Quando arrivarono la musica era percepibile sin dal parcheggio. La scuola era stata addobbata a dovere e probabilmente tutti in città sapevano della festa perché le persone gia popolavano tutto il giardino a gruppetti. Parcheggiarono un po isolati per evitare che qualche primino ubriaco rovinasse l'auto poi scesero. Era stato appeso un grande striscione bianco sul balcone della presidenza che annunciava "Winter Prom". -Ragazzi vado da Jess- Fece Kyle guardando prima Hope poi la sua partner. Hope annuì contenta e il ragazzo si diresse verso l'auto in cui Jess lo aspettava con degli amici. Mentre si avvicinavano al giardino Holt prese la mano della ragazza sorridendo. Aveva la stretta decisa e dolce allo stesso tempo e sicuramente aiutava Hope a rilassarsi. Era il suo primo ballo con un ragazzo che non fosse Kyle o Kole e quei tacchi assassini non aiutavano affatto. Non era piu la scomodità il problema ma l'altezza. Le facevano male le gambe perché non ci era affatto abituata. Si diressero entrambi verso l'entrata anticipati da Gage e Kole che cercavano in giro le loro compagne con difficoltà data la moltitudine di persone. Attraversarono il verde poi entrarono nell'edificio mentre la musica si intensificava. -Tutto bene?- Chiese il ragazzo mentre aiutava Hope a salire le scale inbarazzata. -Tranquillo- Rispose lei sorridente. Entrando notarono subito l'ambientazione. Entrambi i corridoi erano stati rivestiti lateralmente da teli blu notte ricoperti di piccole lucciole che somigliavano a stelle. Sul pavimento invece erano cosparsi strati di polvere artificiale che davano l'aspetto vero della neve. L'atrio aveva ricevuto lo stesso trattamento ma dal soffitto pendevano anche dei lampadari a forma di fiocco di neve. -Oddio, ma è stupendo- Disse Hope guardandosi attorno. -Andiamo in sala- Rispose lui portandola per il braccio. -Signori, noi vi abbandoniamo- Fecero i due amici dirigendosi versi un gruppetto du ragazze fra le quali spiccava Melanie. Hope ed Holt si diressero invece oltre l' atrio e la biblioteca per raggiungere la sala conferenze, la location propria del ballo. Al posto della porta c'era una tenda scura che presagiva l'enorme festa all'interno. -Pronta?- Chiese lui prendendo un bel respiro -Per cosa?- Lui sorrise -La serata piu bella della tua vita- E le bació la guancia. Risero ed insieme scostarono la tenda per entrare. Non appena misero piede nella stanza rimasero colpiti. Il posto era stupendo. La sala era buia, ricoperta dagli stessi teli de resto della scuola ma aveva degli imponenti candelabri e delle figure d' orate di cartone che scendevano dal soffitto. Su tutti i lati erano sparsi tavoli, colmi di persone, ognuno decorato con fiori bianchi e neve artificiale. Proprio al centro della stanza invece vi era una fontana, illuminata e funzionante, e tutt' attorno i ragazzi ballavano su una piattaforma alzata. La musica proveniva da casse installate ai lati della stanza e un dj metteva canzoni dal fondo della sala. -Sembra un film- Disse lei continuando a guardarsi attorno senza parole. -Sono le feste centenarie dell'istituto invece.- Rispose ridendo, poi indicò la pista. -Mi concedi un ballo?- Disse avvicinandosi a lei misteriosamente. -Certo che te lo concedo- Fece mentre lo precedeva diretta verso la musica. Holt la guardò camminare e si passò la mano fra i capelli prima di raggiungerla. La ragazza si fece strada senza timore fra i compagni poi si sistemó vicino alla fontana. Il dj aveva scelto musica tranquilla quindi Holt le mise le mani sulla vita e la ragazza si poggio sulla sua spalla timidamente mentre iniziavano ad oscillare a tempo. Holt si guardò attorno con le guance che gli andavano a fuoco dal gesto sciolto della ragazzo e indeciso su come iniziare una conversazione decente deglutì poco convinto mentre la ragazza prendeva il coraggio che lui non aveva. -Ti piace? Il ballo intendo- Lui sorrise prendendo a giocare con i suoi capelli. -Diciamo che al momento sono concentrato su altro- Rispose riferendosi a lei. Hope sorrise senza farsi vedere mentre nell'ambiente si diffondevano le leggere note di "Reenesme's Song" che cullavano dolcemente i due. -Devo preoccuparmi?- Chiese lei divertita mentre facevano un giro su loro stessi. Lui alzò le spalle. -Assolutamente no. Casomai il contrario- Rispose serio. Hope si staccò e lo guardò negli occhi. -In che senso?