Quanto si può odiare la propria migliore amica? Ora vado a casa sua e le stacco la testa.
Ha detto tutto a mio padre, quella troia.
Ma aspetta un secondo, se lui sapeva già tutto, perché mi ha fatto tutte quelle domande?
Mi sembra sia ovvio che una prostituta, o come mi chiamo io "Dea del sesso senza soldi", non abbia il ragazzo.
E di sicuro non sono vergine.
***
Sull'autobus ci sono dei ragazzini di dodici anni massimo che fumavano e guardavano il mio sedere coperto, sempre se si può definire coperto, da una gonna nera.
Uno di loro si avvicina a me. È abbastanza alto, moro e occhi verdi.
"Hey." Dice mentre mi squadra.
Divertiamoci.
"Hey." Rispondo mordendomi il labbro inferiore per non ridere.
C'è un signore che mi guarda male, probabilmente pensa che sia una Dea del sesso senza soldi-pedofila.
"Quanti anni hai bambola?" Chiede avvicinandosi.
"Non credo sia importante. Tu, quanti anni hai?" Chiedo appoggiando una mano sulla sua spalla.
"Ne ho quattordici." Risponde.
Ma stiamo scherzando? Se lui ha quattordici anni io sono Megan Fox!
"Ti va di andare in un posto da soli?" Chiede prendendomi la mano.
"Mmm... se vuoi ti accompagno da tua mamma, ma che coglione. Torna dai tuoi amichetti e andate a giocare con le carte dei Pokemon." Dico iniziando a ridere.
Lui diventando rosso torna dai suoi amici che sussurano cose tra di loro e mi indicano con la testa.
Quando mi giro verso il signore che prima mi guardava vedo che gli spunta un piccolo sorriso sul volto. Dato che per arrivare a casa della troia ho ancora mezz'ora, chiedo al signore se posso sedermi vicino a lui e lui annuisce.
Passiamo il viaggio in silenzio, mentre penso a cosa fare ad Eleanor.
***
Arrivata davanti a casa sua busso alla porta, non al campanello come dice certe gente.
Ad aprirmi c'è sua madre, una signora gentilissima, ma di cui non ho mai capito il nome. Forse è Natasha o Sascha... non ricordo.
"Hey, ciao. C'è El?" Chiedo.
"No, mi dispiace. È uscita." Risponde sorridendo.
Cazzo sorridi che stasera tua figlia tornerà a casa con un occhio nero?
"Ah, sai dov'è andata?" Chiedo iniziando ad innervosirmi.
"Credo che sia andata al centro commerciale, aveva detto che doveva comprare alcune cose..." Lascia la frase in sospeso.
"Okay, grazie mille. A presto." Saluto e me ne vado.
Madonna santa, quanto mi fai girare amica mia.
***
Arrivata al centro commerciale, vado al "nostro posto" ed, infatti, eccola lì.
Sta parlando al cellulare.
Ora ti spacco la faccia."El, tesoro. Come va?" Chiedo sedendomi affianco a lei
"Bene, tu?" Risponde dopo aver detto al cellulare 'Aspetta due minuti'.
"Mh, sai, oggi sono uscita con mio papà..." Lascio in sospeso.
"Ah si?" Si sistema meglio sulla panchina.
STAI LEGGENDO
Come una rosa senza spine
Hayran KurguBrooklyn Hale. Una semplice ragazza dal carattere forte ma allo stesso tempo molto dolce. Lucas Hemmings. Un ragazzo gentile e tenero, in poche parole, il principe azzurro. Cosa succederebbe se si incontrassero? Questa è la prima storia che pubblico...