Learn by heart.

Prologo. "I can't stop my hands from shaking 'cause I'm cold and alone tonight."

24 ottobre.

È una meraviglia. Ogni volta che la guardo mi sembra sempre più bella, non riesco a toglierle gli occhi di dosso. È entrata nella mia vita e in un paio d'anni ho visto la sua felicità marcarsi di falsità. Quando ho notato per la prima volta la sua tristezza, non mi sembrava vero. Sapevo che stava male, eppure lei non disse niente. Mi sorrideva. Diceva di stare bene. La guardavo negli occhi e la cosa peggiore era che anche quelli sorridevano. Mi mentivano. Ho capito che aveva bisogno di qualcuno in quel momento e quel qualcuno potevo essere io. Era la solita ragazza che in fondo è forte perché nasconde magicamente la sua sofferenza per non far stare male gli altri. Ma io ho voluto salvarla da quella maschera che indossava sempre, da quel silenzio che copriva le sue urla mute.

È come se mi avesse cambiato, come se mi avesse cambiato la vita. Mi sono accorto di quanto sia speciale. Se ne sono accorti anche i miei genitori: quando l'hanno conosciuta l'hanno trattata come una di famiglia, lei si è comportata come se fosse loro figlia, come se fosse mia sorella. Mia madre si è affezionata a lei fin da subito, "È la ragazza più bella che io abbia mai visto in tua compagnia" aveva detto subito dopo averla vista e mi aveva rivolto uno dei sorrisi più smaglianti che avessi mai visto sul suo viso. Lei è Anne, lei mi ha insegnato ad amare veramente. Ad amare nonostante le ombre del passato. Ad amare nonostante le complicazioni del presente. Ad amare nonostante le sorprese del futuro. Ad amare nonostante i demoni della vita. Ed è questo che mi fa male. Dal momento in cui lei mi ha rimosso dalla sua vita, ha lasciato quei demoni a me. I demoni di cui l'avevo in parte liberata ora si trovano nel mio corpo. Sono diventatati, in un certo senso, miei. E quando vengono lasciati soli, le loro voci iniziano a urlare di nuovo. Non si fermano, tutto il giorno, tutta la notte nella mia testa, non finiscono. "Panico, suicido, sangue, dolore. So che non puoi amare una ragazza con delle cicatrici, per questo continuo a resistere. Ma almeno puoi salvarmi; per favore, salvami; ferma le voci; ferma la sofferenza." Mi chiedeva aiuto e mi stavo sacrificando per lei, nascondevo qualsiasi cosa con cui potesse farsi del male, la distraevo in qualsiasi modo, e, quando aveva bisogno di scoppiare, ero lì ad offrirle una spalla su cui piangere. Ad ascoltare le cause del suo malessere, a studiare un modo per risolvere tutto. Mi ammalavo di ciò che la contagiava in ogni istante, mi sorbivo il veleno che la colpiva in continuazione. Non sono riuscito a mettere pace alla guerra nella sua mente. Non sono riuscito a rendere limpida l'acqua stagnante che sta marcendo nella sua anima. Ma sono riuscito ad averla. Ad avere il suo cuore. Ad avere il suo amore. Prima che si dimenticasse di me. Io sono Harry. Io le ho insegnato a sorridere. Io le ho insegnato ad amare. Io le ho insegnato a resistere, ad essere paziente, ad aspettare, a sperare, a sognare, a continuare a vivere. Eravamo unici. Inseparabili. Una di quelle coppie che pensi che possano veramente durare per sempre. Eravamo speciali. Due pazzi che non sanno cos'è l'amore eppure si amano. E credo che fosse amore vero. Io ero lì. Nonostante le ombre del suo passato, nonostante le complicazioni che stavamo vivendo, nonostante non sapessimo cosa avrebbe tenuto il futuro in serbo per noi, nonostante i demoni che abitavano in lei. Nel suo sorriso finto. Nei suoi occhi tempestosi. Nei suoi movimenti delicati. Nei suoi pensieri autodistruttivi. Nelle sue tendenze suicide. Era la mia piccola principessa innocente, schiava del destino. Era la mia piccola psicopatica, quella che mi ha fatto perdere la testa. Era la mia piccola anima acerba, marcia a causa della sua storia. Era la mia piccola lunatica, incontrollabile e impotente allo stesso tempo. Lei era capace di confonderti con un gesto, di distruggerti con una frase, di frantumarti con uno sguardo. Ma era anche capace di amarti più della sua stessa vita, di farti calmare con un tocco, di donarti fiducia con un sorriso. Incantevole. Lei era incantevole, nonostante tutto ciò che aveva passato. Lei era il 'nonostante' in persona. Guardandola nessuno avrebbe immaginato il suo cuore distrutto, la sua fragilità sovrumana, la luce fioca che le sue iridi color ghiaccio emanavano alle tre delle notti in bianco, di quanto si sentisse vuota. Ma io lo capivo...lei mi aveva permesso di leggere tutte le parole che aveva soffocato nel corso del tempo, lei aveva lasciato che io scoprissi ed esplorassi ogni angolo di lei.