- Domandò un po' titubante. Lui si avvicinò al suo orecchio guardandosi attorno concentrato. -Beh, ci sono troppi ragazzi che ti stanno guardando- Fece soffiandole una leggera aria calda alla base del collo. Hope lo guardò. -Potrei diventare geloso, e violento- Disse alzando il labbro superiore. Hope prese quelle parole come un invito a controbattere. -Ma io ho occhi solo per te- Rispose dolcemente un po' imbarazza. Holt era geloso? Il ragazzo la guardò negli occhi. Quei occhi neri che perseguitavano i suoi pensieri da giorni. -Sicura?- Lei annui. -Allora mi fido- Disse avvicinandosi piano e baciandole la guancia. La ragazza avvampó nuovamente e si nascose nei lunghi capelli. -Fa un po caldo vero?- Fece cercando di cambiare argomento. -Si concordo- Disse Holt allentandosi il nodo alla cravatta. -Andiamo a prendere qualcosa da bere- Disse prima di trascinarla tra i tavoli per raggiungere il buffet. Dovettero scavalcare (testualmente) un paio di ragazzi addormentati sul pavimento, poi si diressero verso il tavolo delle bibite. -Limonata?- Domandò Holt mentre indicava una bibita biancastra e prendeva un bicchiere. -Si, grazie- Fece Hope sorridendo. Il ragazzo le versò un po della bevanda poi prese un altro bicchiere per lui e lo riempì. Non appena ingoiarono il primo sorso una voce squillante li svegliò immediatamente. -Courter!- Fece il professore Burton mettendo una mano sulla sua spalla. Il professore sorrise ai ragazzi amichevolmente. Indossava uno smoking classico ed era rimesso a nuovo rispetto al look da lavoro. Aveva persino tirato indietro i capelli e fatto la barba. I suoi occhi vispi si posarono sulla ragazza. -Buona sera Hope... che eleganza- Disse quasi inchinandosi. Lei sorrise -Ciao Al, anche tu qui?- Al alzò il bicchiere -È la migliore limonata del paese- E ne bevve un sorso. Holt mise una mano in tasca e osservò i due amici chiacchierare tranquilli. -Hai allenato tutte le mattine con una bella corsa?- Domandò lui per accertarsi del lavoro della ragazza. -Certo. E poi è inutile che tu lo domandi. Ti accorgeresti benissimo se non lo facessi- Al alzò le mani -Colpevole- Fecero una risata divertiti poi l'uomo si rivolse a Holt. -Così accompagni al ballo la mia atleta migliore. Trattala bene o saró costretto a punirti con sessioni extra di allenamento- Ad Hope si accese la lampadina improvvisamente. -A questo proposito Al... credo sia ora di tornare ai normali allenamenti- Lui fece una smorfia. -Quelli noiosi con la Brooks? Sicura di volerlo?- Lei sorrise contenta e annuì. Mentre Al dirigeva le sue attenzioni su Holt la ragazza notò da lontano la figura furiosa di Camel. Sicuramente aveva sentito e Hope aveva fatto una figuraccia , così si voltò di schiena per evitare eventuali scenate. Fortunatamente dopo altri venti minuti di chiacchiere la vipera non si era ancora mossa dal suo tavolo, e a parte qualche occhiataccia non aveva fatto altro. -Beh, spero vi divertiate- Disse Al compiaciuto della coppia che aveva davanti -Ricordati di allenarti la mattina Hope e tu Courter non stressarla. Il vostro allenatore preferito va a caccia- Disse allontanandosi furtivamente da loro per dirigersi al tavolo dei professiri. -Che tipo- Fece Holt sorridendo alla ragazza. Lei non distolse lo sguardo dall'insegnante mentre rispondeva -Gia-. Hope riprese ad osservare lo spazio attorno a loro. Notò che c'era un angolo addetto alle foto ma che la fila era kilometrica, tanto da cominciare dal corridoio. -Incredibile che ci sia tutta quella fila. Avrei voluto fare la foto... in fondo è il primo ballo all'Istituto- Disse lei un po delusa. Holt annuì. -Ti va bene anche una foto normale?- Chiese mentre nella sua mente si accendeva un idea strepitosa. -Normale?- Fece lei cercando di capire. Il ragazzo le prese la mano e la trascino fuori dalla sala. -Vieni con me- Disse mentre facevano slalom fra i ballerini ubriachi e i professori controllori. Uscirono nel corridoio e percorsero l'ala ovest camminando velocemente nel percorso poco illuminato. Dopo qualche stanza il ragazzo si fermò davanti ad una porta che Hope conosceva benissimo. -Il club di fotografia- Lui sorrise indicando la porta e la serratura a combinazione. -Sono sicuro che conosci benissimo la password. È nota a tutti i componenti- Lei lo guardò di striscio poi inserì i numeri. 