Si ha la scelta? Prima parte

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di Francesco Troiano

Napoli, dal principio, "la padrona dell'arrangiarsi."
I napoletani, da sempre dediti alla sopravvivenza e non al vivere.
Voglio parlarvi delle mani del mio eroe, dei pensieri di chi non ha scelto. Vi parlerò di chi scelte, non ne ha avute.

Giovanni, già dall'età di 8 anni, gironzolava per le vie di Napoli con gli amici. Da bambino, era il classico esempio di scugnizzo napoletano. La prima impressione della maestra di scuola però, faceva pensare a Giovanni, come un ottimo studente. La madre, Assunta, aveva altro a cui pensare. C'erano altri quattro fratelli, ed un impegno scolastico non avrebbe di certo ostacolato la crescita di Carmine, Ettore, Matilde ed Elisa.
"Gianni, oggi vai a lavorare. "
E come richiedeva l'usanza di quel tempo, i soldi che avrebbero favorito la sua istruzione scolastica, andarono dritti nelle mani del titolare di un bar, purché Giovanni imparasse un mestiere.
Cosa aveva scelto?
Gli anni passavano e poteva parlare sempre meno di un mestiere scelto: fu barista, parcheggiatore di auto in una concessionaria all'età di 12 anni (sì guidava lui), pasticciere, tappezziere.
Insomma, a 15 anni, poteva dire di aver avuto dritte su molti mestieri.
Era arrivato il momento di una ragazza, e chi l'avrebbe detto, la donna della sua vita.
Gli anni passavano insieme ad Elisa,  una sua coetanea.
Un buon legame, teneva unite le famiglie di entrambi.
All'età di 13 anni, proprio come precedentemente fece Assunta con Giovanni, il padre di Elisa (Pasquale), le vietò di continuare la scuola.
Pasquale da sempre, ha avuto una mentalità limitata e irrispettosa verso se stesso; figuriamoci con gli altri.
Dopo un incidente stradale che coinvolse Elisa durante il giornaliero percorso verso scuola, come previsto, Pasquale decise che l'istruzione scolastica  di Elisa era arrivata alla fine, per lui, andava bene così.
Ancora una volta una famiglia napoletana violò il diritto di SCELTA.

Giovanni ed Elisa (rispettivamente 1968 e 1967), avevano un solo anno di differenza quindi le esperienze che gli si presentarono furono vissute quasi in contemporanea e soprattutto insieme.
All'età di 20 anni, l'ormai grande scugnizzo, ebbe un drastico lutto .. il papà se n'era andato.
Quell'anno, ancora una volta qualcuno scelse al suo posto. LA VITA.
Un prete, padre Francesco Mercurio, gli si presentò sul cammino per una nuova proposta di lavoro.
"Giannino, ma tu lo vuoi fare il sagrestano? "
Quella non era una semplice richiesta di lavoro.
In fondo chi avrebbe pensato che sotto quella domanda si nascondesse l'originale:
"Giannino, mi lasceresti farti da padre?"
Gianni non poté che accettare ed entrare in una nuova famiglia, ovviamente non dimenticando la sua.
Il contesto cristiano e quindi un conseguente rafforzarsi nella fede, non potè che essere positivo, gli dette forza.
Una famiglia lo aspettava e con Elisa c'era una complicità incomparabile.
Un giorno, che sembrava uno come tanti, Elisa decide di far un test. Il suo pancino sarebbe divenuto un pancione.
Partorì il loro primo frutto dell'amore, Assunta. ('92)
Nata deceduta e la loro vita, in quanto cattiva, non aveva limiti.
Trovare la forza di reagire in tutto e per tutto, una sfida contro la vita stessa.
Ma di patti col diavolo, non se ne parlava; la sua fede era sempre più forte. [...]

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⏰ Last updated: Mar 17, 2016 ⏰

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