-Tu non capisci come ci si sente ad amare qualcuno a cui non frega un cazzo di te!- urló Sidney, uscendo dal locale inseguita da quello che pensava avrebbe potuto diventare il suo futuro ragazzo.
-Io capisco benissimo invece, non farmi ridere, guardati! Sei ubriaca marcia, ridotta una straccio, come tutte le sere. Obbligata a bere per non pensare. Non sei come le altre ragazze di cui potrei innamorarmi.- gridò Tom in risposta, correndole dietro e cercando di riportarla dentro al locale sudaticcio ma più gettonato della città. Anche lui aveva alzato un po' troppo il gomito quella notte. -Torna dentro con me, cerchiamo le tue amiche e te ne andrai a casa.- le disse, afferrandole un braccio. -Non mi toccare, stronzo!- tuonó lei, poi sorrise, e il suo amico non poté non notare per l'ennesima volta di come il suo bianco e perfetto sorriso era in contrasto con la sua carnagione abbronzata anche d'inverno, illuminata dalla luce di quel sabato notte. E per l'ennesima volta, pensó a quanto fosse bella.
Prima che Tom potesse anche solo muovere un muscolo lei fece per scendere dal marciapiede e si mise a correre in mezzo alla strada, bevendo altro alcol da una bottiglia di vodka che aveva recuperato da un amico barista prima di uscire.
-Smettila, stai attenta, allontanati dalla strada, Sidney!-
Scese dal marciapiede per andare a recuperare l'amica più ubriaca di lui, ma per una frazione di secondo Tom vide gli occhi della ragazza divertiti, come a dire "oh, allora della mia vita ti importa.", poi sol sangue, fari accecanti e asfalto. Per pochi minuti rimase stordito e non capì più nulla. Vide uomini della sicurezza e ragazzi in soccorso alla ragazza dai lunghi capelli nero corvino, gli occhi verdi e luccicanti, ed il corpo così ben fatto. Vide il suo perfetto visino così dolce pieno di piercing e i suoi capelli rasati su un lato ricoperti di sangue. L'ambulanza era arrivata, il guidatore fuggito. Oh, quanto avrebbe voluto averla stretta tra le sue braccia e dirle quanto fosse perfetta, quanto fosse troppo perfetta per lui, e sentire nuovamente il suo profumo di vaniglia baciandole e moricchiandole il collo.
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Proteggimi dal mio presente.
Random-Nessuno sa cosa provo. Cosa significa non essere accettati e rifiutati.- appoggió la sua stilografica blu, mentre richiudeva il quaderno foderato di pelle nera liscia all'esterno. -Che ho che non va?- sospiró. Quella domanda le frullava in testa d...