1 1 5 7 9. La porta si aprì con uno scatto e rivelò la stanza buia. -Accendi la luce- Disse Holt ad Hope. Lei tastó un po sul muro poi la camera si illuminò. Holt chiuse la porta poi guardò la stanza. Era la stessa che Hope vedeva tutti i martedì, ma per lui doveva essere una novità. -Mettiti su quello sfondo- Disse indicando un telo del cielo stellato. Hope si mise in posizione mentre il ragazzo prendeva un cavalletto sul quale era appoggiata una Canon nuova di zecca. -Metto l'autoscatto, tieniti pronta- La avvertì. Hope annuì e lui vece partire il conto alla rovescia. Corse accanto alla ragazza sorridendo e poi le mise un braccio attorno alla vita. Mentre la fotocamera contava lui non poté fare a meno di guardare l'amica che stava teneramente tenendo. Hope intanto sorrideva in attesa dello scatto e Holt trovò che fosse bellissima, la piu bella che avesse mai visto. Nella sua semplicità riusciva sempre a sorprenderlo. In quel momento la macchina scattò e i due si guardarono storiditi dal Flash. -Non vedrò piu per tutta la mia vita- Disse Hope aprendo e chiudendo le palpebre. -Concordo- Rispose lui. Lei andò verso la fotocamera mentre Holt continuava a strofinarsi gli occhi come un bambino. Scorse le foto e osservò la loro. Era bellissima. Mentre lei sorrideva all'obiettivo Holt sorrideva timidamente guardandola. -Mi guardavi?- Chiese sorpresa -Cioe, non guardavi la macchinetta?- Lui alzò le spalle mentre la raggiungeva. -Che poso dirti, avevo davanti un panorama migliore- Lei arrossí per la quarantesima volta quel giorno poi spense la fotocamera. -Domani vengo a stamparla- Annunciò contenta. Dopo qualche minuto erano entrambi fuori e si dirigevano alla festa seguendo la scia di musica che allietava il corridoio un po vuoto. Mentre camminavano mano nella mano senza dire una parola, troppo contenti della serata, il cellulare nelle tasche dei Holt prese a vibrare. -È mia madre- Disse tirandolo fuori e osservando la scritta che lampeggiava. -Rispondi, io ti aspetto in sala- Disse indicando la tenda che separava i due ambienti. Lui aprì la chiamata e le fece l'occhiolino mentre si allontanava. Hope sorrise, quella serata stava prendendo davvero una buona piega. Tornò nella sala e si diresse al tavolo del buffet, per prendere ancora qualcosa da bere, la gola le stava diventando secca. Il banco era pieno di bibite gassate e alcoliche ma optò senza problemi per un bicchiere d'acqua. -Guarda che lo fa solo perche sei carina- Fece una voce alle sue spalle. Non era una sorpresa che Camel non riuscisse a star zitta nemmeno ad un ballo del genere così Hope si voltò seccata. -Come scusa?- La ragazza indossava un bel vestito grigio argento, corto ed attillato, che le metteva in risalto le curve, mentre i capelli erano lisci e sciolti. -Holt sta con te solo perche sei carina- Hope si rigiro il bicchiere nella mano. -Non sono sicura se sia un complimento o meno- Rispose secca. L'altra era gia parecchio agitata, e il commento la fece stizzare ancora di piu. -Non è un complimento. Sto dicendo che appena avrai stufato lui tornerà da me. In fondo cos'hai da offrire tu? Avrai un bel fisico, un bel visino forse, ma il carattere, è quello che lui cerca in una ragazza. Lui vuole una tipa tosta al suo fianco, non una bambina- Per Hope fu come ricevere un pugno nello stomaco, anche se evitò di darlo a vedere. -Che ne sai tu- Lei alzò le spalle con lo sguardo sicuro. -Lo so e basta, tranquilla. E non è solo il fatto di credere che Holt tenga davvero a te che mi irrita. Ma anche il fantastico rapporto che hai con il coach è odioso. Credi che lui creda in te? Quando non vincerai, capirai che non è cosi- L'aria si stava scaldando e Hope si avvicinò a Camel minacciosa. -Io vincerò Camel. È questo il bello. E quando vincerò, e tu sarai solo miseramente seconda, se non piu indietro, sarò curiosa di vedere la tua faccia- Camel rimase in silenzio per un secondo poi furiosa prese la ciotola con il punch e in un gesto deciso e veloce lo rivesció sul vestito di Hope. Metà sala si voltò a guardarla ridendo, mentre lei, incredula, osservava il suo vestito prima bianco, colorarsi sempre piu di rosso. -La pagherai sulla pista Camel, non importa quando- Disse prima di scomparire correndo via veloce. L'altra, per niente turbata, le urlò dietro -Si, vedremo!-.
