembrava agitato, era tutto rosso e stava sudando. Deve essere successo qualcosa di orribile.
-Giulio, che succede?-
-Mostro, Anna, siete in pericolo, ho trovato questa tra le bollette della luce a casa tua, Anna.-
Prima che anna potesse avvicinarsi a LowLow per prendere la lettera, io gliela strappai di mano. Aveva già ricevuto un duro colpo nel sapere che non avrebbe più potuto avere figli, se questa lettera conteneva qualcosa di scioccante, dovevo essere io a leggerla.
Ripensai a cose che potevano esserci scritte, non immaginavo cosa ci potesse essere di così sconvolgente da ridurre LowLow in quello stato.
Alla fine la lessi.

Signorina Anna,
come può vedere: sappiamo come si chiama e dove vive. Sappiamo anche dove vive la sua famiglia. Suo fratello è davvero un bel ragazzo, così giovane, sarebbe un peccato se qualcuno ponesse fine a questa giovinezza. E sua madre, ah, che bella donna, suo padre è così fortunato ad averla nella sua vita. È davvero una bella casa, quella della sua famiglia, il bosco alle sue spalle gli da un non so che di oscuro, mi piace.
Sappiamo dove lavora, sappiamo di Margherita, e sappiamo anche che quando  si da malata vuole solo trovare una scusa per restare a casa a scopare con il suo ragazzo, e lei, signorina Anna, si mette ad ascoltare la musica per qualche minuto. Sappiamo tutto.
Sappiamo di LowLow, di Valerio, di Gemitaiz... di Mostro.
La sua vita non è un segreto per noi.
Ci dispiace per il piccolo "imprevisto" che le è successo l'altra sera. Non è colpa sua, ma del suo amico Mostro. Quello che le è successo è colpa sua.
Se non può più avere figli, è colpa di Mostro.
Si faccia raccontare cosa ha fatto nei due anni in cui non vi siete visti.
E si aspatti un'altro "incidente".
Cordiali saluti.
Bxxxx

Rabbrividii.
Naturalmente io sapevo che Bxxxx, in verità era Briga.
Madman mi aveva avvertito, se lasciavo la setta senza avvertire e senza pagare i debiti, mi sarei ritrovato nei guai.
Me lo aspettavo, ma non mi aspettavo che colpissero Anna.
Ed è stato quel bastardo di Briga a rovinarle la vita.
Dobbiamo sparire.

ANNA.

Lo sguardo che aveva Mostro mentre leggeva la lettera, non mi piaceva affatto. Aveva iniettato negli occhi un misto di odio e paura. Non lo avevo mai visto in questo stato.
-Low, cosa dice la lettera?-
Non ricevetti risposta, LowLow continuava a guardare Mostro con l'ansia di sapere il suo verdetto.
-Mostro?-
-LowLow è un casino.-
-Cosa dobbiamo fare Giò?-
-Tu niente, noi dobbiamo sparire.-
-COSA?! Ma insomma, volete ascoltarmi? Cosa dice la lettera? Cosa vuol dire che dobbiamo sparire?-
Mostro si girò verso di me, la tristezza nei suoi occhi era molto più evidente del solito. E in quel momento cominciai ad avere paura.
-Salite in macchina, adesso.-
Nel momento in cui chiusi la portiera, Mostro partì con una sonora sgommata e si beccò parecchie imprecazioni da parte dei passanti.
-Anna ci sono cose che non ti ho detto, quando me ne andai, fui accolto nella setta di Briga, lui è un vero e proprio assassino, e le persone che avevano un debito non saldato con lui, sono tutte morte.-
-Oddio...-
-Io ho molti debiti con lui.-
-Quanto?-
-10.000 euro.-
-CHE COSA? IN COSA LI HAI SPESI 10.000 EURO?-
-Erba, droghe e altro. Lo so sono un casino di persona, ma non credevo che poi venisse a prendersela con te.-
-Cosa intendi? -
-La lettera dice che sanno dove abiti, sanno dove abitano i tuoi, sanno dove lavori, sanno in quale stanza dell'ospedale eri ricoverata. Sanno tutto. E non è un caso se sei stata aggredita.-
-Vuoi dire che è colpa di Briga?-
-Si.-
-Brutto figlio di...-
-Anna, non serve a niente imprecare, dobbiamo andarcene lontano.-
-Dove?-
-America.-
-E dove li troviamo i soldi?-
-A questo penserò io.-
LowLow intervenne nella discossione facendomi prendere un colpo, mi ero dimenticata che nei sedili posteriori era seduto il capo della setta più famosa dei dintorni.
-Grazie fratello.-
-Nessun problema. Allora, quando andate?-
-Tra due settimane, il tempo di impacchettare tutto, trovare una casa e prenotare il viaggio.-
-Oh, Mostro, e ora che faremo?-
-Andremo avanti tesoro, adnremo avanti.-

"ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ" Io avrei fatto di tutto per scordarti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora