Parte della storia senza titolo

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Siccome la Thaluke è una delle mie OTP, ho voluto scrivere questa One shot. Spero vi piaccia ♥

Dopo secoli di apparente tranquillità, le Cacciatrici di Artemide, si ritrovarono coinvolte in un cruento scontro con il branco di lupi di Licaone. C'era solo un modo per vincere limitando le perdite: il sacrificio di una Cacciatrice. Fu Thalia Grace, figlia di Zeus e luogotenente di Artemide, ad offrirsi volontaria, ormai più che soddisfatta della vita vissuta, e speranzosa di rivedere il fratello e gli amici. In pochi giorni attraversò gl'Inferi, venne giudicata da Minosse e i suoi compagni, per poi ritrovarsi, come sperato, nei Campi Elisi. Qui, ad attenderla, c'erano tutti i suoi amici: Percy, Annabeth, Nico, Leo, Piper, suo fratello Jason. Incredibilmente avevano tutti l'aspetto dei sedicenni che aveva lasciato prima di unirsi ad Artemide; li abbracciò uno ad uno, senza smettere di sorridere; poi cominciò a guardarsi intorno: i Campi Elisi erano davvero bizzarri! Sembravano una normalissima cittadina composta da case bianchissime in stile greco, con decine di giardini e parchi pieni di fiori e alberi, al centro, un vasto lago, in mezzo al quale si intravedevano alcune isolette: "le Isole dei Beati" pensò la ragazza. Decine di persone semitrasparenti fluttuavano ovunque. I suoi amici la guidarono in una radura appartata, dove decine di capanne erano disposte a ferro di cavallo, ricordavano così tanto il Campo! -Benvenuta Thalia!- gridò Annabeth, alla sua voce se ne aggiunsero altre, tutte quelle dei suoi amici, formando un coro armonioso che la giovane accolse con un sorriso raggiante. Nell'istante in cui le ultime voci si spensero, apparve una capanna bianca, simile alle altre, con un fulmine azzurro dipinto sulla porta. -Ecco la tua casa, sorellina!- esclamò Jason ridendo, sembrava proprio di essere tornati a casa, al Campo Mezzosangue. -Deve arrivare ancora una persona- sussurrò Beth all'orecchio della Cacciatrice, -poi possiamo iniziare il falò in tuo onore - e le fece l'occhiolino. Dopo qualche minuto, l'amica esclamò: -Oh eccolo!-. Un ragazzo alto e biondo si stava dirigendo verso di loro; più si avvicinava, e più la sua cicatrice gli risaltava sul viso candido: se il cuore di Thalia avesse ancora potuto battere, le sarebbe di certo balzato fuori dal petto. Quando il biondo fu a pochi passi da lei, la guardò negli occhi mormorando un timido "ehy" accompagnato da un sorriso imbarazzato. -Vive anche lui qui?- chiese duramente la ragazza ad Annabeth, senza degnare Luke di un saluto. -Certo!- rispose quella, raggiante, -è tutto apposto ora, siamo tornati amici, come ai vecchi tempi!- sorrise, sinceramente felice. -Non ci posso credere...- mormorò Thalia fingendo disgusto. Un'espressione di dolore e delusione comparve per qualche secondo sul volto di Luke, ma nessuno ci fece caso, a parte la ragazza, che lo osservava di sottecchi, e che avvertì una stretta al cuore. -Bene ragazzi, direi che possiamo cominciare!- esclamò Percy, e così fu, diedero inizio al falò, che continuò per ore tra chiacchierate e giochi stupidi che facevano da giovani. Ad un tratto, durante un turno interessante di obbligo o verità, Luke si avvicinò a Thalia, lentamente, con il fare insicuro di un ragazzo alla prima cotta: -Thalia... posso.. ehm... parlarti... solo cinque minuti?- chiese balbettando. La ragazza mostrandosì più sicura e indifferente di quanto in realtà non fosse, rispose: -Certo, dimmi pure.- disse con freddezza guardandolo. -Io... ehm... intedevo da... da soli...- la ragazza lo guardò sorpresa, non l'aveva mai visto così insicuro di sè; -mmh... okay... va bene...- si alzò con riluttanza seguendolo dietro le capanne. -Cosa devi dirmi?- disse con freddezza guardandolo con un disprezzo che non provava, e mai avrebbe provato nei suoi confronti. -Ecco... bhe... so bene che mi odi...- inizò il ragazzo; -Perspicace.- lo interruppe lei in tono glaciale. Il ragazzo la guardò ancora più scoraggiato e insicuro: -ci tenevo... cioè... volevo... solo dirti... che... bhe... sono contento di rivederti dopo tanto tempo... e... che mi sei mancata...- pronunciò le ultime tre parole in un sussurro impercettibile. La ragazza lo guardò qualche secondo: -Tutto qui? Volevi dirmi solo queste stronzate?- disse con indifferenza cercando di non dare a vedere l'effetto che le parole del giovane ebbero su di lei. -In... in realtà... volevo ehm... dirti una cosa... una cosa molto importante... che mi tengo dentro da secoli... il motivo per cui ti ho aspettata... invece di tentare l'impresa per le Isole dei Beati...- Luke abbassò lo sguardo pentendosi delle sue parole, mentre a Thalia quasi mancò il respiro pensando a cosa le avrebbe detto di li a pochi secondi. -Sentiamo.- disse mantenendo quel tono freddo e superficiale. -Io... sninnmortodte- disse tutto d'un fiato il biondo. -Eh?-. Luke prese un gran respiro:-Sono innamorato di te- disse scandendo bene le parole - sin da quando girovagamo insieme per gli Stati Uniti. So di aver fatto tutte le scelte sbagliate di questo dannato mondo ma, per gli Dei, ti amo, ti ho sempre amato e continuerò ad amarti in eterno -aggiunse -ma l'ho capito troppo tardi...-. -Luke...- inizió a dire Thalia con un tono ammonitore; -No, non aggiungere altro -mormorò Luke interrompendola- so già che mi odi, che non vuoi avere niente a che fare con un traditore.... Volevo... Non lo so, non so cosa pensavo di risolvere con tutto ció. - alza lo sguardo su di lei - Dimenticalo, é meglio per tutti. Meglio che io compia l'impresa, così sparirò per sempre dalla tua vita.- esclamò con durezza prima di girare i tacchi e andarsene, laciano la ragazza sconvolta, con le parole le morivano i gola. Thalia rimase lì, ancora sconvolta, cercando di metabolizzare il tutto, mentre mille domande le frullavano in testa. Di lì a poco, le si avvicinò Annabeth che si domandava dove fosse finita l'amica: -ehy, tutto bene?- le chiese. Thalia scosse la testa: -Luke...- mormorò. Annabeth la guardò perplessa: - Luke?- disse, -che ti ha detto? Forza, vieni dentro- aggiunse prima di accompagnarla nella sua capanna. Thalia si buttò sul letto, mentre l'amica rimase in piedi: -ora mi dici che è successo?-. -Luke...- mormorò di nuovo la Cacciatrice, -mi... mi ha cercato... per... per dirmi che... che mi ama...- disse guardando la figlia di Atena. La bionda sorrise raggiante: -Era ora che si dichiarasse! Era talmente ovvio! E tu? Cosa gli hai risposto??- le chiese impaziente di sapere tutto nei minimi dettagli. - Io... lui... io... ecco... non ho detto nulla... e... e lui se n'è andato... dicendo che avrebbe provato a rinascere...- mormorò Thalia ancora sconvolta. -THALIA GRACE! NON PUOI PERMETTERLO!- disse l'altra semidea alzando forse un po' troppo la voce -perchè non gli hai detto che anche tu lo ami?- aggiunse addolcendo un po' il tono. La Cacciatrice strabuzzò gli occhi: -io non ho mai detto di amarlo... - sussurrò. -Oh ma per favore!- esclamò l'altra- Hanno visto tutti come vi guardate!-. Thalia arrossì violentemente -Non... non è vero...- borbottò mentendo. -Smettila di fare l'idiota, Thalia! Stai rischiando di perderlo per sempre! È questo che vuoi? Eh?!- disse Annabeth in tono spazientito. Thalia non rispose, riflettendo sulle parole dell'amica. -Quale é la sua capanna?- chiese con determinazione dopo qualche minuto di silenzio. -Quella con il Caduceo blu sulla porta- rispose l'altra con un sorriso, mentre la Cacciatrice già correva fuori. La semidea cominció a guardarsi intorno freneticamente cercando la capanna indicatale da Annabeth, erano decine e decine, più tempo passava, più le speranze della ragazza di fermare in tempo Luke, si affievolivano. Stava per andare via quando lo vide: Luke stava uscendo da una capanna al centro della radura. -Luke!- chiamò disperatamente la ragazza -fermati ti prego!-, ma il ragazzo la ignorò. Thalia si mise a correre, fino a raggiungerlo, e bloccarlo per un polso; -Luke, ascoltami!- gli gridò con le lacrime agli occhi, -Non andare via, ti prego!-. -Perchè non dovrei? L'unica ragione ragione per rimanere qui sei tu, e mi odi apertamente- disse il ragazzo in tono inespressivo, lacrime luccicanti gli solcarono le guance. -Perché? Perchè?! Perché io non ti odio. Per tutto questo tempo ho cercato di convincere me stessa che ti odio, ma non ce l'ho mai fatta, non posso odiarti.- disse cercando di non piangere; -e sai perché non posso odiarti?-. -Perché?- chiese l'altro in un sussurro, cercando il suo sguardo. -È inutile mentire a me stessa, anche io ti amo- lo guardò negli occhi con sincerità. Lui la guardò, incredulo, per qualche secondo, poi, senza pensarci due volte, la prese per i fianchi avvicinandola a se, la guardò negli occhi per qualche altro attimo, e la baciò; fu un bacio lungo e dolce, uno di quei baci che sembra che non finisca mai. Quando si staccarono, rimasero ancora avvinghiati, mentre, dalle capanne vicine sbucavano, uno ad uno, tutti i loro amici che cominciarono ad applaudire fragorosamente. Entrambi fecero un sorriso idiota e, mentre l'applauso si estingueva, lui le sussurrò all'orecchio: -Ti amo, Thalia Grace-. Lei sorrise raggiante e rispose:-Ti amo anch'io, Luke Castellan-.

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