È da mesi che penso solamente a tutto questo. È da mesi che passo le giornate sentendomi anonimo. È da mesi che la sera voglio stare chiuso in casa a pensare. È da mesi che mi immagino lei che entra nella mia stanza, si siede al mio fianco sul letto e mi abbraccia. È da mesi che il mio sonno viene interrotto da incubi. È da mesi che ogni notte mi sveglio alle 3:00. È da mesi che ripenso a tutto ciò che ormai è passato. È da mesi che ripercorro tutto il tempo che ho trascorso con lei. Tutti quei giorni in cui lei mi rendeva felice.

E questi anni sono andati in fumo. Tutto ciò che avevamo costruito è caduto in mille pezzi, come un vaso di vetro.

Ma lei deve essere mia, ormai siamo entrambi pazzi e i miei demoni non possono riuscire a vivere senza i suoi. Io sono Harry. Le ho insegnato a vivere di nuovo, a sorridere senza fingere, ad amare se stessa e le persone che la circondano. Io le ho donato tutto ciò che avevo. Io mi sono spezzato la schiena per lei. Le ho insegnato le note della vita, come quelle di un pianoforte. Le ho insegnato a trovare la sicurezza nell'amore. Perché io la amo. Perché con lei sono diventato una persona nuova. Perché come dice Charles Bukowski bisogna essere coraggiosi e anche un po' folli per aprire il cuore e donarlo a qualcuno. Perché ho avuto la conferma con questa frase: lei mi ha fatto diventare folle, lei ha fatto in modo che il mio cuore diventasse suo.

E ora non so come andranno le cose. Ora non so come lei sarà davanti al mondo. Non so come faremo a iniziare tutto da capo. Non so in che modo sia cambiata. E ora non so come farò. Non so come farle scoprire la realtà in cui vive. Non so nemmeno se lei avrà gli stessi sentimenti di prima. Non so se avrà la stessa forza che aveva acquisito. Non so se sarà la stessa persona. E questo mi spaventa perché io non posso starle lontano. Non ho ancora idea di come sia andata veramente. Non riesco ancora a capire se io fossi perso e trovandola abbia scoperto il mio tragitto o se prima credessi di sapere chi ero e conoscendola mi sia perso completamente e convinto che lei fosse la mia sola ed unica strada. Lei è la melodia che mi accompagna nella vita. Lei è la mia vita. Lei è il pensiero che non mi lascia mai. Lei è sempre nei miei pensieri. Lei è la canzone che ho scritto per descrivermi. Lei è la mia canzone. Lei è la ragazza che mi ha fatto aprire gli occhi su cose che non avrei mai scoperto da solo. Lei è i miei occhi, senza di lei sono cieco. Lei è l'angelo che mi ha fatto conoscere la bellezza che si può nascondere nel buio.

Lei è come il diavolo. Ti attira negli angoli bui dell'anima, della tua interiorità. È come un'ancora, ma non di quelle che ti salvano. È una di quelle che ti trascinano sul fondo e ti fanno credere che vada tutto bene. Per questo stando con lei impari che lei è l'unica tua ragione di esistere. Ti consuma da dentro eppure funge da antidolorifico.

Lei mi ha fatto sentire bene anche con un abbraccio insensibile, mi ha fatto vedere delle emozioni anche attraverso a delle lacrime gelide, mi ha fatto capire che c'è ancora una fiamma dentro di lei anche sotto al suo cuore di ghiaccio. Ed è per questo che sono perso: senza le sue braccia intorno alla mia vita, senza i suoi sentimenti ho perso il mio motivo d'esistenza. Senza di lei tremo. Non riesco a far smettere alle mie mani di tremare perché ho freddo e sono solo stasera.

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