Hope corse disperata lungo il corridoio alla ricerca di Holt. Era fradicia e stava morendo di freddo, l'unica cosa che voleva era tornarsene a casa. Mentre correva lo vide da lontano discutere al telefono. -Holt!- Urlò correndogli in contro. Non appena la vide il ragazzo chiuse la conversazione con un -Ti richiamo io Ma- e poi le andò vicino. Lei era disperata, piangeva e si guardava il vestito continuamente. -Voglio andare a casa- Lui strabuzzò gli occhi -Che è successo?- Hope scosse la testa -Voglio andare a casa Holt, ti prego- Fece supplichevole. Lui indicò nuovamente il vestito, sconvolto. -Cosa diavolo è successo Hope? È stata Camel?- Le scosse la testa cominciando a singhiozzare. -Voglio andare a casa... ti prego- Lui si calmò ed annui. -Vado a chiedere le chiavi a Gage. Lui tornerà con Carter, o con gli altri. Tu aspetta qui- Disse mentre si precipitava verso il ballo dopo che Hope ebbe annuito nuovamente. La ragazza si strinse le mani attorno al corpo incredula della situazione. Quando sarebbe finito tutto questo? Cominciò a tremare per il freddo, poi dopo poco meno di due minuti Holt tornò correndo. -Andiamo- Disse indicando la porta. Uscirono assieme mentre lui la abbracciava per riscaldarla. -Dannazzione a me, quando ho deciso di non portare la giacca- Andarono verso l'auto e una volta arrivati Holt si mise velocemente al volante per tornare a casa. -Mi dispiace Mims, mi dispiace tanto- Disse lui mentre lei non apriva bocca. Arrivarono a casa e scesero diretti alla porta. Hope andò per aprire la sua ma era chiusa a chiave. -Oddio non è possibile!- Fece urlando -Tutte a me!- Il ragazzo la raggiunse e aprì la porta di casa sua. -Sta tranquilla, vieni- Lei gli sorrise e entrarono assieme nell'appartamento. -Grazie mille- Disse prendendo un bel respiro e iniziando finalmente a calmarsi. Lui le mise una mano sulla guancia. -E di che?- Domandò divertito. Hope guardò il vestito triste mentre lui la osservava. -Vuoi fare una doccia?- Chiese dolcemente. Lei scosse la testa. -Non ho un cambio, e poi non so...- Holt la abbracció dolcemente ignorando lo sporco. -Ehy, va tutto bene. Sei andata in giro per una sera con la maglia di Gage, sarei molto piu contento di offrirti il mio pigiama, e magari il mio letto- Hope sorrise. -Accetto l'offerta, tranne che per il letto. Il divano andrà benissimo, perche credo che gli altri due non torneranno prima delle quattro-, Il ragazzo sbuffo. -Uffa-.
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Quasi Diversi ● Quasi Uguali (#Wattys2015)
ChickLitNEW! "Era questo che facevano sempre loro due. Si osservavano. Passavano il tempo a scrutarsi e a guardarsi, senza dirsi l'un l'altro quello che pensavano veramente. Era un gioco che facevano da sempre, senza pensarci, dal primo momento in cui si e...