Hey, ciao! Stai bene? Furono le parole udite quando mi alzai dopo la caduta dalla mia BMX. Una ragazza, bionda, vestita con una felpa rossa, jeans attillati e all star bianche. Non nego che appena la vidi non rimasi sorpreso e sono sicuro che qualcosa si accese in me dopo averla guardata nei suoi occhi azzurro cielo.
Mi alzai in piedi, mi pulii i pantaloni e le risposi con un sibilato e imbarazzato 'si'. Lei mi guardò un pò perplessa e mi diede una pacca sulla spalla, rispondendomi con un solare: 'ok allora, andiamo a sederci?' feci cenno di si e la seguii con il cuore a mille per l'imbarazzo. Ci sedemmo e iniziammo a parlare del piú e del meno, lei disse di chiamarsi Greta E io a mia volta, mi presentai. Dopo un pò, me ne dovetti andare, quindi ci salutammo e lei mi fece l'occhiolino, mi sentii al settimo cielo. A casa non mangiai nulla, pensavo solo a lei, Greta... Quel nome risuonava dolce come il miele nei miei pensieri. Finché non fui interrotto da mio padre, che sbattendo la porta di camera mia entrò ubriaco e mi prese a frustate con la cintura sulla faccia e sul petto. Scappati piangendo e mi barricai in bagno, mi guardai allo specchio, avevo il petto lacerato, la faccia rossa e gonfia come un peperone. Piansi a dirotto, finché non mi si chiusero gli occhi.
